L’aneto, una delle spezie più usate nella cucina orientale, ha una storia anche relativamente alle sue proprietà benefiche note fin dall’antichità. I suoi principi attivi rendono utili le sue punte (sommità) come rimedio naturale per il nostro benessere.
L'aneto è una ricca fonte di antiossidanti (flavonoidi, fenoli, saponine, terpeni) e di composti che aiutano la funzione digestiva e la regolare motilità dell'apparato gastrointestinale.
Favorisce l'eliminazione dei gas da stomaco e intestino, agevolando le condizioni che contrastano il mal di stomaco. L'infusione delle punte di aneto è stata usata storicamente per calmare i fastidi addominali legati al ciclo mestruale, e come depurativo naturale del sistema digerente. Possiede proprietà utili al drenaggio dei liquidi corporei, doti detox che aiutano ad evitare la ritenzione idrica. Favorendo l'eliminazione delle scorie e l'accumulo dei liquidi in eccesso, può essere utile nel contrastare la comparsa della cellulite.
In più, come altre spezie, l'aneto rappresenta un rimedio naturale contro l'alitosi e la tisana può essere usata anche per i gargarismi benefici per la gola e il cavo orale. Dal punto di vista estetico, viene usato il decotto di aneto per impacchi rinforzanti delle unghie delle mani e dei piedi; praticando periodicamente maniluvi e pediluvi con acqua calda mescolata al decotto. Dal punto di vista nutrizionale, l'aneto rappresenta una buona fonte di nutrienti essenziali tra cui vitamine e minerali essenziali, tra cui magnesio e manganese. Per una tisana all'aneto, si può adoperare un cucchiaio di punte da lasciare in infusione per circa 8-10 minuti, in acqua bollente.
L'aneto è una spezia sicura per il consumo in cucina. Solo in alcuni rari casi può provocare reazioni allergiche; in tal caso è bene rivolgersi al proprio medico e sospendere l'assunzione dell'aneto.
Uso delle punte di aneto in cucina
Le foglie di aneto hanno un sapore dolce ed erbaceo, con un leggero gusto speziato che ricorda l'anice e il cumino; alcune note sono leggermente pungenti e mentolate. L'aroma dolce e floreale evoca il finocchio. Per queste sue proprietà, le punte di aneto vengono usate in modo versatile in cucina, ottime sui piatti di pesce come salmone, gamberi o tonno. Rendono vivace l'insalata di patate o cetrioli, e sono un ingrediente stuzzicante nella salsa greca tzatziki – o in altre salse a base di yogurt. Le punte dall'aroma intenso sono storicamente usate nell'infuso di sottaceti, per la preparazione della senape all'aneto, e come ingrediente nelle miscele di spezie.
Le punte possono rifinire minestre, zuppe, stufati – piatti in cui le punte essiccate donano un particolare gusto. Si usa anche sulle patate e verdure arrostite, nei piatti a base di agnello e pollo, oppure sulle uova. Il processo di essiccazione dell'aneto concentra il sapore, e per questo il profilo aromatico si fa intenso: bastano poche punte per esaltare i piatti con la sua presenza. Si aggiunge di solito durante il processo di cottura, poiché richiede tempo per rilasciare i suoi aromi ma non deve essere riscaldato eccessivamente a temperature elevate.
Origini e Storia della coltivazione
Originario dell’Asia, l'aneto è stato impiegato fin dall'antichità per fini culinari e medicinali. La pianta, l'Anethum graveolens, fa parte della famiglia Apiaceae e si diffuse presto in tutte le cucine asiatiche ed Europee.
Mostra steli sottili, foglie morbide e semi ovali piatti e marroni, utilizzati anch'essi in cucina e in erboristeria. Le punte di aneto sono la parte aromatica e gustosa adoperata nella maggior parte delle ricette. La storia del suo utilizzo risale già millenni fa, quando veniva usato dai medici egiziani 5000 anni fa. Il suo uso era comune come rimedio ayurvedico in India, per disturbi addominali, nelle coliche e per favorire la digestione.
Nel periodo Romano si pensava che l'aneto avesse la proprietà di accrescere la forza fisica. Non sorprende, perciò, che per i gladiatori fosse uno dei principali condimenti da aggiungere abbondantemente ad ogni vivanda. Il cuoco Apicio collocava questa erba in molte ricette, tra le quali il pollo all’aneto.
Ancora oggi l'aneto è molto utilizzato sia nelle cucine del Mediterraneo, del Vicino e Medio Oriente e nel Nord Europa. In particolare, in Grecia le sommità o punte di aneto insaporiscono le salse, le marinate di pesce, formaggi come la feta, legumi, olio e aceto. Le foglioline verdi ed esili dell’aneto sono molto diffuse nella cucina dell'Europa centro-settentrionale: in Germania e Ungheria utilizzano le punte di aneto insieme ad altri aromi, per preparare sottaceti agrodolci e senape. In Scandinavia l'aneto è comune per insaporire uova, salmone, patate e zuppe. È stato usato dagli scandinavi anche per trattare i disturbi digestivi.
Nella coltivazione, è importante la raccolta delle punte dell'aneto giovani già a maggio e fino a settembre. Le singole punte vengono tagliate in pezzi di circa 15 centimetri e poi sottoposte all'essiccazione per mantenerle nel tempo.
Cetriolini sottaceto all'aneto
Ingredienti: 1 kg di cetriolini - 50 g di sale marino - 2 punte di aneto - 2 cucchiaini di semi di aneto - 2 cucchiaini di semi di senape - 2 spicchi d'aglio sbucciati - 600 ml di aceto di vino bianco - 100 g di zucchero – barattoli sterilizzati
Preparazione Lava i cetriolini, tagliali eliminando le estremità, e riducendoli a fette o rondelle. Disponi in un piatto fondo, cospargi di sale e mescola per distribuirlo meglio. Ricopri la superficie con carta da forno e metti sopra un piatto. Lasciare in un luogo fresco per 12 ore. Versa in uno scolapasta e sciacqua i cetriolini sotto l'acqua fredda. Scola bene l'acqua in eccesso e lascia asciugare per 5-10 minuti. Metti una punta di aneto in ogni barattolo sterilizzato. Aggiungi un cucchiaino con semi di aneto e semi di senape, e uno spicchio d'aglio in ogni barattolo. Prendi una pentola capiente e metti l'aceto, 200 ml di acqua e lo zucchero. Scalda a fiamma dolce, mescolando finché lo zucchero non si sarà sciolto. Aggiungi i cetriolini e cuoci a fuoco lento per 5–6 minuti, attendi che diventino verde opaco. Togli dal fuoco e metti i cetriolini nei vasetti preparati. Ritorna al liquido rimanente sul fuoco e porta ad ebollizione. Versa il liquido di governo bollente nei vasetti, facendo attenzione che copra completamente il contenuto. Avvita bene il coperchio e capovolgi i barattoli per tenendoli così 15 minuti circa, per garantire che i coperchi siano sottovuoto. Capovolgili di nuovo e lascia raffreddare.
In alternativa, prepara i barattoli e i coperchi per il sottovuoto tramite bollitura. Avvolgi i vasetti con dei canovacci, per evitare che si tocchino tra loro, e mettili in una pentola alta. Ricopri i vasetti di acqua fredda fino sopra i tappi e fai bollire a fiamma media per circa 25 minuti. Spegni la fiamma e lascia i barattoli immersi nell'acqua a raffreddare. Quando l'acqua è fredda tira fuori i vasetti e verifica che si sia formato il sottovuoto, pigiando al centro dei tappi. Se fanno il rumore “clic” il sottovuoto non è riuscito – devi ripetere l'operazione. Dopo il sottovuoto posiziona i cetriolini sottaceto in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce, a riposare almeno un mese prima di consumarli.