Si ritiene che questo salgemma sia il sale più puro, conservato nelle profondità delle incontaminate montagne dell’Himalaya. Viene raccolto a mano dalle pietre che si trovano all’interno delle miniere di Kewra, in Pakistan. Anche questa versione ridotta a sale rosa fino, i cristalli mantengono le loro proprietà.

Sale rosa dell'Himalaya fino: caratteristiche e benefici

I cristalli del sale himalayano possono variare la loro gamma di colori dal bianco al rosa fino al rosso scuro. Questo dipende dal punto di estrazione, e dai minerali contenuti: l'alto contenuto di ossido di ferro, conferisce a questo sale le bellissime sfumature di rosa e color pesca, che lo rendono famoso. In ogni caso, il sale himalayano possiede un totale di 84 elementi fra oligominerali, minerali e metalli. Di questi tanti ingredienti, diversi svolgono un ruolo importante nei nostri processi biologici. Contiene macro-minerali come calcio e cloruro e oligominerali come ferro e zinco. Questo sale rosa rende disponibili elementi già presenti nel nostro organismo, rinforzandoli. È noto, quindi, come un sale essenziale per il corretto funzionamento degli organi del nostro corpo. L'uso quotidiano di questo sale, può contribuire alla giusta assunzione di tutte le sostanze nutritive. Si parla molto delle sue proprietà utili per il benessere della pelle, e per questo il sale rosa dell'Himalaya viene spesso usato nelle SPA o nel settore del benessere per la cura e il rilassamento. Tra le sue proprietà alimentari, stimola la circolazione, aiuta a regolare la pressione sanguigna e rimuovere le tossine, come ad esempio i metalli pesanti. Altri benefici del sale rosa Himalayano riguardano il basso contenuto di sodio e un apporto di potassio alto – un connubio utile per bilanciare il rapporto sodio-potassio, e favorire il benessere cardiovascolare e dei muscoli. Agisce beneficamente sul pH del corpo, regolando l'acidità. Inoltre, il suo contenuto di magnesio e selenio, sono utili per il corretto funzionamento dell'organismo. Questa versione del sale himalayano fino, è più adatta in cucina come condimento, ma può essere usata anche in soluzione idrosalina concentrata - sale rosa mescolato in un bicchiere d'acqua. Una bevanda idratante ed energetica. È un sale che contiene poco iodio, dato che si tratta di un salgemma che proviene dalle miniere terrestri e non è un sale marino. Un fattore importante per chi deve evitare lo iodio nella dieta.

Origini e Storia dell'estrazione

Il sale rosa dell'Himalaya proviene dalle miniere di sale dell'Himalaya situate a Khewra, nella regione del Punjab, in Pakistan Vengono considerate tra le più grandi miniere di sale al mondo, risalenti nella storia all’era secondaria, e si trovano ai piedi delle catene montuose dell'Himalaya. Si tratta di rocce che probabilmente derivano dall'evaporazione di un enorme mare, risalente all'era precambriana. A causa delle alterazioni e dei movimenti delle placche tettoniche, in questa zona si verificarono molti cambiamenti geografici, che portarono a eruzioni vulcaniche e alla grande evaporazione del mare. Se l'acqua scomparve, e con essa gli animali marini, nel terreno rimasero enormi depositi di sale, ben protetti dalla coltre di lava vulcanica. Per questo, il sale rosa himalayano è considerato un sale fossile, con circa 250 milioni di anni (risalente all’era Giurassica). In epoca recente, la miniera di Khewra fu scoperta nel IV a.C. da Alessandro Magno, e poi fu intensificato il lavoro di estrazione del sale nel medioevo, fino ad arrivare oggi ad un sistema minerario di diciannove piani. Il colore del sale varia in base ai livelli in cui viene estratto, dal rosa pallido al rosso vivace. Recentemente, il sale rosa dell’Himalaya fu lanciato sul mercato occidentale negli anni Novanta, dopo la promozione di Peter Ferreira, un biofisico che ne puntualizzò benefici e proprietà.

Valori nutrizionali del sale rosa dell'Himalaya

Questo sale contiene per la maggior parte cloruro di sodio, oltre a tracce di oligoelementi, metalli e minerali come calcio, magnesio, fosforo, potassio, zinco, rame, manganese, silicio, zolfo e ferro. Oltre ai macro-minerali contiene idrogeno e ossigeno, intrappolati nelle rocce.

Come adoperare il sale rosa dell'Himalaya fino in cucina

È un sale delicato, meno sapido rispetto al sale comune, ed è ottimo per esaltare con le sue note minerali il sapore della carne e del pesce – sia arrosto e alla brace, che cono altri tipi di cottura. Il suo sapore delicato e la sua fragranza, possono esaltare pesci di acqua dolce e carni bianche non troppo saporite. Sui secondi di qualunque tipo, questo sale non copre il gusto delle carni, donando un sapore morbido e salato, meno metallico di alcuni tipi di sale comune e iodato. Può fornire qualche nota sulfurea, ottima sulle uova sode, ed è usato con successo anche per le zuppe e sulle verdure. La versione di questo sale rosa fino è ottima per le insalate e per marinare. Il sale rosa himalayano possiede un gusto rotondo e una sapidità morbida, che lo rendono perfetto anche come condimento su ogni ricetta, per i primi piatti, contorni e fino al dolce. Alcuni pasticceri lo abbinano anche a creme, cioccolato, gelato e caramello. Diversi chef utilizzano il sale rosa per la sua bellezza, come guarnizione: perfetto per presentare in modo originale le pietanze. In questa versione macinata finemente, è un sale splendido per decorare il bordo dei bicchieri da cocktail, perfetto nel rimmer.

Sale rosa dell'Himalaya: effetti collaterali e controindicazioni

Come per qualsiasi altro tipo di sale non bisogna eccedere nel consumo a tavola di questo salgemma. È consigliata cautela nell'assunzione di sale in caso di ipertensione, disturbi cardiovascolari e patologie legate ai vasi sanguigni. Potrebbe provocare ritenzione idrica, nociva per chi soffre di cirrosi epatica e patologie renali. Inoltre, è bene moderare le quantità in gravidanza e allattamento.

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Scheda tecnica

Provenienza
Pakistan
Tipologia
Sale fino

Riferimenti Specifici

ean13
8056479083442
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