Una miscela a base di rooibos in cui l’acidità dell’arancia è controbilanciata dalla dolcezza della carota.
Scopriamo di più sugli ingredienti dell'infuso a base di rooibos, arancia e carota
Il rooibos è un falso tè originario del Sudafrica, nella definizione falso naturalmente non c’è nessuna valenza negativa, anzi il rooibos ha un sapore simile a quelle del tè, tutti gli aspetti benefici (come il contenuto di antiossidanti) e non contiene la caffeina che come sappiamo non fa tanto bene. A proposito: teina e caffeina sono esattamente la stessa cosa, la stessa molecola, ma quando i chimici se ne accorsero il nome teina aveva già preso piede, ma il caffè ne contiene di più. Quindi perché falso tè? Semplicemente perché il nome tè andrebbe usato solo per gli infusi ottenuti dalla pianta Camellia sinensis. Il rooibos invece è una pianta cespugliosa originaria della regione del Cederberg in Sudafrica il cui nome scientifico è Aspalathus linearis e appartiene alla famiglia delle Fabaceae (la stessa dei legumi). Rooibos, che vuol dire cespuglio rosso in lingua afrikaans, si usa sia per indicare la pianta che il prodotto che se ne ricava e infatti ad essere rosso è proprio il prodotto, il cespuglio non è affatto rosso, le foglie sono verdi, diventano rosse con la fermentazione che precede l’essiccazione e lo sminuzzamento. La preparazione della bevanda per infusione è pressoché identica a quella del tè che appunto è un infuso, solo un po’ più lunga (secondo alcuni). Il sapore come abbiamo detto è simile a quello del tè ma più dolce e con note di terra e tabacco.
L’arancia come tutti sanno è un agrume ed è originario dell’Asia, il nome scientifico è Citrus × sinensis, sinensis come il tè? Niente di strano, sinensis significa semplicemente originario della Cina (in realtà l’area di origine si estende ad altri paesi nell’area del sudest asiatico).
La x significa che la specie è un ibrido, quasi tutti gli agrumi sono ibridi, l’arancio è un ibrido nato dall'incrocio tra pomelo e mandarino. Si ritiene (in base alle analisi del DNA) che i tre agrumi originari siano pomelo, mandarino e cedro. Gli antichi conoscevano già questo frutto, ma non vuol dire che fosse diffuso in epoca romana, nel medioevo gli arabi effettuarono una parziale introduzione nelle terre europee sotto il loro dominio (Spagna, Sicilia), ma in realtà la vera diffusione dell'arancio in Europa arriva solo ad opera dei portoghesi nel XV secolo. Adesso però l’arancio è probabilmente il frutto più coltivato al mondo, dovunque il clima lo permetta, cioè dove gli inverni (visto che è un frutto invernale) sono miti e infatti se ne producono enormi quantità in Spagna, nell’Italia meridionale, ma anche negli USA in California e Florida.
La carota è una pianta spontanea, diffusa in Europa, in Asia e nel Nord Africa, la pianta selvatica è persino considerata infestante. Il nome scientifico è Daucus carota e appartiene alla famiglia delle Apiaceae (no le api non c’entrano niente, il nome della famiglia viene dal nome latino del sedano). Viene coltivata in tutte le zone temperate del globo, notoriamente la parte edibile è il fittone, cioè la radice principale di colore arancione. Notoriamente carota e arancia vengono spesso associate nei succhi di frutta non solo per come si equilibrano i sapori ma perché sono un ottimo mix di vitamine visto che le arance sono ricche di vitamina