Innanzitutto spieghiamo cos’è il terracattù, si tratta di un colorante naturale estratto da alcune piante del genere Acacia o almeno è quello che trovate scritto dappertutto, in realtà la pianta usata principalmente a questo scopo è la Senegalia catechu che non è propriamente un’acacia, appartiene infatti al genere Senegalia. In realtà è una imprecisione comprensibile, il genere Senegalia e il genere Acacia fanno entrambi parte della stessa sottofamiglia (dal quasi impronunciabile nome di Caesalpinioideae) all'interno della grande famiglia delle Fabaceae o Leguminose e sono molto simili tra di loro.
Il nome catechu è la latinizzazione effettuata da Linneo del nome malese della pianta che è kachu, mentre in hindi è chiamata khair, gli estratti che se ne ricavano sono conosciuti con vari nomi, i più comuni sono catechu e cutch (sotto questo nome di solito va il colorante marrone usato per colorare e conservare reti da pesca e vele). Il catechu (nome a volte italianizzato in cattù o terracattù) essendo un colorante naturale e commestibile è usato per colorare di tutto, sia prodotti non commestibili che dall'industria alimentare, se ne possono ottenere vari colori, ad esempio con il nero ricavato da questo estratto (comunemente chiamato black cutch) è stata recentemente realizzata una famosa vodka nera.
Quello che rende il catechù molto apprezzato come colorante alimentare è che se da un lato rende il prodotto piacevole all’occhio con diverse possibili colorazioni, dall’altro non influisce nel benché minimo modo sul sapore. Dunque questa liquirizia argentata terracattù è una liquirizia pura leggermente addolcita con poco zucchero (ricordiamo che la liquirizia pura è comunque dolce, tanto che l’estratto di liquirizia è usato come dolcificante, ma ha un retrogusto leggermente amarognolo/acidulo) e leggermente profumata alla menta, mentre il suddetto catechù le dona l’accattivante colore argenteo.
L’accoppiata tra liquirizia e aroma di menta è da sempre molto apprezzata, di solito è un classico dei mesi invernali che da un lato va incontro a chi non sopporta la menta pura molto forte e dall’altro a chi trova la liquirizia purissima non zuccherata un po’ estrema per i suoi gusti, ma l’abbinamento tra menta e liquirizia in realtà non è solo un incontro a metà strada tra sapori, si tratta pure di un abbinamento tra le proprietà rigeneranti e lievemente disinfettanti della liquirizia (che nella medicina tradizionale cinese, ma anche presso gli antichi greci, veniva prescritta come rimedio per la tosse) e le proprietà balsamiche della menta.