Il finocchio oltre ad essere un ortaggio comune in tavola, è noto come erba officinale per le sue doti benefiche. I semi della pianta del finocchio, in particolare, mostrano un sapore delicato, simile alla liquirizia e all'anice, reso intenso dai tanti oli essenziali contenuti.

La ricchezza di sostanze nutritive e antiossidanti nei semi di finocchio agisce sulla funzione digestiva, regolando il transito e la motilità gastrointestinale. Per questo spesso un infuso di semi di finocchio è considerato un toccasana dopo i pasti - stimola la secrezione gastrica attraverso l’azione dei suoi principi aromatici. Un'infusione o decotto di semi del finocchio contrasta i processi fermentativi che avvengono nell’intestino crasso, contribuendo all’eliminazione dei gas e dell’aria che si accumula nello stomaco e nell’intestino.

Per questo tradizionalmente è usato per lenire i dolori causati dalle coliche gassose nei neonati. Il contenuto di fitoestrogeni rende il finocchio un equilibrante naturale dei livelli degli ormoni femminili, adatto per ridurre i disturbi che precedono il ciclo mestruale e alleviare i sintomi della menopausa. Gli antiossidanti e i composti vegetali dei semi sono numerosi, e spiccano diverse sostanze utili per la depurazione e il benessere dell'organismo come anetolo, estragolo, limonene e quercetina. Inoltre, il finocchio possiede effetti diuretici, favorendo la diuresi e, di conseguenza, l’eliminazione dei liquidi corporei in eccesso e delle tossine. Anche il fegato trae giovamento da questa attività di depurazione. Il seme di finocchio è ricco di minerali come potassio, fosforo, calcio e manganese - utili per il metabolismo, la muscolatura e per il benessere del nostro organismo. A livello dietetico questi semi aiutano a regolare l’appetito, e un infuso di finocchio prima dei pasti può calmare il senso di fame, oltre a favorire la corretta digestione.

Uso dei semi di finocchio in cucina

Questi piccoli semi aromatici, con un colore che varia dal verde al giallo-marrone, rappresentano la spezia di finocchio in cucina. Vengono utilizzati per aromatizzare cibi dolci e salati, infusi nelle bevande alcoliche, succhi di frutta, marinate e tisane. I semi di finocchio aggiungono profondità e sapore alle ricette, con un odore e sapore caratteristici, simili a quelli della liquirizia o dell'anice. Creano sfumature di gusto calde, terrose e leggermente dolciastre. Possono essere utilizzati interi oppure tostati e macinati. Per sprigionare il massimo sapore e il profilo aromatico erbaceo, è utile tostare i semi di finocchio in una padella asciutta, a fuoco medio, prima di aggiungerli al piatto. In alternativa, possono essere aggiunti interi o macinati finemente al momento. Carne e pesce: conferiscono sapore alle specialità di maiale, vitello, manzo e pollo; ottimi nei salumi e nella porchetta. Si adattano bene a piatti di pesce bianco, salmone, tonno. Creano un abbinamento particolare con crostacei e stufati. Prodotti da forno: i semi aromatizzano il pane, in particolare sono usati per quello di segale nel Nord Europa; possono essere inseriti interi o macinati in grissini, focacce, cracker, etc. Ricette salate: si abbinano particolarmente bene con sughi a base di pomodoro, verdure arrosto come zucchine e melanzane, nei piatti a base di patate, con formaggi come pecorino e ricotta. Spezie: in India e in Cina, i semi di finocchio sono presenti spesso nelle miscele di spezie come i curry, dopo essere stati tostati e macinati. Si adattano bene all'anice e ai semi di aneto, in combinazione anche con cumino, coriandolo e curcuma. Salse: i semi possono diventare un ingrediente aromatico per sughi e salse, creme gourmet, intingoli e condimenti per insalate o verdure. Dessert: si possono aggiungere semi di finocchio al sorbetto o gelato, come agente rinfrescante, e in accostamento con dolci di miele, limone, arancia, mela, pera. Infusione: i semi di finocchio creano tisane salutari, sia con la sola infusione dei semi, sia unendoli ad altri ingredienti. Solitamente si prepara un infuso con circa 2 grammi di semi di finocchio per ogni tazza (250 ml), da tenere per circa 7-10 minuti. Decotto: si mette in acqua 1 cucchiaino di semi di finocchio a freddo, fino al bollore e facendo bollire per circa 5 minuti; filtrare e poi sorseggiare. Puoi usare i semi di finocchio per creare una miscela rinfrescante per la bocca e l'alito, da usare dopo i pasti - tostando a secco 2 cucchiai con 1 cucchiaino di semi di sesamo.

Fettine fantasia

Ingredienti: 4 fettine di vitello - 4 di fiori di zucca - 80 g di fontina - 20 g di burro - farina – sale - pepe - vino bianco. Per il contorno: 200 g di fagiolini lavati e spuntati - 1 spicchio di aglio - 1 cucchiaio di semi di finocchio - sale - olio. Preparazione Cuoci al vapore i fagiolini, già puliti, per 10 minuti. Metti in una padella l'olio e i semi di finocchio, aggiungi uno spicchio d'aglio e fallo imbiondire. Aggiungi i fagiolini, salta tutto in padella per un paio di minuti. Una volta pronti, metti i fagiolini da parte e passa alla carne. Pulisci i fiori di zucca, rimuovendo i pistilli. Prendi le fettine di vitello e battile con il batticarne per renderle sottili e uniformi. Apri i fiori e disponili sulla carne: uno su ogni fettina di carne. Aggiungi la fontina a fettine, e crea degli involtini. Passa la carne in un piatto con la farina, il sale e il pepe. Ferma gli involtini con degli stuzzicadenti, creando degli spiedini, e mettili da parte. Fai sciogliere il burro in padella e iniziate la cottura, smuovendo gli involtini spesso per non farli attaccare e cuocerli in modo uniforme. Quando la carne sarà rosolata, sfuma con il vino bianco. Una volta cotta la carne, elimina gli stuzzicadenti e servi le fettine fantasia ben calde con il contorno di fagiolini già pronto.

Origine e coltivazione

Il finocchio deriva dalla Foeniculum vulgare, una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). I semi si ottengono dalla pianta durante la stagione di inizio autunno, quando raggiunge la fine del ciclo di fioritura e i capolini gialli che germogliano diventano marroni. I semi vengono raccolti e lasciati essiccare. La pianta era nota dall'antichità per le sue doti aromatiche, coltivata negli orti fin dal 1500 a.C. circa. Nell'antica Roma Plinio il Vecchio consigliava il finocchio per curare la vista e mantenersi giovani, gli attribuiva molte virtù terapeutiche, afrodisiache e utili per la fertilità maschile. I medici greci Dioscoride e Galeno consigliavano alle puerpere di mangiare il finocchio per favorire la produzione di latte, e anche ricerche moderne hanno indagato le sue doti naturali per stimolare l’allattamento. Durante il Medioevo, Carlo Magno introduceva il finocchio negli orti imperiali, per le sue qualità considerate all'epoca taumaturgiche (prodigiose). In quest'epoca i semi del finocchio si usavano per aromatizzare il maiale o conservare salumi come la finocchiona. Inoltre, i semi venivano usati come condimento e per ridurre l’appetito durante i digiuni imposti dalla Chiesa, come la quaresima. In Inghilterra i fedeli portavano fazzoletti con semi di finocchio da sgranocchiare per calmare la fame. Nell'associazione con il vino, ottima, nacque anche l'espressione "lasciarsi infinocchiare"; deriva dall'abitudine dei vinificatori di nascondere la bassa qualità del prodotto nelle botti, offrendo spicchi di finocchio. Le sue sostanze aromatiche modificano leggermente la percezione dei sapori, rendendo saporito l'assaggio di un vino scadente.

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Scheda tecnica

Provenienza
Egitto
Tipologia
Spezie intere
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