Chi ama il gusto piccante, non potrà fare a meno di assaggiare questa crema, creata con il peperoncino tra i più piccanti del mondo secondo il Guinness World Record. Appare densa, intensa nel sapore dolce ma dotato di grinta, decisamente pungente al palato – una “vampa” che persiste a lungo in gola. Dietro il calore, il gusto diventa fruttato con note di cioccolato e cannella che si possono percepire anche nella crema.
Peperoncino Carolina reaper: proprietà e benefici
Questa miscela è creata con i peperoncini definiti tra i più piccanti in assoluto, i Carolina Reaper. Nel novembre 2013 questo frutto si è guadagnato il titolo mondiale di piccantezza, e da allora si è sparsa la sua fama pungente e unica. Già nel 2010 il Carolina reaper era arrivato nei laboratori di Winthrop University dove è stato analizzato: ufficialmente il suo grado di piccantezza va da 1.400.000 a 2.200.000 unità di calore SHU (Scoville Heat Units - Scala Scoville).
Con una media di 1.569.000 SHU ha superato il detentore del record Trinidad Moruga Scorpion (media di 1.400.000 sulla scala Scoville). Il Carolina Reaper è molto più piccante anche del noto peperoncino Ghost Chilli (Naga Jolokia o Bhut Jolokia).
Per “domare” il suo calore, in termini culinari l'uso principale è come componente di salse piccanti, da usare in quantità estremamente ridotte. La piccantezza esagerata del peperoncino viene mescolata con altri alimenti, come nel caso dell'olio e dell'acido citrico della crema al Carolina Reaper. Questa miscela di sapori dona ai piatti non solo un calore estremo in cucina ma anche alcune sostanze nutrizionali tipiche del peperoncino e dell'olio d'oliva.
L'apporto del peperoncino dona nutrienti come vitamine, grassi, proteine, zuccheri e carboidrati. In particolare, la capsaicina che innesca il sapore piccante al peperoncino, è un composto presente in quantità molto elevata in questa varietà. Oltre alla sensazione bruciore, la capsaicina possiede proprietà utili per la digestione e di stimolo per il metabolismo. Inoltre avvantaggia la circolazione sanguigna: stimola la vasodilatazione a livello periferico, aiutando la regolare la funzionalità cardiovascolare e la pressione arteriosa.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Attenzione all'uso del peperoncino Carolina Reaper, dato che la sua intensità può provocare bruciore al palato e al cavo orale, irritazione alle pareti gastrointestinali. La crema deve essere usata con estrema cautela, evitando il contatto con la pelle e gli occhi per non creare irritazioni alle mucose. È consigliata cautela nell'assunzione in caso di problematiche all’apparato digerente, specialmente in presenza di ulcere gastriche, reflusso gastroesofageo e colon irritabile. Inoltre, è bene moderare le quantità in gravidanza e allattamento. Prima di inserirlo nelle ricette, fate partecipi i commensali di questa scelta. Questo peperoncino statunitense è più di quanto mediamente si possa sopportare a livello di piccantezza.
Uso della crema di peperoncino Carolina reaper in cucina
Il peperoncino più piccante in assoluto, quasi puro al 99%, viene mescolato con acido citrico e olio extra vergine di oliva, per creare un condimento “esplosivo” in cucina. La miscela con l'olio d'oliva e l'aceto attenua i picchi esagerati di piccantezza, e dona una colorazione intensa alle ricette. Il sapore sotto il calore è fruttato, con note dolci. Chiaramente, basta pochissima crema per cambiare totalmente il tuo piatto, sia che si tratti di carne sia di piatti vegetariani o vegani. In molte ricette è presente un quarto di cucchiaino di crema al Carolina reaper. Un tocco infuocato è perfetto sulle carni grigliate di pollo e manzo. Si può spennellare un po' di crema al peperoncino sulla bistecca prima di metterla sul barbecue, si può inserire qualche goccia in una marinata o usare il Carolina Reaper per portare ad un livello di piccantezza completamente nuovo i piatti di carne arrosto, chili e stufati. Ottima nota pungente anche sulle verdure, nel curry indiano, nei soffritti e in qualsiasi ricetta messicana come tacos o fajita. La sapidità del Carolina Reaper aggiunge un tocco speciale alle uova, come condimento per le zuppe e i piatti a base di legumi. Si può spalmare un sottilissimo velo di crema sul pane – ne basta una quantità davvero minima per insaporire grandi quantità di alimenti. Un pizzico dona un gusto “audace” nel sugo al pomodoro, in altre salse e salsine piccanti. Dona un aroma dolce e un calore intenso che sarà utile nelle salse per insaporire piatti come pasta, ali di pollo, noodle asiatici.
Origini e Storia della coltivazione
I peperoncini Carolina Reaper sono botanicamente classificati come Capsicum chinense, che appartengono alla famiglia delle Solanacee. Questa varietà super piccante è stata sviluppata in anni recenti come una pianta ibrida, da una varietà di habanero dolce rosso e un peperoncino Naga Viper pakistana (un tempo il più piccante). Ne è nato un peperoncino dal sapore molto dolce ma estremamente piccante. È stata la società PuckerButt Pepper Company, nella Carolina del Sud, a creare il Reaper come una varietà così particolare (fu inizialmente chiamato HP22B). A seconda del terreno e del clima in cui vengono coltivati, i peperoncini Carolina Reaper possono variare nell'aspetto – anche se comunemente presentano una forma oblunga con una caratteristica punta all'estremità del gambo, detta “coda di scorpione”. Mediamente presentano un diametro di 2-5 centimetri e una lunghezza di 5-7 centimetri. I baccelli sono piccoli, profondamente rugosi e attorcigliati in forme nodose. La buccia cambia colore maturando, da verde a rosso vivo con un aspetto lucido. Sotto la superficie, la polpa del peperoncino è croccante e acquosa e contiene alcuni semi rotondi e piatti di color crema. I peperoncini Carolina Reaper sono disponibili da metà estate all'autunno, vengono raccolti per la creazione di salse e condimenti, ma di solito non venduti sfusi sul mercato.