Nota fin dall'antichità come Solidago virgaurea, questa pianta erbacea è un ingrediente diffuso nella medicina erboristica tradizionale, oggi soprattutto negli integratori e nelle tisane. Il nome latino significa “consolidare” oppure “guarire” e riflette l'uso per scopi salutistici della verga d'oro, di cui si adoperano fiori e foglie. L'uso maggiore è quello destinato al benessere delle vie urinarie, e per ridurre in modo naturale l'infiammazione delle articolazioni e muscolari.
Verga d'Oro: proprietà e benefici
Nella medicina popolare, questa pianta è stata apprezzata per trattare i disturbi urinari e gli stati infiammatori, tramite rimedi naturali. Le foglie e i fiori della verga d'oro storicamente sono stati adoperati in taglio tisana, mentre in tempi recenti vengono inseriti negli integratori come elementi di supporto con altri ingredienti.
L'erba è ricca di composti vegetali, una fonte di saponine e flavonoidi antiossidanti come quercetina e kaempferolo, che aiutano il nostro organismo nel mantenere il benessere contro batteri e lieviti dannosi.
In particolare, nelle vie urinarie alcuni batteri e funghi, svolgono un'azione che irrita e infiamma i tessuti delle vie urinarie.
Nei casi di disturbi non gravi, questa condizione può essere trattata anche con l'aiuto di composti naturali che favoriscono il benessere del sistema genito-urinario come la verga d'oro. La sua azione consiste nel diminuire gli spasmi dolorosi del tratto urinario. Aiuta a calmare i sintomi della vescica iperattiva, che dona la sensazione costante di dover urinare e provoca una minzione dolorosa.
Favorisce un aumento del flusso urinario, con un effetto diuretico vantaggioso per espellere i batteri, e sostenere il benessere di reni e vescica. Il drenaggio dei liquidi combatte l'eccesso di acidi urici e azoto; quindi, è utile in caso di gotta e quando sia necessaria un'attività di depurazione.
Gli antiossidanti e altri composti vegetali presenti nella verga d'oro erano adoperati storicamente anche per gli effetti antinfiammatori naturali. Nella medicina tradizionale, la verga d'oro è stata usata per contrastare alcuni sintomi dei reumatismi e dell'artrite come il gonfiore dei tessuti e il dolore associato. La quercetina, il flavonoide contenuto nella verga d'oro, dona delle proprietà calmanti contro le irritazioni.
Inoltre, i flavonoidi antiossidanti contenuti nella verga d'oro aiutano a proteggere le cellule dai danni dovuti ai radicali liberi, favorendo un'azione anti-età e di benessere per l'organismo.
Origini e Storia della coltivazione
La pianta della Solidago virgaurea, nota come verga d'oro, è diffusa da secoli in Europa, Asia, Nord e Sud America. La si trova spesso nei fossati e nei campi, e per molto tempo è stata considerata un'erbaccia. È una delle piante più studiate in termini erboristici, usata sia nella medicina occidentale che nella tradizionale medicina cinese.
L'etimologia del nome Solidago probabilmente fa riferimento alle proprietà medicinali della pianta, derivando dal latino “solido” il cui significato è “consolidare, rinforzare” anche nel senso di “guarire del tutto”. La parola virgaurea che significa ramoscello d'oro, si riferisce ai suoi vistosi fiori gialli.
Per sfruttare le sue virtù di fitoterapia, se ne raccolgono le parti utili come fiori e foglie. La sua fama anticamente nacque come pianta usata per guarire le ferite, soprattutto tra le tribù germaniche, e alcuni nomi tedeschi ne riflettono questo uso. Inoltre, è detta anche erba maledetta o pagana, perché veniva usata forse come rimedio per malocchio o stregonerie. Nel XVI secolo furono sottolineati gli effetti diuretici della verga d'oro dal medico Pietro Andrea Mattioli, che definì quest'erba potente nell'aumentare il flusso di urina e sciogliere i calcoli. Era molto nota anche per le sue qualità astringenti, e usata in caso di diarrea, ulcere dello stomaco o gengivali. Inoltre, veniva impiegata per calmare il catarro e la tosse.
Nonostante queste virtù anti-catarro spesso era associata a fenomeni di allergia, provocando in alcune persone prurito agli occhi e muco nel naso. In realtà secondo la medicina tradizionale combatte i sintomi di cui è accusata, e veniva usata per trattare bruciore e congestione di derivazione allergica – in particolare la sinusite.
Pianta e fiori
La pianta erbacea Solidago virgaurea è una perenne della famiglia delle Asteraceae. Cresce in molti paesi dell'Europa, Nord Africa e Asia (Cina, Russia, India, Turchia, Kazakistan). Fa parte del genere Solidago che comprende oltre 150 specie, e la verga d'oro europea (Solidago virgaurea) è divisa in due sottospecie. Il periodo di fioritura va da luglio a settembre, con fiori gialli e vistosi. Si diffonde facilmente e si impollina con altre piante, per questo si creano molte specie diverse.
Valori nutrizionali della Verga d'Oro
L'attività benefica della pianta deriva dalla presenza di molti composti vegetali preziosi. I più biologicamente attivi sono i flavonoidi e i composti fenolici (rutina, quercetina, iperoside, astragalina) con funzioni antiossidanti e per calmare le irritazioni. Inoltre, contiene numerose saponine , diterpeni, glicosidi fenolici, tannini e oli volatili.
Come adoperare la Verga d'Oro in taglio tisana
L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi di verga d'oro in taglio tisana con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 5 agli 8 minuti, prima di bere la tisana. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri, dato il retrogusto un po' amaro dell'infuso.
Verga d'Oro: effetti collaterali e controindicazioni
Solitamente questa pianta è ben tollerata senza donare particolari effetti collaterali. Tuttavia, ci sono alcune precauzioni da prendere, soprattutto in caso di allergia. La verga d'oro può scatenare alcune reazioni allergiche, tra cui eruzioni cutanee e asma, nelle persone che sono allergiche a piante affini come l'ambrosia o la calendula. Le foglie sono ricche di lattice, e possono dare delle reazioni allergiche alle persone allergiche al lattice.
Inoltre, la verga d'oro può interferire con i trattamenti di alcune patologie, ossia con farmaci diuretici e per le condizioni di insufficienza renale o cardiaca. Si consiglia di evitare la verga d'oro in caso di dialisi e trapianto renale. Non è consigliata in gravidanza o in allattamento.