La radice della pianta Ginseng consente di ottenere un gran numero di antiossidanti e principi attivi benefici per il nostro organismo.
Spesso il ginseng è associato al caffè, ed è noto per essere un alimento tonico, che fornisce energia, stimola il cervello, migliora la concentrazione e l'attenzione.
Ginseng in polvere: proprietà e benefici
I vantaggi per il benessere di questa pianta orientale, spaziano quindi in diversi ambiti, grazie ai suoi composti, delle sostanze definite ginsenosidi e gintonina, presenti nella radice.
Il Ginseng può essere una bevanda che agisce come stimolante per le cellule del cervello, migliorando la concentrazione e le capacità di tenere l'attenzione. Può essere raccomandato per gli studenti, oppure chi deve affrontare delle giornate impegnative.
Grazie ai ginsenosidi e alla vitamina K, nell'uso prolungato favorisce le funzioni cerebrali come la memoria, e il buonumore, proteggendo il cervello dai radicali liberi.
È possibile che il ginseng aiuti le cellule ad assorbire lo zucchero nel sangue, per migliorare le prestazioni e diminuire la fatica mentale.
Anche a livello fisico, alcuni componenti del ginseng, come i polisaccaridi e gli oligopeptidi, consentono una maggiore produzione di energia nelle cellule, il che potrebbe aiutare a combattere la fatica.
Essendo un tonico energizzante, può essere utile anche a chi si trova in condizioni di stanchezza e disfunzione sessuale.
Sembra che i composti del ginseng possano aumentare la produzione di ossido nitrico. Un elemento che migliora il rilassamento muscolare e aumenta la circolazione del sangue nei vasi sanguigni e i tessuti degli organi sessuali, favorendone la normale funzione.
Le proprietà adattogene del ginseng possono aiutare a ridurre lo stress, migliorando l'umore e sostenendo il sistema nervoso.
Gli adattogeni sono rimedi naturali che rendono più resistente il nostro organismo allo stress psico-fisico e ambientale, diminuendo l'ormone dello stress cortisolo mentre rafforzano le ghiandole surrenali.
Per chi desidera perdere peso, è possibile anche pensare al consumo di ginseng, la radice con taglio tisana, per diminuire l'appetito e stimolare il metabolismo.
Tra gli altri effetti studiati del ginseng, è interessante la possibilità di essere utile anche nel controllo della glicemia. Potenziando la funzione delle cellule pancreatiche, aiuta l'aumento della produzione di insulina e un migliore assorbimento dello zucchero del sangue all'interno dei tessuti.
Come antinfiammatorio naturale, grazie ai composti ginsenosidi, in passato era utilizzato il ginseng per ridurre le irritazioni da tosse, raffreddore, sinusite. Queste sue proprietà, nella tisana sono utili anche per calmare i dolori articolari e muscolari.
Gli antiossidanti contenuti nella radice di ginseng, possono svolgere un'attività benefica sui radicali liberi, in funzione anti-invecchiamento e antirughe.
Origini e Storia della coltivazione
La pianta del ginseng è stata scoperta dall'uomo nelle montagne della Manciuria, in Cina, circa 5.000 anni fa, dove veniva usata principalmente per i suoi scopi medicinali. Già poco dopo tempo, era noto il suo valore medicinale, e il ginseng divenne una pianta preziosa da scambiare con merci di grande valore, come la seta. Il nome ginseng oggi è usato per riferirsi sia al ginseng americano che al ginseng asiatico. Il ginseng asiatico cresce nell'Estremo Oriente, ed è noto come ginseng coreano o ginseng cinese.
Il ginseng americano e quello asiatico si differenziano nella concentrazione di composti attivi e negli effetti. Da alcune ricerche sembra che il ginseng americano funzioni come un agente rilassante, mentre la varietà asiatica abbia un effetto tonificante.
Per secoli il ginseng è stato usato nella medicina tradizionale cinese, per i suoi composti benefici.
Uno dei primi testi in cui si menziona, è la farmacopea cinese di Shen Nong (196 d.C.), mentre nel Compendio di Materia Medica erboristica del 1596 di Li Shizhen il ginseng appare come un tonico superiore, utile per trattare malattie croniche e stati di convalescenza.
Nel tempo in cui il ginseng era selvatico, per lo più cresceva naturalmente sulle montagne e veniva raccolto a mano da raccoglitori conosciuti come simmani.
Nel III secolo d.C. la domanda cinese di ginseng aumentò il commercio internazionale della radice, e anche la varietà selvatica della Corea entrò nel mercato.
La tradizione della tisana di ginseng dalla radice, è nata in Corea da una varietà coreana di ginseng, ma presto è diventata una bevanda popolare in tutto il mondo.
Nel Novecento la domanda di ginseng superò l'offerta “selvatica” disponibile e iniziò la coltivazione del ginseng, che continua ancora oggi.
Per la forte domanda, infatti, la pianta selvatica è ormai quasi estinta in Cina, dato che il ginseng selvatico può impiegare anni per raggiungere la maturità; mentre la richiesta ha portato alla raccolta più velocemente di quanto possano crescere e riprodursi.
La coltivazione delle radici in Asia rappresenta una grande fonte di commercio, e ad oggi sia il ginseng asiatico sia americano sono, sul mercato, dei sostituti della caffeina.
Oggi la pianta viene coltivata in Cina (ginseng coreano e ginseng cinese), in Corea del Sud (ginseng coreano), Canada e Stati Uniti (ginseng americano).
Pianta e fiori
Il ginseng è una pianta perenne a crescita lenta, che appartiene al genere Panax della famiglia delle Araliaceae.
Sono presenti diversi tipi di piante, il ginseng americano (Panax quinquefolius), il ginseng asiatico (Panax ginseng) e il Panax notoginseng o ginseng della Cina meridionale.
A volte si sente parlare del ginseng siberiano, che in realtà è l’Eleutherococcus senticosus. Il ginseng asiatico cresce in terreni profondi, argillosi e ben drenati, con un alto contenuto organico e con un clima non troppo piovoso.
Ama la temperatura media di 10 gradi, e per diverse settimane richiede temperature fredde per la necessaria dormienza. Per questo, è ottimo per il ginseng il clima della penisola Coreana, della Cina Nord-orientale, Canada, Stati Uniti ed estremo oriente russo. Solo il ginseng della Cina meridionale si sviluppa in climi più caldi e nel Vietnam (varietà Panax vietnamensis). È una pianta a crescita lenta, con radici carnose, può essere classificata a seconda di quanto tempo viene coltivata: fresca, bianca o rossa.
Il ginseng fresco viene raccolto prima dei 4 anni, il ginseng bianco viene raccolto tra i 4-6 anni e il ginseng rosso viene raccolto almeno dopo 6 anni.
Valori nutrizionali del Ginseng in polvere
Il ginseng in tisana contiene poche calorie, alcuni carboidrati, ma soprattutto diversi componenti benefici per la salute.
Sono presenti nella radice saponine, triterpenoidi (ginsenosidi, panaxosidi), poliacetileni, composti polifenolici e polisaccaridi acidi.
Inoltre, contiene vitamina A, B, C, E e soprattutto vitamina K, oltre a minerali come potassio, ferro, manganese e zolfo.
Come consumare il Ginseng in polvere in cucina
L'infuso di ginseng si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi di radice in taglio tisana con acqua a 100 °C.
Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere la tisana.
Aggiungi miele, zucchero o latte, se lo desideri.
Ginseng in polvere: effetti collaterali e controindicazioni
Pur essendo una radice sicura per essere ridotta in tisana, il ginseng può dare alcuni effetti negativi, specialmente se consumato in eccesso.
Chi consuma grandi quantità di ginseng può mostrare segni di agitazione, irritabilità, nervosismo e ansia, che possono essere il risultato di una sovra-stimolazione delle cellule cerebrali. Per massimizzare i benefici del ginseng ed evitare queste reazioni, si dovrebbe prendere la tisana in cicli di 2-3 settimane con almeno una settimana di pausa.
Gli effetti collaterali possono includere anche reazioni allergiche. I medici consigliano di non consumare il ginseng durante la gravidanza o l'allattamento, né di somministrarlo ai bambini.
Inoltre, le persone che assumono farmaci per il diabete dovrebbero monitorare i livelli di zucchero nel sangue quando usano il ginseng, per assicurarsi che non scendano troppo in basso.