Questo sale viene ottenuto tramite i sepali essiccati e macinati della pianta di ibisco, mescolati con il salgemma proveniente dalle miniere di sale himalayane. Se ne ottiene un sale squisito e delicato ma con note asprigne e leggermente fruttate - floreali. Splendido per il suo colore bordeaux intenso che può essere usato per insaporire gli alimenti e come sale da guarnizione.
Sale rosa dell'Himalaya con fiori di Ibisco: caratteristiche e benefici
Questa versione del sale rosa vede l'aggiunta dei fiori di ibisco per motivi estetici e di sapore. Il sale rosa che vira verso le sfumature bordeaux dell'ibisco diventa unico per le finiture colorate di pietanze e bevande.
In più, l'ibisco conferisce al sale una leggera nota acida, ideale in abbinamento a piatti di pesce o nelle insalate.
La sua sfumatura tra il salato e l'acido, si perfeziona nei dettagli di sapore floreali e fruttati, con un mix esotico accattivante. Inoltre, questo sale rosa all'ibisco emana un piacevole profumo. Dal punto di vista nutrizionale, il sale rosa dell'Himalaya fino, si unisce ai fiori dell'ibisco per rendere tutto il suo apporto minerale. Essendo un salgemma scavato nella roccia, derivante dall'antico mare himalayano, è ricco di molti minerali e povero di sodio – al contrario del sale marino. L'ibisco è noto anche per le proprietà antiossidanti, che potenziano le proprietà del sale. Relativamente al suo attraente colore rosa intenso, si uniscono i fiori di ibisco con il colore naturalmente rosa del sale dell'Himalaya. Questo fenomeno è dovuto agli ioni di ferro presenti nella roccia e alle tracce di impurità di ossido di ferro.
Origini e Storia dell'estrazione
Il sale rosa dell'Himalaya proviene dai depositi sotterranei di sale nella regione del Khewra, in Pakistan. I cristalli di sale sono dei fossili, che vantano oltre 200 milioni di anni, e si sono formati nel corso di migliaia di anni all'interno delle rocce della catena himalayana. Questi depositi di sale sono i più antichi e i più estesi nel mondo. Secondo la leggenda, il sale dell'Himalaya fu scoperto da Alessandro Magno nel IV secolo a.C. in realtà, lo sfruttamento di questa regione montuosa per l'estrazione del sale, è documentata dal XIII secolo, nel periodo medioevale.
Le parti dell'ibisco usate, possono essere i petali e i calici, che si presentano simili ad un imbuto; questi sono composti dai sepali, ossia le foglie simili ai petali, di colore bordeaux intenso. L’Ibisco è una pianta famosa per i suoi stupendi fiori colorati, e proviene dalle regioni tropicali e subtropicali dell’Asia, Africa e Australia. In Europa cresce nelle zone temperate del Mediterraneo, particolarmente nel Sud Italia.
I fiori di Ibisco possiedono un significato simbolico in molte culture, ma soprattutto sono usati per preparare una tisana aspra, che può essere servita calda o fredda, molto popolare in Africa. Il sale himalayano viene infuso con l'ibisco, tramite tecniche artigianali, utilizzando i sepali per creare questa deliziosa miscela di condimento.
Valori nutrizionali del sale rosa dell'Himalaya con fiori di Ibisco
Questo salgemma contiene per la maggior parte cloruro di sodio, ma è ricco anche di oligoelementi e minerali come potassio, magnesio, calcio, zinco. È povero di iodio, al contrario del sale marino.
Come adoperare in cucina il sale rosa dell'Himalaya fino con fiori di Ibisco Questo sale cristallino, macinato fino, mostra un aroma fruttato e leggermente acido dovuto ai fiori di ibisco. Un sale così speciale, può essere adoperato sia per le guarnizioni estetiche delle pietanze, sia per insaporire con una nota acidula diversi piatti. È un'ottima aggiunta per le pietanze di pesce e carne, nelle zuppe, nelle marinate e per la creazione di salse particolari.
Potete usare questo sale all'ibisco per conferire ai piatti anche un leggero tono floreale, particolarmente adatto nei frutti di mare, filetti di pesce, per le orate al cartoccio, piatti di pesce accompagnato dalle verdure.
Può essere utilizzato per condire insalate e verdure a cui serve una sfumatura acida oltre che salata. Si può preparare un condimento per l'insalata mescolando aceto balsamico e qualche cristallo di sale all'ibisco, aggiungendo un filo di olio d'oliva.
È un complemento da studiare per i prodotti da forno, e per salare dolci come cioccolata e gelati. Può aggiungere colore alle bevande, un tocco salato e aspro ai cocktail - usato con parsimonia come rimmer per i Martini e Margarita.
Sale rosa dell'Himalaya con fiori di Ibisco: effetti collaterali e controindicazioni
È consigliata cautela nell'assunzione di sale marino in caso di ipertensione, disturbi cardiovascolari, patologie legate ai reni e ai vasi sanguigni. La componente dell'ibisco è da evitare se si è allergici a questa pianta oppure alle piante della famiglia delle Malvaceae. Inoltre, è bene moderare le quantità in gravidanza e allattamento.