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Alcune piante officinali, sono considerate uno dei modi naturali per trattare l'iperglicemia, come supporto per una dieta a basso contenuto di zuccheri. Queste erbe rappresentano storicamente nella fitoterapia, un trattamento che aiuta nei casi di lieve eccesso di zuccheri nel sangue, tramite le loro proprietà. 

Possono facilitare l'organismo a mantenere un livello stabile di glucosio nel sangue, insieme alla dieta, tramite un corretto assorbimento. Stimolano nel corpo la produzione di insulina e favoriscono l'eliminazione degli zuccheri.

Erbe per il diabete: proprietà e benefici

La bardana è una della piante più indicate come aiuto nel trattamento della glicemia e del diabete, dato che agisce sugli zuccheri nel tratto digestivo. La sua azione è data dalla capacità di impedire agli zuccheri in eccesso di entrare nel flusso sanguigno, regolando la presenza del glucosio nell'organismo. I polisaccaridi in questa pianta, potrebbero agire anche regolando i grassi nel sangue, per un'azione benefica sul nostro corpo. 

L'inulina, contenuta nella bardana, promuove anche la crescita di batteri probiotici utili al benessere dell'intestino e della digestione.

Un altro ingrediente utile nella miscela di erbe per il diabete è l'eucalipto. Il suo possibile potenziale nel ridurre lo zucchero nel sangue, agendo sulla digestione e sul pancreas, viene studiato da tempo tra i rimedi erboristici per l'iperglicemia. 

Storicamente, il carciofo è una pianta officinale utilizzata per favorire i processi digestivi e il benessere del fegato. Inoltre, è inserito in questa tisana per il diabete, date le sue proprietà benefiche dovute all'alto contenuto di inulina nel carciofo maturo. 

L'inulina è un carboidrato, che una volta assunto dal corpo, arriva direttamente nel colon senza subire nessun processo dal metabolismo della digestione. In quest'ultima parte dell'intestino, grazie alla presenza della flora batterica, partecipa alla trasformazione degli zuccheri in energia, scomponendosi in acidi grassi e molecole di fruttosio – uno zucchero che non necessita di insulina per essere utilizzato. Questo processo aiuta a regolare i livelli di glucosio, oltre a dare effetti benefici sulla mucosa intestinale.

Nella tisana per contrastare la glicemia alta, sono presenti anche le foglie di ortica, che sono studiate per i possibili effetti benefici sulla produzione di insulina dal pancreas. Inoltre, quest'erba officinale è storicamente nota per rallentare la digestione dei carboidrati, come accade in altre piante tra cui il tarassaco e il mirto.

Riguardo il tarassaco o dente di leone, la radice e le foglie possono essere adoperate come erba ipoglicemizzante, in caso di lieve glicemia alta. Alcuni composti importanti della pianta, sembra che riescano a bloccare il riassorbimento del glucosio nel metabolismo lipidi-glucosio-proteine. In tal modo si favorisce la riduzione della glicemia alimentare. 

Alcuni elementi della pianta, come la taraxacina, sono anche degli antinfiammatori naturali.

Come accennato, il mirto possiede proprietà considerate storicamente anti-diabetiche, attribuite all’olio essenziale e alle foglie. La capacità ipoglicemica delle foglie di mirto, deriva dalla sua azione che blocca alcuni enzimi intestinali destinati a trasformare gli zuccheri; in tal modo, rallenta l'assorbimento del glucosio.

Altro ingrediente benefico è dato dalle foglie del noce da frutto, adoperate tradizionalmente dalla fitoterapia per il controllo della glicemia. 

Il mirtillo è un altro elemento nella miscela di erbe per il diabete, noto per migliorare la circolazione e diminuire i livelli elevati di glucosio nel sangue, in seguito ai pasti. I benefici per la salute derivano dalla presenza degli antocianosidi, che vengono studiati per la loro azione di miglioramento della sensibilità all'insulina nell'organismo.

Relativamente alla salvia, quest'erba nella tisana è stata compresa per il fatto che nella fitoterapia è associata ad un'azione ipoglicemizzante. Aiuta a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue, e migliora la risposta del corpo all'insulina.
I baccelli di fagioli sono tra i rimedi tradizionali più noti per donare un supporto di fitoterapia, nei casi di cosiddetto diabete alimentare (diabete mellito).
I semi vengono rimossi dai baccelli e le bucce vengono utilizzate per tisane oppure estratti. Le proprietà diuretiche del baccello, si uniscono a quelle che sembrano bloccare parzialmente l'assimilazione di amidi e i grassi, tramite la proteina faseolamina. Frenando nella digestione un enzima specifico, determina un minore assorbimento degli zuccheri. Inoltre viene studiata la sua azione tramite sostanze ormonali presenti nel baccello, che sembrano comparabili all'insulina. 

Un ingrediente interessante è il luppolo, che contiene un antiossidante come lo xantumolo, studiato per la sua dote di contrasto alla glicemia alta e al colesterolo. Noto già come antinfiammatorio naturale nell'erboristeria, il luppolo può attenuare gli stati infiammatori collegati alla iperglicemia, agendo sul metabolismo e sulle dinamiche di insulino-resistenza.

L'agrimonia è nota in erboristeria come trattamento tradizionale del diabete, studiata oggi perché stimola la secrezione di insulina da alcune cellule pancreatiche. Una possibilità di azione di contrasto alla iperglicemia, e favorevole al rilascio di insulina. 

Nella medicina popolare era spesso usata anche la pianta di alchemilla per il trattamento del diabete. 

All'erica vengono attribuite proprietà benefiche antinfiammatorie naturali, diuretiche e in grado di favorire l'eliminazione delle tossine dall'organismo. 

Origini e Storia della coltivazione

In questa miscela di erbe per il diabete sono selezionate piante, bucce o frutti da secoli noti nella fitoterapia, oppure come recenti scoperte nel caso delle proprietà ipoglicemizzanti.

La maggior parte degli ingredienti, sono stati adoperati per la loro azione benefica sui livelli di glicemia e sulla dieta. Le doti di queste piante sono potenziate negli effetti del mix, creato per la tisana che aiuta a combattere l'iperglicemia.
La maggior parte delle erbe officinali presenti nella miscela sono diffuse da secoli in Europa, e comunque ad oggi tutti gli ingredienti sono disponibili essiccati e pronti per l'infusione.

Piante e fiori

Le componenti della tisana per il controllo della glicemia derivano da parti di piante officinali, frutti, bucce o foglie.  

L’Alchemilla vulgaris, è una pianta perenne appartenente alla famiglia Rosacee. Cresce in Europa nelle zone centrali e occidentali, spontaneamente nei boschi e prati di montagna. Il fusto è alto, le foglie sono palmate e dentate, e i fiori sbocciano nel periodo estivo.

Il tarassaco (Taraxacum officinale), è una pianta della famiglia delle Asteracee. Noto anche come dente di leone o soffione, cresce come erba perenne in terreni e climi differenti. Mostra fiori giallo-arancioni, e foglie commestibili che spuntano alla base della pianta. 

La bardana o Arctium lappa, è una specie di piante della famiglia Aster. Nota per le proprietà della sua radice, è una pianta biennale di origine eurasiatica. Cresce il primo anno con radice e foglie, e il secondo anno mostra fiori e semi. Le sue foglie verde-grigiastro, in alcuni paesi sono considerate commestibili.

La Salvia officinalis è una pianta della famiglia delle Lamiaceae, nella sottofamiglia Mentheae. Nota da millenni per le sue proprietà curative, è originaria del territorio Mediterraneo, e si mostra perenne. È di piccole dimensioni, con ramificazioni erbacee e le celebri foglie ovali e aromatiche.

Il luppolo o Humulus lupulus, è una pianta perenne e rampicante della famiglia Cannabaceae. Originaria dell'Europa, dell'Asia occidentale e del Nord America, dona nuovi germogli all'inizio della primavera e muore in autunno, con un rizoma resistente al freddo.

I baccelli dei fagioli sono il frutto del Phaseolus vulgaris rappresentati dalla parte verde. I fagioli che consumiamo, sono in realtà i semi del frutto.  Le piante dei fagioli fanno parte della famiglia Fabaceae, sono annuali, resistenti, facili da coltivare e diffuse in moltissime varietà.

L'agrimonia è una pianta perenne della famiglia Rosaceae. Mostra un rizoma da cui nascono il fusto, foglie biancastre e verdi, e fiori gialli. Cresce in tutto il territorio europeo, nel Nord America e nel sud-est asiatico.

Il carciofo deriva dalla pianta perenne Cynara scolymus, appartenente alla famiglia Compositae. Di origine mediterranea, nasce con foglie a rosetta grigio-verdi, e si sviluppa per un'altezza di circa un metro. Il fusto carnoso si sviluppa al centro della rosetta, con foglie ovali e a volte spinose. 

Il mirto Myrtus communis, è una pianta sempreverde della famiglia Myrtaceae. È tipica della vegetazione mediterranea, ma diffusa anche in Asia occidentale e India. Mostra un fusto piccolo, arrivando a circa 3,5 metri di altezza. Dona foglie lunghe e ovali, lucide, fiori solitari e profumati di colore rosa o bianco, bacche bluastre e carnose.

L'ortica o Urtica dioica è una pianta perenne della famiglia Urticaceae. È ormai diffusa in tutto il mondo, originaria dell'Europa, dell'Asia temperata e del Nord Africa occidentale. La specie è divisa in sei sottospecie, tutte mostrano i noti peli pungenti sulle foglie e sugli steli.

La pianta dei mirtilli deriva da arbusti nani sempreverdi, del genere Vaccinium - sottogenere Oxycoccus. Si trovano mirtilli da Vaccinium microcarpum o Oxycoccus microcarpus, Vaccinium oxycoccos o Oxycoccus palustris. Sono diffusi nell'America settentrionale e in Cile, nell'Europa e nell'Asia settentrionali.

Le piante di Eucalyptus sono sempreverdi della famiglia Myrtaceae. Ne esistono circa 700 specie, molte delle quali sono chiamate alberi della gomma. L'eucalipto è riconoscibile dal caratteristico aroma agrumato che emanano le foglie quando vengono schiacciate.

La Juglans regia è la pianta della noce comune, appartenente alla famiglia Juglandaceae. È una specie originaria del territorio dai Balcani fino all'Himalaya e al sud-ovest della Cina. È un albero robusto, noto per il suo tronco solido, e può arrivare fino ad oltre 30 metri di altezza. Le foglie sono grandi e verde chiaro, e dona il celebre frutto o drupa della noce.

La pianta di Erica, fa parte della famiglia Ericaceae. È un genere che comprende circa 860 specie di piante da fiore. La maggior parte delle specie è originaria del sud Africa, ma alcune crescono spontaneamente in altre zone africane e nel Mediterraneo. Mostrano foglie strette o aghiformi, fiori dorati e solitari. 

Valori nutrizionali della miscela di erbe per il diabete

La combinazione erboristica utile contro l'aumento della glicemia, rende bio-disponibili diversi principi attivi.

In particolare, sono attivi flavonoidi e altri antiossidanti, e l'inulina - un carboidrato presente in molte delle piante di questa tisana. Si tratta di un carboidrato non digeribile dagli enzimi prodotti dall'organismo umano.

Sono presenti anche vitamine, principi nutritivi come mirtolo, taraxacina, lo xantumolo.

Come utilizzare le erbe nella tisana per il diabete

L'infusione si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di erbe per il diabete con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dagli 8 ai 10 minuti, prima di bere la tisana.

Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Miscela di erbe per il diabete: effetti collaterali e controindicazioni

Tra le tisane ipoglicemizzanti, questa miscela non presenta grandi controindicazioni. 

In ogni caso, non è consigliata ai soggetti sensibili ad alcune erbe officinali contenute; ossia con allergie o intolleranze ai singoli ingredienti.

È consigliabile non consumare la tisana per lunghi periodi, e rispettare le dosi consigliate, per evitare fenomeni di mal di stomaco, ipotensione, stipsi o diarrea.

Per la presenza di sostanze che agiscono sul metabolismo degli zuccheri e dei lipidi, è necessario consultare un medico per gestire la propria condizione in caso di alta glicemia o diabete. Potrebbero verificarsi alcuni effetti avversi nell'assunzione di erbe, in particolare se si stanno già prendendo farmaci ipoglicemizzanti.

La tisana non è consigliata alle donne in gravidanza e in fase di allattamento.

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