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La tisana a base di rooibos, cioccolato e noci affianca al gusto del cosiddetto tè rosso africano il sapore caldo del cioccolato e quello delle noci.

Rooibos cioccolato e noci: caratteristiche degli ingredienti

Il rooibos viene anche detto tè rosso africano, sul fatto che sia originario dell’Africa non ci sono dubbi, viene ricavato da una pianta originaria della regione del Cederberg (Sudafrica) il cui nome scientifico è Aspalathus linearis, però non è corretto chiamarlo tè. Le foglie della Aspalathus vengono trattate come quelle del tè, la preparazione per infusione della bevanda è pressoché identica, il sapore è molto simile a quello di un tè, con note di terra e di tabacco. Allora perché non è un tè? Perché in realtà si dovrebbe chiamare tè solo un infuso ricavato da una pianta originaria dell’Asia che si chiama Camellia sinensis. Comunque precisazioni a parte in realtà il rooibos (parola afrikaans che vuol dire “cespuglio rosso”) probabilmente è nato proprio come tè, cioè come sostituto del tè per i colonizzatori olandesi in Sudafrica per i quali procurarsi il tè era troppo complicato e/o costoso.
Infine una curiosità: se cercaste un cespuglio rosso il rooibos non lo trovereste di certo, le foglie sono verdi, non rosse. Diventano però rosse durante il trattamento, per la precisione per via della fermentazione che precede le fasi successive che sono l’essiccazione e lo sminuzzamento.
Saltando da un continente all’altro, come molti sanno il cacao è originario del continente americano, per la precisione di una fascia che va dal sud del Messico al nord del Sudamerica, una bevanda a base di cacao veniva consumata dalle popolazioni precolombiane, soprattutto a fini rituali.
Il nome scientifico dato alla pianta Theobroma Cacao, riconosce proprio quest’uso che ne facevano le popolazioni precolombiane theobroma in greco vuol dire “cibo degli dei”. Si tratta di un piccolo albero sempreverde della famiglia delle Malvaceae. In Europa dunque arrivò portato dagli spagnoli e si diffuse abbastanza in fretta, ma le innovazioni tecniche che portarono al cioccolato solido arriveranno solo a metà del 1800, dunque per circa due secoli gli europei consumarono il cacao solo in forma di bevanda come facevano le popolazioni precolombiane, con la non piccola differenza che in Europa si iniziò a dolcificare questa bevanda, mentre gli indigeni delle Americhe la consumavano rigorosamente amara.
Infine le noci, qui torniamo a casa, il noce che è un albero imponente è conosciuto dalle popolazioni del Mediterraneo da sempre, i coloni greci nel VII secolo a.c. lo importavano dall’Asia Minore, ma in Europa era già presente nell’area balcanica. L’area di diffusione originaria andava probabilmente dai Balcani all’Asia Centrale. I frutti sono consumati come frutta secca, ma da essi si ricava anche l’olio di noce e un liquore chiamato nocino. Alle noci sono attribuite molte proprietà benefiche, buon contenuto di vitamina B e di sali minerali, soprattutto magnesio e anche un buon contenuto di antiossidanti. Sono inoltre un cibo molto energetico, dunque vanno mangiate con moderazione perché le calorie in eccesso non fanno mai bene, però questo apporto di calorie è garantito da grassi che fanno parte dei cosiddetti grassi buoni e quindi avrebbero anche un benefico effetto sulla salute cardiovascolare.

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