I semi di zucca sono i semi commestibili di alcune piante della famiglia delle cucurbitacee.
Semi di zucca tostati e salati: proprietà e benefici
I semi di zucca sono da sempre conosciuti per le capacità vermifughe e per le proprietà che aiutano la vescica in caso di cistiti. Dal punto di vista nutrizionale sono piuttosto calorici anche se non quanto le noci ed altra frutta secca e hanno un buon contenuto di grassi essenziali.
Valori nutrizionali dei semi di zucca
Nella versione tostata e salata i semi di zucca sono composti per il 2% di acqua, 49% di grassi, 15% di carboidrati e 30% di proteine. Cento grammi di semi di zucca danno un apporto calorico di 574 chilocalorie.
Per quel che riguarda le vitamine spicca la niacina (B3) con 4,43 mg. Tra i Sali minerali ferro (8,07 mg) zinco (7,64 mg), manganese (4,49 mg), magnesio (550 mg) e fosforo (1174 mg). I valori precedenti rappresentano: nel caso della niacina il 30% della dose giornaliera consigliata, nel caso del ferro il 60% e nel caso degli altri minerali ben più del 100%.
Valori ragguardevoli seppur più bassi rispetto alla percentuale della razione giornaliera sono quelli di Riboflavina (vitamina B2) (0,13 mg), vitamina B9 (57 microgrammi). Sodio (256 mg) e potassio (788 mg).
Storia e coltivazione
Le varietà di zucche più diffuse oggi (come abbiamo già visto col termine zucca non si indica una sola specie ma un gruppo di piante della famiglia delle cucurbitacee) sono originarie dell’America, in Europa furono importata dagli spagnoli nel XVI secolo. In passato in Europa era stata introdotta un’altra cucurbitacea proveniente dall’India, la lagenaria, conosciuta coi nomi di zucca a fiasco, zucca da vino, zucca bottiglia per via della forma allungata. Attualmente anche in Italia le specie coltivate e più apprezzate sono quelle di origine americana. L’origine precisa delle zucche nel continente americano non è facile da stabilire, molto probabilmente è in Messico. Quello che sappiamo è che nel continente americano la domesticazione risale a tempi molto remoti rendendole fra le prime piante ad essere state domesticate, si parla addirittura del periodo tra il 7500 e il 5000 avanti Cristo. Nel continente nordamericano hanno un ruolo importante nella tradizione, la torta di zucca è parte del menù tradizionale per il giorno del ringraziamento ed è noto l’uso delle zucche per le lanterne decorative di Halloween. Malgrado l’origine nordamericana della zucca e il posto che ha nella tradizione di quel paese, gli USA non figurano nei primi quattro produttori mondiali di zucche. Con le 680 mila tonnellate prodotte nel 2017 la zucca è una delle culture più diffuse negli USA, ma i dati sulla produzione mondiale nel 2018 vedono: Cina con 8,1 milioni di tonnellate, India con 5,6, Ucraina con 1,3 e Russia con 1,2.
I semi di zucca nella dieta
Come anticipato i semi di zucca sono stati utilizzati nella medicina tradizionale per le proprietà vermifughe dovute all’azione di un amminoacido chiamato cucurbitina e per quelle antinfiammatorie nelle affezioni della vescica (cistiti). Per il resto vale quanto si può dedure dai valori nutrizionali, anche in piccole quantità (sempre attenti alle calorie!) possono essere una fonte importante di alcuni sali minerali e di alcune vitamine, oltre che preziosi per le capacità antiossidanti degli acidi grassi.
Piante e frutto
Come abbiamo detto le zucche fanno parte della famiglia delle cucurbitacee, la quale contiene la bellezza di 95 generi e 965 specie, molte sono piante erbacee annuali, ma ci sono anche alberi e liane e arbusti spinosi. Questa grande famiglia botanica è quella che contiene più specie di interesse alimentare. Le zucche originarie del nord America fanno parte del genere cucurbita, la maggior parte delle specie sono piante rampicanti. Del resto la parola cucurbitacea deriva dal sanscrito corb che significa attorcigliarsi o strisciare e infatti la caratteristica di questa famiglia sono i rami rampicanti o striscianti sul terreno dall’aspetto angoloso o attorcigliato. Tornando in particolare alle specie del genere cucurbita, cioè le zucche, hanno fiori aranci o gialli. I fiori femmina producono il frutto e quelli maschi il polline e l’impollinazione avviene per mezzo degli insetti.
Uso dei semi di zucca in cucina
Se la zucca è chiamata il “maiale dei poveri” (o in maniera moderna magari potremmo chiamarla “il maiale dei vegetariani”) un motivo c’è, proprio come avviene per i suini non si butta nulla, si mangiano i fiori, si mangia il frutto, si mangiano i semi e dai semi stessi viene ricavato un olio molto utilizzato nell’Europa Centrale sia per condire insalate che per la cottura. Anche i semi di zucca possono essere usati in piatti gustosi. Abbiamo scelto una insalata di riso.
Insalata di riso integrale con semi di zucca tostati salati
INGREDIENTI
- Riso integrale 320 gr
- Zucchine baby 200 gr
- Carote 160 gr
- Pomodorini ciliegino 200 gr
- Fave fresche da sgusciare 450 gr
- Semi di zucca decorticati 20 gr
- Olive taggiasche denocciolate 50 gr
- Erba cipollina q.b.
- Olio extravergine d'oliva 30 gr
- Sale fino q.b.
- Pepe nero q.b.
Preparazione
1) Porre sul fuoco una pentola capiente colma di acqua e portare ad ebollizione.
2) Versare il riso 1 e cuocere per 30 minuti a fuoco medio.
3) Nel frattempo preparare il condimento:
3.1) Sgusciare le fave ed eliminare la pellicina da ciascun seme. Se si utilizzano fave già sgusciate occorre comunque eliminare la pellicina esterna (in caso di fave già sgusciate ne serviranno circa 70 grammi)
3.2) Lavare le zucchine, spuntarle e poi grattugiarle con una grattugia a fori larghi
3.3) Stessa cosa con le carote, prima pelarle e poi spuntarle e grattuggiarle.
3.4) Lavare i pomodorini ciliegini e tagliarli in quarti
3.5) Tritare l’erba cipollina.
4) Raccogliere tutte le verdure in una ciotola e aggiungere anche i semi di zucca e le olive taggiasche denocciolate.
5) Condire con olio di oliva, sale e pepe, mescolare e tenere da parte.
6) Terminata la cotture del riso integrale scolarlo con un colino a maglie strette.
7) Versare il riso in una ciotola e aggiungete subito l’olio di oliva per non farlo attaccare e lasciarlo raffreddare completamente.
8) Quando il riso si sarà raffreddato unire il condimento di verdure e mescolare per amalgamare il tutto.
L’insalata di riso può essere conservata in frigo in un contenitore ermetico per 2 o 3 giorni.