Una spezia aromatica e versatile, ricavata dai fiori essiccati dell'albero Syzygium aromaticum – originario dell'Indonesia e non imparentato al garofano. Ormai celebri nella cucina mondiale, i chiodi di garofano donano una nota di calore dolce e speziato a molti piatti, e sono anche ricchi di antiossidanti utili al nostro benessere. Questa spezia si trova sia tramite i boccioli interi essiccati, che diventano di color marrone scuro; sia nella versione dei chiodi di garofano in polvere. La versione macinata permette la facilità d'uso per insaporire in cucina: possono essere aggiunti direttamente alle ricette senza bisogno di macinarli. Con un profilo aromatico più concentrato rispetto ai chiodi interi.

Chiodi di garofano in polvere: proprietà e benefici

I chiodi di garofano possiedono proprietà benefiche note fin dall’antichità. Si tratta di proprietà che li rendono utili per la cura della persona, della casa e del giardino. Assunti sotto forma di infuso, sono considerati un ottimo agente digestivo. Aiutano il lavoro dello stomaco, favorendo la regolare attività gastrointestinale; contrastando nausea e difficoltà digestive. Sono indicati per espellere il gas intestinale in eccesso, prevenendo fenomeni di flatulenza. A livello di antiossidanti, questi boccioli sono un'ottima fonte di betacarotene – l'elemento che contribuisce a dare il colore marrone intenso ai chiodi di garofano. I pigmenti dei caroteni sono antiossidanti e provitamine - dato che possono convertirsi in vitamina A, un nutriente importante per il nostro organismo. I chiodi di garofano aiutano anche il benessere di naso e gola con il loro effetto balsamico; storicamente venivano usati come rimedio naturale per purificare e lenire le irritazioni del cavo orale (contro alitosi, gengive irritate, afte). Per quanto riguarda l'assunzione, 1 grammo di chiodi di garofano al giorno potrebbe essere sufficiente per produrre benefici di gusto nelle ricette e benefici a livello erboristico. Un'altra proprietà dei chiodi di garofano è legata alle proprietà calmanti rispetto alle irritazioni. Bere un infuso con circa 3-4 fiori (pari a 1/4 di un cucchiaino di chiodi di garofano macinati), può aiutare ad alleviare il mal di testa. I chiodi di garofano contengono diversi composti benefici in tal senso, come l'eugenolo, sostanza responsabile dell'aroma, oltre a minerali come il manganese e il potassio. Per il giardino, insieme all'aglio i chiodi di garofano sono un rimedio naturale per allontanare i parassiti dal nostro orto. In più, i chiodi di garofano in acqua bollente emanano una fragranza deliziosa, che può facilitare una profumazione naturale in casa. Per la bellezza, si può mescolare la polvere di chiodi di garofano per creare maschere, scrub e per trattamenti di bellezza dei capelli. Il consumo di chiodi di garofano in polvere deve sempre seguire dosi moderate e non eccedere nelle quantità; è sconsigliato in caso di ulcere per l'uso interno o di dermatiti per l'uso esterno.

A quali usi si presta la polvere di chiodi di garofano in cucina?

I chiodi di garofano in polvere sono pratici per l'uso sia con altre miscele di spezie, sia nelle ricette per aggiungere profondità e sapore – sia a pietanza salate che dolci. Possono essere facilmente incorporati in molti piatti, apportando un sapore caldo e particolare, che incorpora note floreali e pungenti. Sono utili in molte applicazioni culinarie dove la consistenza degli alimenti deve essere uniforme, e non devono essere rimossi nei ripieni. Cucina internazionale: la polvere dei boccioli viene adoperata nella cucina indiana e internazionale per la preparazione dei curry, chutney, sulle carni stagionate, nella salsa Worcestershire e nei dessert inglesi, e nelle miscele di tè e fa parte delle 5 spezie cinesi. Dolci: nella nostra tradizione europea questa spezia è molto apprezzata nei prodotti da forno come biscotti, torte, pan di zenzero, dessert, creme, conserve di frutta e ripieni di pasticceria. Ricette salate: i chiodi di garofano macinati aggiungono gusto alla carne arrosto o negli stufati, per secondi in umido e al forno. Usati anche sul pesce e per insaporire verdure in umido o al forno. Donano un ottimo aroma a salumi e insaccati (crudi e cotti), elevando con un tocco intenso sughi, ragù, formaggi e marinature. Come condimento dei primi piatti viene usata questa spezia per un tocco orientale su piatti di riso, zuppe e piatti a base di legumi. Bevande: vengono usati i chiodi di garofano per aromatizzare vino (vin brulé), liquori e alcune bevande calde come latte, tè o infusioni. Miscele: possono essere adoperati nelle più famose come garam masala e curry indiani, baharat libanese, ras-el-hanout, cinque spezie e zhuatang cinese, Berberé. Crostata speziata con copertura di fragole
Ingredienti: 2 uova - 1 tuorlo - 350 g di Farina 00 - 160 g di Zucchero - 110 g di Burro freddo di frigorifero - 1 pizzico di Sale fino - 25 g di Miele - 3 g di Cannella in polvere - 1 pizzico di Noce moscata – 3 g di Zenzero in polvere - 1 pizzico di Chiodi di garofano macinati - 600 g di Confettura di fragole - pizzico di Bicarbonato Preparazione
Iniziate dalla preparazione della frolla per la crostata. In un mixer versate la farina, i chiodi di garofano in polvere, lo zenzero, la cannella in polvere e il bicarbonato. Poi unite anche lo zucchero e un pizzico di sale. Grattugiate nel mixer anche la noce moscata, poi versate il burro freddo di frigo a cubetti e il miele. A questo punto accendete il mixer con l'azione delle lame ad intermittenza per non surriscaldare troppo l’impasto.
Mixate fino a creare un composto sabbioso. Quindi rovesciatelo su una spianatoia e formate una fontana a cui unirete l'uovo intero e il tuorlo, già sbattuti. Amalgamate l’impasto con la forchetta, passando poi alle mani (velocemente per non scaldarlo troppo). Formate un panetto e copritelo con della pellicola trasparente. Lasciatelo riposare così in frigorifero per almeno 30 minuti. Trascorso questo tempo estraetelo dalla pellicola e stendetelo con un mattarello su un piano di lavoro leggermente infarinato: dovrete ottenere uno spessore di circa 1 centimetro.
Prendete ora una teglia rotonda forata da 23 cm (oppure una di eguali dimensioni, da imburrare e infarinare). Aiutandovi con il mattarello usato per arrotolare la frolla, sollevatela stendendola sulla tortiera. Con i polpastrelli fate aderire bene la frolla ai bordi e con un coltellino eliminate la parte che fuoriesce lateralmente dallo stampo. Ricompattate la pasta frolla in eccesso e tenetela da parte. Con le punte di una forchetta bucherellate il fondo della crostata e versate al suo interno la confettura di fragole. Livellatela aiutandovi con il dorso di un cucchiaio e stendetela su tutta la superficie dello stampo. Stendete la frolla avanzata e ricompattata col mattarello, fino ad ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro; con un tagliapasta ricavate delle striscioline di frolla. Disponete sopra alla confettura le striscioline, creando un motivo a losanghe. Spennellate con un altro uovo sbattuto la superficie delle losanghe. Infornate in forno statico preriscaldato a 180 °C per 60 minuti (per il forno ventilato basterà cuocerla a 160 °C per 50 minuti circa). Se dovesse scurirsi troppo, dopo 35 minuti circa (25 minuti se il forno è ventilato) coprite con un foglio di alluminio. Dopodiché sfornate la crostata speziata con confettura di fragole e lasciatela intiepidire prima di sformarla, affinché si compatti!

Origini e Storia della coltivazione

Questa spezia aromatica deriva dalla pianta Syzygium Aromaticum (sinonimo di Eugenia Caryophyllata), originaria dell'Indonesia (Isole Molucche) - predilige il clima umido e l’aria marina. Si tratta dei boccioli ancora chiusi della pianta, che una volta raccolti, dopo l’essiccazione assumono la forma di chiodo e una colorazione rosso bruna. In India erano parte di molte miscele di spezie, e ancora oggi sono usate nel garam masala. In Europa e Asia questi fiori si diffusero con il tempo, e nel Medioevo il chiodo di garofano divenne un ingrediente conosciuto in tavola. Furono chiamati chiodi di garofano, pur non avendo nulla a che fare con questa pianta, probabilmente perché la loro forma assumeva un profilo simile al bocciolo chiuso del garofano. Come spezia pregiate, proveniente da terre lontano era quindi costosa. Un mazzetto di questi piccoli fiori essiccati poteva valere mezzo bue o un montone. Erano merci come questa, assieme alla cannella, al pepe, alle noci moscate e altre in uso nelle corti rinascimentali, che fecero la fortuna di Venezia nei suoi commerci con l’Oriente. La spezia era usata anche per la medicina dell'epoca e gli Arabi furono i primi a scoprirne le proprietà farmacologiche e introdurli nel nostro territorio. Anche la Scuola salernitana consigliava di utilizzare chiodi di garofano come rimedio per molti disturbi. Mentre, nel XVI secolo, i medici preparavano infusi a base di latte e chiodi di garofano considerati dei potenti afrodisiaci che “aumentano” le forze di Venere. L’uso di questi fiori venne addirittura proibito negli ordini monastici. Si diffusero in modo più ampio nel Settecento, quando gli esploratori resero meno rara questa spezia, e sempre di più i chiodi di garofano vennero usati per la conservazione delle carni marinate, e per la cottura di stufati e carni in umido. L'albero dei chiodi di garofano oggi viene coltivato in tutto il mondo, nella fascia tropicale, dalle Antille a Zanzibar fino al Sud-Est Asiatico, Cina. La maggior produttrice mondiale è l'isola di Zanzibar nell'Oceano Indiano.

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Scheda tecnica

Provenienza
Madagascar
Tipologia
Spezie in polvere

Riferimenti Specifici

ean13
8056479082773
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