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Le popolari noccioline sono state demonizzate e spesso considerate un cibo di serie b anche comparate al resto della frutta secca, in realtà se consumate nel modo giusto anche le arachidi possono essere benefiche nella dieta.

Arachidi tostate proprietà e benefici 

Per le arachidi vale il discorso fatto per tutta la frutta secca, parecchie calorie (anche se non detengono il record di categoria), parecchi grassi, ma soprattutto di quelli buoni (monoinsaturi e polinsaturi). Buon contenuto di proteine e di antiossidanti. Giusto ricordare anche i rischi, uno è indotto e non connaturato, parliamo del sale in quelle tostate e salate al contrario le arachidi al naturale sono poverissime di sodio. Un altro è l’allergia, in questo caso va detto che non è problema solo delle arachidi ma di tutta la frutta secca, ma se non siete allergici: via libera. Il terzo è fare attenzione ad acquistare un prodotto di qualità, se le arachidi dovessero essere scure e coperte di una patina assolutamente gettarle e non consumarle perché possono essere tossiche.

Valori nutrizionali delle arachidi tostate

Cento grammi di arachidi tostate contengono 594 chilocalorie, 48 grammi di grassi, 40 dei quali fra polinsaturi e monoinsaturi e solo 7 di saturi. Le proteine sono 17 grammi e con un buon profilo amminoacidico (sono ricche di arginina). Fra le vitamine spiccano i 14 mg della Niacina (b3) che rappresentano il 90% del fabbisogno giornaliero, gli 0,5 mg della Vitamina B6 (33%) e i 97 microgrammi di acido folico ( o B9 pari al 49%). Fra i sali minerali spiccano i 634 mg di potassio (32%), i 363 mg di fosforo (52%), i 178 mg di magnesio (47%) e i 2,8mg di zinco ( 28%). 

Storia e coltivazione

 L’ibridazione che ha dato origine all’arachide come la conosciamo è avvenuta in Sudamerica, iniziata forse addirittura 7600 anni fa, i semi ritrovati in un sito archeologico non è chiaro se siano di una specie selvatica o di arachis hypogaea nelle prime fasi di domesticazione. L’ibrido dovrebbe essersi originato in Argentina nordoccidentale o in Bolivia sudorientale. In seguito si sono originati molti altri centri di diffusione sparsi nel Sudamerica. I portoghesi trovarono le arachidi in vendita nel mercato di Tenochtitlan. I mercanti europei le portarono in Europa, ma è in Africa (dove soppiantarono una pianta locale simile) e in Asia che la coltivazione dell’arachide ha davvero preso piede.

Oggi infatti i primi quattro paesi produttori sono nell’ordine: Cina (17,5 milioni di tonnellate), India (6,7 milioni di tonnellate), Nigeria (4,4) e Sudan (2,8). Seguono al quinto posto gli Stati Uniti con 2,5 milioni. Dati del 2019, la produzione mondiale quell’anno fu di 48,8 milioni, quindi questi 5 paesi rappresentavano il 69,5% della produzione mondiale.  

Arachidi tostate nella dieta

Come detto nell’introduzione se ben utilizzate le arachidi possono essere un cibo salutare nella dieta. Il rischio principale è l’eccesso di calorie, l’altro rischio è il sale in quelle salate. Tra l’altro se si consumano al bar quelle salate è probabile che facciano venire sete che si placa con bevande zuccherate e caloriche a loro volta. Ma se per esempio si mangia un giusto quantitativo di arachidi tostate, i canonici 30 grammi consigliati per la frutta secca e li si accompagna con un frutto, l’apporto calorico è ragionevole ed è uno spuntino che risulta molto saziante e naturalmente ci si giova dei nutrienti di qualità che abbiamo visto nei paragrafi precedenti. 

 

Pianta e frutto

La pianta che produce le arachidi (in inglese peanuts) viene anche chiamata groundnut cioè noce che cresce sul terreno si tratta infatti di una pianta erbacea che cresce fino a mezzo metro circa. Il genere Arachis a cui appartiene la pianta (famiglia delle Fabaceae o Leguminose) è endemico in Sudamerica ma la specie coltivata per la produzione di arachidi in realtà non è naturale, fu creata dalla ibridazione di due specie selvatiche. Probabilmente le due specie erano Arachis duranensis e Arachis ipaensis, La specie selvatica derivata dall’ibridazione è la Arachis monticola da cui per selezione artificiale è derivata la Arachis hypogaea. Le foglie hanno movimento nictinastico, cioè la notte si chiudono. I fiori sono piccoli (1/1,5 cm) di colore giallo con venature rossastre. Il frutto cresce sottoterra, dal fiore si sviluppa una struttura che penetra nel terreno, questo baccello lungo tra 3 e 7 centimetri può contenere da 1 a 4 semi.

Uso delle arachidi tostate in cucina 

Le arachidi in cucina per quel che riguarda i piatti salati sono utilizzate in piatti propri della tradizione extraeuropea (africana ed asiatica) ma stavolta abbiamo scelto un dolce che ha il merito di evitare di gettare le banane troppo mature.

  • Ciambella banane e arachidi
  • Ingredienti per uno stampo di 22 cm
  • Banane (la polpa matura di 2 banane) 240 gr
  • Arachidi tostate e non salate 35 gr
  • Farina 00 100 gr
  • Farina di riso 100 gr
  • Zucchero di canna 110 gr
  • Uova (circa 2 a temperatura ambiente) 110 gr
  • Latticello a temperatura ambiente 170 gr
  • Lievito in polvere per dolci 10 gr
  • Semi di chia 10 gr
  • Sale fino 1 cucchiaino
  • Per la ricopertura
  • Cioccolato fondente 70 gr
  • Zucchero di canna 70 gr
  • Arachidi tostate e non salate 10 gr
  • Acqua 140 gr
  • Preparazione

1) Ammollare i semi di chia nel latticello per 4-5 minuti. 

2) Nel frattempo tritare le arachidi con un coltello e tenerle da parte.

3) Schiacciare le banane con una forchetta per ottenere una purea.

4) Intanto versare le uova, lo zucchero e il sale in una ciotola.

5) Montare il composto con le fruste elettriche fino a quando sarà chiaro.

6) Aggiungere anche la polpa della banane.

7) Continuare ad amalgamare con le fruste e versare il latticello con i semi di chia. 

8) Aggiungere le farine e il lievito setacciandole attraverso un colino. 

9) Unire le arachidi tritate e montare ancora per 1 minuto. 

10) Imburrare uno stampo a ciambella del diametro di 22 cm e 10 cm di altezza e versare l’impasto all'interno.

11) Cuocere in forno statico preriscaldato a 180° sul ripiano medio per 40 minuti. 

12) Al termine della cottura sfornare la ciambella 16 e lasciarla intiepidire per qualche minuto. 

13) Quindi sformare la torta, capovolgendola su una gratella e lasciare raffreddare per un’ora a temperatura ambiente.

14) Nel frattempo tritare finemente il cioccolato con un coltello e trasferirlo in una ciotola.

15) Versare in un pentolino l'acqua e lo zucchero senza mescolare, portare a ebollizione e lasciare bollire per circa 3-4 minuti.

16) Versare lo sciroppo ottenuto sul cioccolato ed emulsionare la salsa con un frullatore ad immersione facendo attenzione a non creare bolle d’aria.

17) Versare la glassa ottenuta sulla ciambella.

18) Tritare le arachidi per la decorazione e distribuirle sulla superficie del dolce. 

Fonte ricetta: Ricette Giallozafferano

0228/250

Scheda tecnica

Carboidrati di cui zuccheri
4g
Carboidrati:
16g
Fibre
8g
Grassi:
49g
Sale
0,045 mg
Proteine:
26g
Saturi:
7g
Valore energetico (calorie):
567 Kcal
Provenienza
Egitto

Riferimenti Specifici

ean13
8056479081486
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