Quando si tratta di cucinare, le spezie giocano un ruolo fondamentale nell'esaltare i sapori dei nostri piatti. Cucinare con il cardamomo nero può dare un tocco di piccantezza alle ricette, e una spinta benefica all'organismo. Per questo, è usato fin dall'antichità in India e nelle cucine asiatiche.
Deriva dai baccelli ovali della pianta del cardamomo nero, che contengono piccoli semini neri: sono questi che racchiudono il potenziale aromatico di questa spezia. Essiccati, spesso su fiamma vivace, i semi di cardamomo nero diventano fonte di un sapore pungente tostato e saporito, con note che evocano la canfora. Sfumature che lo rendono delicato rispetto al pepe, e diverso dal sapore leggermente dolce e agrumato del cardamomo verde, con cui non va confuso.
Cardamomo nero: proprietà e benefici
Oltre le sue doti aromatizzanti, i semi di cardamomo nero sono usati storicamente per le loro proprietà utili a favorire la digestione. Il cardamomo storicamente è stato spesso adoperato per alleviare il malessere dello stomaco durante l'assimilazione del cibo, anche mescolato ad altre spezie per lenire sensazioni di nausea e gonfiore.
Questa proprietà del cardamomo per quanto riguarda il tratto gastrointestinale, sono dovute a dei principi attivi che migliorano l'assorbimento dei nutrienti dagli alimenti.
Contenute nell'olio essenziale presente all'interno dei semi, queste sostanze hanno la capacità di stimolare il rilascio di succhi gastrici utili a bilanciare gli acidi gastrici – e la conseguente acidità. Agendo sulle ghiandole gastriche e intestinali, la spezia aiuta a lenire gli stati di irritazione, il bruciore di stomaco e il malessere gastrointestinale dopo una digestione difficile. Le proprietà digestive del cardamomo sono utili anche contro la stitichezza e per stimolare l'appetito. Inoltre, la virtù carminativa del cardamomo nero può dare sollievo nel caso si formino gas addominali e flatulenza.
L'infusione di semi di cardamomo in acqua calda, è utile per la digestione e per evitare il gonfiore addominale, ma anche per alleviare le irritazioni in caso di raffreddore e tosse. Il cardamomo nero è usato anche per migliorare l'alito e lenire le irritazioni del cavo orale. Il suo gusto leggermente agrumato e fresco lo rende più piacevole di altre spezie, e viene usato anche in aromaterapia come odore tonificante.
Tra le sue doti utili al benessere c'è anche l'effetto diuretico naturale, favorendo l'espulsione di liquidi in eccesso nel corpo, che può contribuire a regolare la pressione sanguigna.
La spezia è ricca di composti antiossidanti, sostanze che possono aiutare a proteggere le cellule dai danni dell'ossidazione e contrastare il processo di invecchiamento. Per questo storicamente l'infusione di cardamomo nero era considerata anche un toccasana per il benessere della pelle, grazie alla presenza di vitamina C e minerali come magnesio e potassio.
Si può consumare il cardamomo come una tisana utile per fornire nutrienti all'epidermide ma anche applicato direttamente sulla pelle per pulirla in profondità e depurarla. Si possono creare delle maschere di bellezza con il cardamomo nero macinato e miele, per trattare la pelle irritata.
A livello nutrizionale, i baccelli del cardamomo contengono oli volatili, acidi fenolici, lipidi e terpeni negli oli essenziali. Composti antiossidanti come cineolo, limonene, pinene, che presentano potenziali effetti benefici sul nostro organismo.
Uso dei semi di cardamomo nero in cucina: abbinamenti
Sono tanti i modi per utilizzare il cardamomo nero nella dieta. Puoi cucinare con i semi interi del baccello, oppure macinare i semi per ottenere una nota piccante e aromatica nei piatti. Si può usare un mortaio oppure un macinacaffè per frantumarli e diffonderne il profumo. Grazie al processo di essiccazione il cardamomo risulta piuttosto affumicato e pungente, quindi va dosato con cautela: non ne serve molto per dare sapore a un piatto, e dovrebbe essere usata con moderazione, a causa della sua potenza che può sovrastare altri gusti.
Ricette salate: l'uso tradizionale orientale dei semi è noto all'interno di zuppe, brodi, minestre e stufati indiani. L'aggiunta di cardamomo nero risulta ottima anche mescolando i semi con lenticchie, riso o pasta per rendere più interessanti i primi piatti.
Il modo più comune di usare il cardamomo è nella cottura, oppure nelle ricette al forno di verdure e carne arrostita; sul pesce in minime dosi per una speziatura che ravviva sapori neutri. Per evitare la formazione di gas intestinali, si possono inserire 3-4 semi nella cottura di verdure come cavoli, broccoli o legumi. Non si altera il sapore degli alimenti. Il cardamomo nero è usato per creare i rub speziati per la marinatura della carne e le salse barbecue, dato il suo sapore pungente. Può insaporire formaggi e salse per i contorni - il cardamomo nero è ottimo con alimenti che ne accentuano l'acidità, come il succo di lime.
Dolci: in piccole quantità i semi di cardamomo possono essere aggiunti al pane, ai biscotti allo zenzero e ad altri prodotti da forno in piccole quantità, per dare un tocco stuzzicante. è una spezia sorprendentemente versatile sul salato ma non si adatta sempre alle pietanze dolci, per le quali è da preferire il cardamomo verde.
Infuso di cardamomo nero: l'assunzione dei semi di cardamomo nero è benefica circa mezz'ora dopo i pasti, e si può ottenere inserendo qualche seme (1-1,5 grammi al giorno) per ogni tazza di acqua bollente (circa 100 °C).
Miscele: piacevole la combinazione di questa spezia con altre in grado di contrastare la sua nota affumicata nell'aroma. È uno degli ingrediente del curry e del garam masala, tipici condimenti di spezie indiani.
Riso pilau basmati con aneto e cardamomo
Ingredienti: riso basmati 450 g - 3 cucchiai di olio di oliva - 1 bastoncino di cannella - 15 semi di cardamomo - 2 foglie di alloro - 80 g di cipolle tagliate sottili ad anelli – 25 g di aneto tritato finemente - 650 ml di brodo di pollo
Preparazione
Sciacqua il riso più volte, scolalo bene e mettilo in una ciotola. Coprilo abbondantemente con acqua fresca e lasciarlo per 30 minuti in ammollo, quindi scola di nuovo bene.
Scalda l'olio in una padella a fuoco medio. Quando l'olio è caldo, aggiungi la stecca di cannella, i semi di cardamomo e le foglie di alloro e soffriggi per 5-10 secondi, mescolando bene. Aggiungi le cipolle e falle soffriggere per 4-5 minuti, mescolando regolarmente finché non prendono colore.
Aggiungi il riso basmati scolato e l'aneto tritato, quindi continua a mescolare bene. Riduci leggermente la fiamma e cuoci il riso per 2-3 minuti, mescolando fino a quando il riso è immerso nell'olio e inizia a cuocere.
Aggiungi il brodo e porta ad ebollizione, aggiungendo un cucchiaino di sale se necessario all'assaggio. Coprire con un coperchio, riduci la fiamma al minimo e cuoci il riso per 20-25 minuti (o finché non sarà tenero, dipende dal tipo di riso usato).
Origini e Storia della coltivazione
I semi derivano dai baccelli della pianta del cardamomo nero Amomum subulatum, una delle tante specie della famiglia Zingiberaceae – la stessa dello zenzero. È una pianta erbacea perenne, i cui baccelli possono essere utilizzati come aromatizzanti nella loro forma intera, oppure possono essere aperti, rimuovendo i semi interni. I semi possono essere usati interi ma spesso vengono macinati per ottenere la forma in polvere del cardamomo. In base al metodo di essiccazione il cardamomo nero può assumere un sapore più o meno affumicato, intenso se si usano i metodi tradizionali di essiccazione su fiamme libere. In India questa spezia è diffusa da secoli, chiamata kali elaichi o badi elaichi, ed è nota anche come cardamomo del Nepal o cardamomo marrone. La varietà di cardamomo nero Amomum subulatum, con baccelli piccoli e rugosi, si trova più comunemente nella cucina indiana, nepalese e pakistana. Un'altra specie, Amomum tsao-ko, produce baccelli più grandi e lisci, diffusi nella cucina cinese e asiatica. Originario proprio del territorio indiano (himalayano), il cardamomo nero è stato utilizzato storicamente nella medicina ayurvedica e unani per trattare alcuni disturbi gastrointestinali, nausea, stitichezza o come lassativo. È tradizionalmente associato anche al benessere del fegato e del tratto genitourinario. In epoca classica per Romani e Greci era usato nei profumi e per profumare l’alito, mentre nella cultura araba il cardamomo nero era considerato un afrodisiaco – l'erotica bevanda si otteneva lasciando macerare i semi in acqua bollente. La pianta del cardamomo nero oggi viene coltivata anche in altre parti del continente asiatico, in particolare Sri Lanka, Nepal, Indocina, Cina; oltre a stati lontani come Tanzania e Guatemala, Si trova disponibile in tutto il mondo e viene utilizzato in ricette di cucina, ma anche per continuare l'uso erboristico già attestato di semi, oli ed estratti di cardamomo.