Rooibos limone e vaniglia è una tisana a base del cosiddetto tè rosso africano che è stata pensata avendo come criterio l’equilibrio, infatti il limone è fresco e notoriamente non dolce, piuttosto aspro, la vaniglia è dolce e ha un sapore avvolgente che potremmo definire caldo.

Caratteristiche dell'infuso a base di rooibos, limone e vaniglia

L’aggettivo cosiddetto non l’abbiamo usato a caso, se vogliamo essere rigorosi il rooibos non è un tè, perché tè sono solo gli infusi ottenuti da una specifica pianta chiamata Camellia sinensis che è originaria dell’Estremo Oriente. Il rooibos è invece ottenuto da una pianta della famiglia della Fabaceae (cioè la stessa dei legumi) chiamata Aspalathus linearis che è originaria del Cederberg, una regione del Sudafrica vicina a Città del Capo. Premesso ciò per amore di precisione, il rooibos è un infuso come il tè, che si prepara pressappoco allo stesso modo (qualcuno consiglia di farlo stare in infusione un po’ più a lungo, fino a dieci minuti a differenza dei cinque minuti del tè) , che ha un gusto simile ma più dolce, tanto che si usa non dolcificarlo, con note di terra e di tabacco, che ha simili caratteristiche in quanto a contenuto di antiossidanti ma con il vantaggio di non contenere caffeina.
L’Aspalathus si presenta come un cespuglio sempreverde, la parola rooibos in lingua afrikaans vuol dire cespuglio rosso, ma se cercate un cespuglio rosso non lo troverete mai, le foglie sono di colore verde e allungate (quello vuol dire linearis). E allora perché rosso? Perché diventano rosse con la fermentazione che nel processo di preparazione del rooibos (inteso come prodotto) precede l’essiccazione e lo sminuzzamento. Il limone è un agrume, il nome scientifico è Citrus × limon, quella x sta ad indicare che la specie è un ibrido, per la precisione il limone è un ibrido tra arancio amaro e cedro. E pensate che anche l’arancio amaro è un ibrido (infatti nel nome scientifico, Citrus × aurantium, trovate ancora la x), tra pomelo e mandarino. Sorpresi? Beh sappiate che al mondo esistono circa 200 specie del genere Citrus (cioè agrumi) e sono tutte derivate da incroci successivi tra tre sole specie originarie: il mandarino, il pomelo e il cedro. Come quasi tutti gli agrumi il limone si presenta come un albero di piccole dimensioni e notoriamente i frutti dalla buccia gialla sono tra tutti gli agrumi utilizzati comunemente in cucina quelli col sapore più aspro. Molto ricco di vitamina C, vanta anche notevoli proprietà antibatteriche tanto da essere impiegato nella preparazione di disinfettanti e prodotti per la pulizia.
La vaniglia viene ricavati dai frutti di un’orchidea originaria del Messico il cui nome scientifico è Vanilla planifolia. Il fiore ha la forma di un baccello, il nome deriva infatti dallo spagnolo vaina che a sua volta deriva dal latino vagina che significa guaina o baccello. Come tutti i membri del genere Vanilla e una gran parte delle Orchidee la pianta di vaniglia è una liana rampicante che cresce su altri alberi che usa come supporto. Oggi il monopolio messicano sulla produzione di vaniglia non esiste più, si è diffusa in altre zone tropicali come il Madagascar. I frutti sono dei lunghi baccelli, quelli venduti allo stato naturale di maggiore qualità almeno 15 centimetri, che vengono raccolti quando sono ancora verdi. Nell’industria alimentare dolciaria viene utilizzata sia la vaniglia al naturale che l’estratto.

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