Anacardi tostati Interi salati

Gli anacardi sono un tipo di frutta secca originario del Sudamerica e precisamente del Brasile, ma dopo che furono riportati in Europa dai Portoghesi si è diffuso in tutte le zone del mondo con un clima favorevole. Le proprietà e caratteristiche nutrizionali sono quelle tipiche della frutta secca. 

Anacardi tostati proprietà e benefici

E vediamole queste proprietà: molto calorici perché ricchi di grassi ma considerati alimenti pregiati perché prevalgono di gran lunga i grassi monoinsaturi e polinsaturi, i cosiddetti grassi buoni. Buon contenuto di vitamine e sali minerali, ma va fatta una precisazione: i valori dei nutrienti cambiano tra prodotto crudo (praticamente introvabile in Europa) e quello tostato. Come è noto ad esempio molte vitamine sono termolabili, la cottura casalinga le distrugge tutte, nei procedimenti industriali invece la tecnologia oggi permette un certo grado di preservazione. Noi ovviamente facciamo riferimento ai valori per il prodotto tostato e la più grande differenza è la vitamina C che è completamente assente. Per quel che riguarda i sali minerali il ferro risulta essere di tipo mediamente biodisponibile. 

Valori nutrizionali degli anacardi tostati salati

Nella tipica razione da cento grammi di anacardi tostati trovate ben 574 chilocalorie. Ben 46 grammi di grassi, ma di questi solo 9 sono costituiti dai famigerati grassi saturi, poco più di 27 grammi sono i grassi monoinsaturi e poco meno di 8 i grassi polinsaturi. Fra le vitamine spiccano quelle del gruppo B, la B3 (niacina) con 1,40 mg che rappresentano il 5,56 del fabbisogno giornaliero di un adulto (18 mg). Il contenuto di B2 e B1 è di 0,2 mg in entrambi i casi. L’assunzione corretta di vitamina B2 nella dieta viene considerata essere 0,6 mg per ogni 1000 calorie (il fabbisogno calorico di una persona adulta varia in base all’età e al livello di attività fisica ovviamente, può essere meno di 2000 calorie per chi fa un lavoro sedentario e poco moto e può aggirarsi attorno alle 3500 ed oltre per chi ha una vita attiva e fa almeno 5 ore di sport a settimana). Spiccano inoltre i 69 microgrammi di acido folico (vitamina B9). Fra i Sali minerali i 6 mg di ferro, i 565 mg di potassio, i 490 mg di fosforo e i 260 mg di magnesio. 

Storia e coltivazione

Come anticipato nell’introduzione gli anacardi sono originari del Brasile, per la precisione la parte nordorientale del grande paese sudamericano, i coloni portoghesi iniziarono ad esportare gli anacardi già nel 1550. Tra il 1560 e il 1565 introdussero la pianta a Goa e da lì si diffuse in tutta l’Asia sudorientale e poi in Africa. Il risultato di questa ampia diffusione è che attualmente (dati del 2019) il natio Brasile nella classifica dei produttori di anacardi figura solo al decimo posto, le prime 9 posizioni sono equamente spartite tra paesi asiatici e africani, con la Costa d’Avorio a guidare la classifica.

Anacardi Tostati nella dieta

Come abbiamo visto gli anacardi sono pieni di grassi buoni, nella dieta tradizionale mediterranea questo compito di fornire grassi buoni viene svolto dall’olio di extra vergine oliva e dunque si rischierebbe di esagerare ma se contenete l’uso di olio all’interno di una dieta equilibrata potreste usarli anche per quello scopo, Altrimenti vale il discorso fatto per altra frutta secca, possono essere uno spuntino energetico e spezza fame, particolarmente salutare e adatta per chi fa sport anche grazie al contenuto di sali minerali. 

Pianta e frutto

L’Anacardium occidentale della famiglia delle Anacardiacee è un albero tropicale sempre verde. Si tratta di un albero imponente per larghezza più che per altezza, l’altezza può arrivare comunque a 14 metri, con un tronco irregolare di forma e massiccio e una chioma molto larga. Quello che forse non sapete è che se noi in Europa siamo abituati a mangiare i semi tostati in realtà l’albero viene coltivato sia per il seme commestibile che per il frutto e il nome occidentale è dovuto proprio alla forma del frutto che può vagamente ricordare quella di un cuore, il seme si trova sulla sommità del frutto. 

Anacardi tostati con sale in cucina

Gli anacardi naturalmente possono essere mangiati da soli ma in cucina sono abbastanza utilizzati in ricette tradizionali in giro per l mondo, specie asiatiche, come nel pollo con anacardi, ma noi abbiamo scelto una versione vegetariana dei samosa. Cosa sono i samosa? Dei gustosi fagottini ripieni che sono uno street food popolarissimo specialmente nel subcontinente indiano. La ricetta del ripieno varia da luogo a luogo e addirittura potremmo dire che ogni famiglia ha la sua.

Samosa (versione vegetariana)

Ingredienti per l'impasto (quantità per 8 SAMOSA)

• Farina 00 250 gr
• Acqua 100 ml
• Olio di semi 50 ml
• Sale fino 1 pizzico
• Per il ripieno
• Patate 370 gr
• Pisellini 107 gr
• Anacardi 35 gr
• Zenzero fresco 27 gr
• Cipolle ½
• Aglio 2 spicchi
• Peperoncino fresco ½
• Cumino ¼ cucchiaino
• Curcuma in polvere ¼ cucchiaino
• Peperoncino in polvere 1 pizzico
• Olio extravergine d'oliva 10 gr
• Sale fino q.b.
• Per friggere
• Olio di semi 1 lt

Preparazione

1) Lavare e sbucciare le patate e metterle a lessare in una pentola di acqua bollente per 35 minuti

Preparazione impasto dei samosa

2)  Unire la farina, il sale e l’olio di semi in una pentola capiente e cominciare ad amalgamare gli ingredienti con la punta delle dita. 

3) Aggiungere l’acqua poco per volta continuando a impastare con le mani fino a che non si otterrà una pallina di impasto piuttosto liscio ed elastico. 

Coprire la ciotola con un canovaccio e passare alla preparazione degli ingredienti per il ripieno

4) Tagliare il peperoncino fresco a metà per il lungo, rimuovere i semi con la lama di un coltello e tagliarlo a pezzettini;

5) Sbucciare la cipolla e tagliarla a falde sottili

6) Tritare grossolanamente gli anacardi con un coltello 11. 

7) Terminata la cottura scolare le patate.

Preparazione del ripieno

8) Scaldare l’olio d’oliva in una casseruola e aggiungere l’aglio schiacciato, lo zenzero grattugiato e il peperoncino fresco 

9) Fare rosolare a fuoco medio per un paio di minuti, mescolando spesso.

10) Unire la cipolla al soffritto, insieme al peperoncino in polvere e alla curcuma e lasciateli rosolare per qualche minuto, mescolando spesso.

11) Aggiungere le patate lessate intere e schiacciarle grossolanamente con il mestolo. 

12) Dopo 6-7 minuti unire i piselli 21 e lasciarli cuocere per circa 3 minuti

13) Spegnere il fuoco e aggiungere gli anacardi tritati e il cumino  

14) Mescolare bene e aggiustare di sale. 

15) Quando il ripieno è pronto, riprendere la pallina di impasto e dividetela in 4 parti uguali

16) Attendere ognuna di esse con il mattarello fino a formare un cerchio del diametro di circa 20 cm 24.

17) Tagliare il cerchio a metà, prendere uno dei 2 semicerchi ottenuti e posizionarlo con il lato diritto verso l’alto. 

18) Spennellare il lato superiore sinistro con dell’acqua, poi piegarlo e portarlo verso il centro del semicerchio.

19) Spennellare con l’acqua il bordo dell’impasto che ora si trova sulla metà del semicerchio, poi portare verso il centro anche l’estremità destra, facendo combaciare i due lati e premendo delicatamente per incollarli.

20)  In questo modo si sarà ottenuto un cono: sollevarlo con delicatezza e sistemarlo nell’incavo della mano

21)  Riempirlo con il ripieno fino a un paio di cm dal bordo. 

22) Premere i bordi con le dita per sigillare l’apertura, poi ripiegare il bordo su se stesso e premere ancora una volta per sigillarlo ulteriormente.

23) Quando tutti i samosa saranno assemblati, riscaldare l’olio di semi in un pentolino fino a raggiungere la temperatura di 170°, poi friggere un pezzo per volta (o al massimo 2, per evitare che la temperatura dell’olio si abbassi) per circa 3 minuti girandolo su entrambi i lati. 

24) Quando il samosa avrà assunto una bella colorazione dorata, scolatelo con una schiumarola e trasferitelo su della carta assorbente per assorbire l’olio in eccesso.