Senape gialla macinata: proprietà, benefici:


Anche la senape fa parte delle piante che hanno proprietà benefiche e che si possono usare come rimedi naturali. Fra i primi a scoprire le benefiche proprietà della senape ci furono gli egizi che la ritenevano un buon digestivo. Nel medioevo se ne ebbe un largo consumo da parte della popolazione più povera, poiché la senape era una spezia accessibile.

Ha molte proprietà tra le quali, antiossidante, digestivo, stimola la circolazione sanguigna, lassativa, ideale per i problemi di stipsi, stimola la circolazione sanguigna, rubefacente ovvero allevia i dolori dovuti a reumatismi, nevralgie e dolori muscolari; Si accompagna divinamente con birra, carni fredde e bolliti, verdure come cavolfiori, crauti e cavoli. Ma anche con pesce, salsicce e sottaceti. Si realizzano anche salse piccanti, in abbinamento a tartine e panini di cane come hamburgher ed hot dog.

Origini e cenni di storia:

Granelli piccoli ma tenaci, ardenti e preziosi, capaci di dar vita a innumerevoli piantine le cui foglie e gambi nutrono da sempre le popolazioni orientali; di trasformarsi in salse lisce o granulose, piccanti o delicate; di far parlare di sé fin dalla più remota antichità, quando i nostri progenitori scoprirono che, masticando i semini chiari della senape, la carne risultava più gustosa e digeribile.   

 Ricorrevano alle sue proprietà digestive e condimentarie gli egizi, che le attribuivano preziose virtù; gli ebrei, secondo cui Abramo servì agli angeli lingua di vitello bollita e senape; i greci, che attribuivano la sua scoperta a Esculapio, padre della medicina; i romani, cui si deve la prima ricetta documentata della senape, nel De re rustica di Columella (I sec. d.C.). Anche il naturalista Plinio si occupò della senape nella Historia naturalis, concentrandosi però sugli usi terapeutici citati dagli scienziati dell’antichità classica, da Esculapio a Ippocrate e a Pitagora.

Proprio a quest’ultimo Plinio rimandava parlando della capacità della senape, tritata e mescolata con aceto, di curare avvelenamenti causati da morsi di serpenti e scorpioni o da funghi. Il naturalista offriva per ogni affezione una terapia. Che sia esso un mal di denti, o un mal di gola, lombaggini, dolori alle spalle o alle anche Sempre la senape veniva consigliata, date le proprietà revulsive dei semi. Quanto ad asmatici ed epilettici, la senape era ritenuta in grado di “ravviva[re] loro i sensi e la testa provocando starnuti” e di ridare l’appetito se mescolata con succo di cetriolo.

Nell’elenco di Plinio era compresa una serie lunga ed eterogenea di disturbi: dermatosi, tetano, alopecia, letargia, micosi, calcoli, lividi, contusioni, spossatezza femminile, affezioni dello stomaco, problemi digestivi. La moderna fitoterapia ha confermato in parte gli antichi usi medicinali.

Uso in cucina: carciofi fritti alla senape ingredienti : Carciofi 8 Uova medie 2 Farina 00 50 g Senape in polvere 1 cucchiaino Lievito istantaneo per preparazioni salate 1 cucchiaino Sale fino q.b. Per friggere Olio di semi di arachide q.b.

PREPARAZIONE: La prima cosa per preparare i carciofi fritti alla senape è mondare i carciofi: eliminate le foglie esterne più dure, e tagliate la parte superiore dei carciofi e il gambo tagliandolo appena sotto la base del carciofo (per vedere come clicca qui) mantenendo solo il cuore, per evitare che i carciofi si anneriscano durante la preparazione cospargeteli con la metà di un limone .

Quindi tagliate ogni carciofo in otto parti, e una volta terminata la pulizia immergeteli in acqua acidulata.
Dopo aver mondato i carciofi, passate alla preparazione della pastella: in una ciotola capiente mettete le uova, aggiungete la farina, il sale, e la senape, e con l’aiuto di uno sbattitore o mixer, realizzate una pastella aggiungendo durante la preparazione anche il cucchiaio di olio e il cucchiaino di lievito; se la pastella dovesse risultare troppo densa unitevi 1 o 2 cucchiai di acqua tiepida (viceversa, aggiungete poca farina).
Versate nella pastella i carciofi, scolati e asciugati, e lasciate che si impregnino bene per qualche minuto.

Nel frattempo scaldate l’olio di semi (o se preferite di oliva), nel quale tufferete uno per uno i vari spicchi di carciofo, facendo attenzione che non si attacchino uno con l’altro; rigirateli su se stessi qualche volta, al fine di dorarli su tutta la superficie.
A seconda della dimensione del carciofo, nel giro di 5/7 minuti saranno pronti, quindi toglieteli dall'olio e poneteli a scolare su della carta assorbente da cucina; serviteli ancora caldi, cospargendoli eventualmente con un pizzico di sale.

 

0073/50

Scheda tecnica

Provenienza
Ucraina
Tipologia
Spezie in polvere

Riferimenti Specifici

ean13
8056479083268
Aggiungi altri prodotti al tuo carrello

16 altri prodotti della stessa categoria: