L’essenza di liquirizia si ricava dal rizoma, cioè una parte del fusto della pianta che si è ingrossata e funge da riserva di nutrienti e che si trova sottoterra appena sopra le radici, di una pianta leguminosa chiamata Glycyrrhiza glabra. Nell’industria dolciaria la liquirizia è molto usata come edulcorante, in molti paesi vengono consumati dolci a base di liquirizia in cui questa non è pura ma mischiata con altri ingredienti, in Italia, Francia e Spagna invece sono anche diffusi i classici tronchetti di liquirizia pura.
Come abbiamo detto la liquirizia è naturalmente dolce, ha un potere edulcorante superiore al saccarosio, però ha anche un sapore particolare con un retrogusto leggermente amarognolo ed acidulo che non è detto debba piacere a tutti, anche per questo probabilmente è uso comune produrre liquirizia pura con l’aroma corretto da ulteriori aromi.
Nel caso di questo prodotto l’aroma aggiunto è agli agrumi, considerato che la produzione di liquirizia in Italia vanta una lunga tradizione in due aree specifiche, una in Abruzzo e sopratutto l’altra in Calabria (dove è stato fondato anche un museo della liquirizia) e quanto la coltivazione degli agrumi rientri nella tradizione delle regioni del sud Italia, in primis Sicilia e Calabria, era destino che qualcuno sperimentasse in cucina abbinando liquirizia ed agrumi in qualche ricetta, dunque la liquirizia aromatizzata agli agrumi non è una scoperta o un ardito esperimento, anzi si tratta di un classico. Una curiosità sulla liquirizia: venne considerata una pianta dalle proprietà benefiche sia già dai cinesi nel loro primo erbario che dalla medicina dell’Antica Grecia, attualmente è amata quasi dappertutto nel mondo ma non in Giappone, probabilmente proprio perché associata all’idea di essere una medicina e non un dolce.
Proprietà e controindicazioni delle caramelle alla liquirizia
A proposito delle proprietà della liquirizia, in effetti alcune sono state confermate dalla scienza moderna (proprietà disinfettanti e rinvigorenti in primis), che ha confermato anche l’unica controindicazione, se tendete all’ipertensione forse fareste meglio a non consumare liquirizia, specie se pura e dunque più ricca di glicirrizina il suo principale principio attivo, o almeno a non farne un uso smodato, perché può alzare la pressione. É stato anche individuato il meccanismo fisiologico che sta alla base: l’assunzione di forti dosi giornaliere di glicirrizina può far precipitare i livelli di potassio nel sangue ed alzare quelli di sodio, il che può portare ad aritmia e ipertensione.
Questo per dovere ed infatti alcuni produttori mettono un’avvertenza sulla confezione, ma la verità è che secondo lo studio condotto negli USA bisognerebbe consumare 57 grammi di liquirizia al giorno per due settimane per incorrere in certi problemi, anche se la liquirizia purissima consumata in Italia sarà certamente più ricca di glicirrizina di quella gommosa di cui gli americani sono ghiotti, difficilmente in Italia qualcuno ne farebbe un uso così smodato.