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Liquirizia purissima con aggiunta di poco zucchero, l’estratto di liquirizia è un dolcificante con potere edulcorante superiore a quello del saccarosio e allora perché aggiungere zucchero? Perché la liquirizia ha un sapore forte e un retrogusto acidulo quasi amarognolo, in questo caso lo zucchero più che a dolcificare serve ad ingentilire il gusto forte della liquirizia.

Come viene prodotta la liquirizia

Ma cosa è la liquirizia? Si tratta di un estratto vegetale ottenuto dal trattamento in acqua calda delle cosiddette radici di liquirizia, dei rametti che vengono venduti anche al naturale.
Perché abbiamo usato l’aggettivo cosiddette? Perché in realtà non sono le radici della pianta di liquirizia che si utilizzano, ma il rizoma della pianta. In alcune piante una parte del fusto che cresce sottoterra si modifica ingrossandosi e assume la funzione di riserva di sostanze nutritive, nel caso di molte piante erbacee come la liquirizia questa riserva è ciò che permette alla pianta di perennare, cioè di sopravvivere al ciclo annuale, la liquirizia è una pianta erbacea perenne e non annuale grazie al rizoma. Ecco perché la “radice” di liquirizia è così ricca di sostanze nutritive (sopratutto carboidrati) e principi attivi (la principale è la glicirrizina dal nome scientifico della pianta che è Glycyrrhiza glabra) che l’hanno resa popolare come rimedio medicamentoso addirittura da millenni.
Già gli antichi greci (e i cinesi al tempo del primo erbario) la prescrivevano come rimedio per una serie di malanni, principalmente come rimedio per la tosse grazie al potere espettorante e come digestivo, ma anche egizi e assiri la conoscevano.

Il colore della nostra liquirizia terracattù oro

Questa liquirizia, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, è colorata con un accattivante color oro, i coloranti usati sono gli ossidi di ferro (E 172) considerati tra i coloranti alimentari più sicuri, non se ne conosce alcun effetto negativo e soprattutto con un colorante naturale, la terracattù da cui si possono ottenere vari colori ed è molto apprezzato per la caratteristica di essere completamente neutro rispetto al sapore, non lo modifica affatto.

Curiosità sulla liquirizia terracattù

Una curiosità: troverete scritto dappertutto che la terracattù o catechù è ricavata da un’acacia, non è propriamente vero, è vero che l’albero da cui è ricavata è chiamato comunemente acacia catechù, ma il nome scientifico Senegalia catechu rivela che la pianta appartiene al genere Senegalia che è un altro genere appartenente alla famiglia delle Fabaceae come anche il genere Acacia. E continuando con le curiosità botaniche anche la Glycyrrhiza glabra fa parte della famiglia della Fabaceae, ma si tratta di una famiglia enorme, che comprende oltre 18000 specie suddivise in quasi 800 generi, quindi se liquirizia e acacie sono parenti lo sono alla lontanissima, la liquirizia facendo parte della sottoofamiglia delle Faboideae è più vicina a fava, soglia, pisello, fagiolo, etc, cioè le piante comunemente conosciute come leguminose. Invece Acacia e Senegallia molto vicine tra loro fanno parte della sottofamiglia dal nome quasi impronunciabile di Caesalpinioideae.

1890/50

Scheda tecnica

Carboidrati di cui zuccheri
65,5g
Carboidrati:
87,9g
Grassi:
0g
Sale
0,09g
Proteine:
2,4g
Saturi:
0g
Valore energetico (calorie):
361 Kcal
Tipologia
con aggiunta di zucchero

Riferimenti Specifici

ean13
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