Questi piccoli semi commestibili sono utilizzati in molte cucine nel mondo, da secoli, sia per il loro contenuto di nutrienti benefici sia per la croccantezza che donano a molti piatti. Il loro colore blu-grigio li rende scenografici nei piatti, mentre sprigionano un aroma dolce durante la cottura. All'assaggio il sapore dei semi di papavero è simile a quello della nocciola, con un retrogusto di mandorla quando vengono scaldati. Sono molto apprezzati in pasticceria e nei prodotti da forno, ma adoperati da secoli come rimedio naturale per il benessere.

Quali sono i benefici dei semi di papavero?

La prima virtù di questi semi è quella nutrizionale. Sono ricchi di fibre, grassi sani e numerosi micronutrienti. In particolare, rappresentano un’ottima fonte di manganese - un minerale utile per il nostro organismo. Sono ottimi antiossidanti e tra i composti contenuti nei semi di papavero, si trovano vitamine del gruppo B, la C e la E. Insieme al manganese, queste vitamine svolgono un’azione di contrasto ai radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare. I semi contengono anche magnesio, ferro, potassio, calcio e altri minerali, che contribuiscono al benessere del metabolismo, della funzione cognitiva e delle ossa. Per questi motivi, l'assunzione dei semi di papavero è adatta agli sportivi e agli anziani. I semi di papavero sono una fonte utile per l'acido linoleico, un tipo di acido grasso vegetale omega-6 che può avere effetti positivi sul benessere cardiovascolare. La presenza nei semi di acido oleico e linoleico, è utile per regolare i livelli di colesterolo LDL (cattivo), aumentando il colesterolo HDL (buono). Questi grassi insaturi aiutano l'organismo anche grazie al contenuto in fibre presenti nella cuticola, utili per mantenere l’intestino sano.
Questi semi sono noti in erboristeria e in medicina naturale per le loro proprietà, utili per la funzionalità delle vie respiratorie e la fluidità delle secrezioni bronchiali. I blandi alcaloidi presenti nel papavero sono considerati utili come sedativi della tosse, grassa o secca. Anticamente il decotto di papavero rosso era usato contro la tosse, facendo bollire 2 pizzichi di semi in una tazza d’acqua, per circa 5 minuti. Inoltre, i semi del papavero vengono adoperati per le loro doti calmanti nelle medicine alternative. Grazie al contenuto di papaverina e ai bassi livelli di composti alcaloidi, vengono ritenuti un rimedio naturale per la distensione, contro lo stress e per favorire il riposo. Una tisana rilassante al papavero può aiutare a conciliare il sonno e rasserenare, contrastando gli stati di tensione.

Come acquistare semi di papavero online

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Semi di papavero: effetti collaterali e controindicazioni

I semi di papavero non possiedono particolari controindicazioni per l'assunzione in piccole quantità. È bene valutare che sono alimenti calorici e possono contenere tracce di alcaloidi (da contaminazione), che inducono sonnolenza. Per questo, è usuale trattare i semi lavandoli: si mettono in ammollo o si cuociono, per abbattere il contenuto eventuale di alcaloidi. Non è consigliabile un consumo in dosi elevate, in particolare a donne in gravidanza o in fase di allattamento, e ai bambini.

Come si usano i semi di papavero in cucina?

Questi semini sono un piacere come spezia, grazie al loro intenso sapore di nocciola, quando sono tostati o cotti – in questo modo prendono più gusto e aroma. Mostrano un gusto delicato, con una nota sottostante dolciastra molto apprezzata nei prodotti da forno e nei dessert. In diversi paesi dell'Europa centro-orientale, infatti, i semi di papavero sono usati per tradizione nel pane e nei dolci, croccanti se interi oppure macinati per essere mescolati nei biscotti e negli impasti per le torte. Possono essere utilizzati come decorazione di un piatto, al pari di altri semi, e sono utili anche come snack spezza-fame per sentirsi più sazi, in piccole quantità. Di solito si usano in cucina dopo averli messi in ammollo per un’ora, prima di macinarli e aggiungerli agli impasti. L'ammollo ammorbidisce il rivestimento esterno, e facilita il rilascio dei composti aromatizzanti durante la cottura. In alternativa, vengono sottoposti a temperature elevate, interi o dopo averli macinati.
Dolci: la tradizione europea usa molto i semi di papaveri per creare dessert come la torta ai semi di papavero polacca e russa, gli gnocchi dolci tedeschi Dampfnudeln, gli involtini di semi di papavero ungheresi Beigli, gli strudel e i budini; entrano nella preparazione dei muffin al limone, di crostate e dolci a base di agrumi. Nei paesi arabi si usano i semi nella baklava, un dolce di pasta fillo. Si abbinano bene con lo yogurt, i frullati, il muesli e l'avena per la colazione o gli spuntini; possono aggiungere un tocco croccante alle macedonie.
Ricette salate: sono noti come ingrediente per l'impasto di pane, grissini, cracker, panini, pancake, bagle e altre specialità da forno; si abbinano nelle ricette con l'aglio e la cipolla, nelle zuppe o per insaporire le verdure cotte come gli asparagi e le patate. Si possono abbinare alle insalate di pollo o di tonno - cospargendo un cucchiaino di semi di papavero nel condimento. Si usano anche nelle panature, anche con il burro, e nella pastella per creare frittelle croccanti. In diversi ricette si possono provare per condire piatti a base di riso o risotti, cous cous e farro.
Carne: i semi si aggiungono nella panatura del pesce e delle carni bianche, grazie alla loro consistenza minuscola. Macinati, possono essere spolverati sul salmone al forno o alla piastra, piatti a base di agnello, polpette di maiale.
Miscele: i semi del papavero si abbinano bene con la cannella, scorze di limone o di arancia, noce moscata, vaniglia, mandorle.
Salse: sono usati nelle salse per dare consistenza ai piatti nei condimenti per insalate, tartine e crostini. Si usano sotto forma di pasta di semi di papavero nella cucina indiana (acqua e semi secchi macinati dopo l'ammollo).
Tisana: si lascia in infusione 1 cucchiaino di semi in acqua bollente per 5 minuti.
A causa dell'elevato contenuto di olio nei semi di papavero, possono irrancidire nel tempo. L'ideale è conservarli in un contenitore ermetico lontano dalla luce solare diretta e dall'umidità.

La Ricetta: Salsa per condire ai semi di papavero

Ingredienti:
3/4 di tazza di olio di avocado - 1/4 di tazza di aceto di mele - 1/4 di tazza di miele grezzo - 1 cucchiaino di cipolla in polvere - 1/2 cucchiaino di sale marino - 1 cucchiaio di semi di papavero - 1 cucchiaino di senape di Digione
Preparazione
Unisci il miele, l'aceto, la cipolla e la senape in un frullatore. Frulla a bassa velocità per 45 secondi, mentre versi lentamente l'olio – con un flusso costante. Versa il condimento nel barattolo con chiusura ermetica che utilizzerai per conservarlo. Aggiungi i semi di papavero al condimento nel barattolo, e aggiungi il sale. Agita o mescola per amalgamare il tutto. Chiudi e conserva. Puoi usare la salsa ai semi di papavero come condimento per l'insalata, su tartine e pane.

Origini e Storia della coltivazione del papavero

Da dove vengono i semi di papavero? Provengono dalla pianta Papaver, che possiede diverse varietà, tutte appartenenti alla famiglia delle Papaveraceae. Solitamente il papavero comune viene ritenuto una pianta originaria del continente Europeo e Asiatico – diffusa anche in Nord Africa e Nord America. Alcuni studiosi ritengono che il papavero sia originario di una zona dell’altipiano asiatico tra il Pamir e l’Iran. Tra le varietà di Papaver più note ci sono il P. Somniferum dal quale si estraggono semi e oppio (la cui coltivazione in Italia è regolamentata da autorizzazione), e quello più adoperato per la produzione dei semi in commercio il Papaver nigrum. La specie più diffusa in Italia è Papaver rhoeas, detto rosolaccio o papavero selvatico.
La pianta è famosa per i suoi fiori colorati da petali delicati, e fiorisce dalla primavera alla metà di luglio. I semi possono variare dal grigi al nero o bluastro a seconda del tipo di cultivar. I petali e i semi sono famosi fin dall'antichità per il loro potere leggermente sedativo. Anche se provengono dal papavero, i semi non contengono composti dell'oppio, dato che gli alcaloidi più forti sono presenti nel baccello del papavero. Di solito i semi vengono raccolti quando sono maturi e poi essiccati per l'uso alimentare. Spesso i semi di papavero venduti in commercio vengono precedentemente tostati per ottenere un sapore ottimale. Sono usati anche per produrre un olio ricco di acido linoleico, stearico, palmitico ed oleico.
Storicamente, il papavero è una delle prime piante coltivate già in epoca neolitica in Europa. La pianta si sviluppò con la diffusione del frumento e dei lavori agricoli, infatti il papavero è definito pianta “sinantropica”, cioè che segue l’uomo nei suoi spostamenti. Viene nominata nell'Iliade dal poeta Omero nell'VIII secolo a.C. ed era usata anche dai celti, che inserivano i semi di papavero nella pappa dei bambini per farli dormire. Gli antichi romani mescolavano i semi al miele, li tostavano e preparavano un dolce tipico la placenta, con miele e papavero (placenta mellita papavere). Credevano nelle loro proprietà afrodisiache, infatti inserivano i semi nella bevanda offerta agli sposi, il cocetum. Inoltre, la pianta era sacra a Cerere, divinità delle messi e dell’agricoltura. Nei paesi arabi e nel subcontinente indiano erano usati per trattare diversi disturbi, e considerati semi medicinali per digestione, respirazione, rilassamento.

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Scheda tecnica

Provenienza
Europa
Tipologia
Spezie intere

Riferimenti Specifici

ean13
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