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Infuso zenzero vaniglia e cannella, descrizione e proprietà:

L'infuso zenzero vaniglia e cannella ti avvolge con un profumo di spezie e fruttato inconfondibile. Un aromatico e gustoso rimedio naturale molto utile in inverno, grazie alle sue proprietà lenitive per il muco e decongestionanti per le vie respiratorie. L'infusione è indicata come bevanda a fine pasto per favorire la digestione. Infuso zenzero vaniglia e cannella Riscalda il cuore e fa bene al corpo: è l'infusione speziata perfetta per la stagione fredda, quando le giornate si accorciano e abbiamo bisogno di tranquillità e sostegno per le nostre difese.
Questa miscela dona diverse spezie stimolanti e frutti adatti al clima, con note dolci e pungenti al tempo stesso, veramente intriganti. Un sapore raffinato che rende l'infuso una bevanda rinfrescante e confortante, evocando i ricordi profumati dell'autunno e del natale - tra cannella, vaniglia, chiodi di garofano, cardamomo. Le note di frutta con datteri, fichi e uva sostengono il gusto con dolcezza, fino al provocante zenzero. Oltre ad un aroma inconfondibile, questa miscela aiuta a sfidare il freddo anche per le sue proprietà. Infuso zenzero vaniglia e cannella: proprietà e benefici Assumendo questo infuso si ottengono i benefici delle spezie, con una combinazione già molto apprezzata dalla medicina ayurvedica e in fitoterapia. La tisana zenzero vaniglia e cannella possiede doti molteplici, e contribuisce al benessere con un sostegno utile nel periodo più freddo. Attenua i sintomi delle irritazioni di naso e gola, tipiche del comune raffreddore, agendo sul muco in modo lenitivo e decongestionante. Favorisce la fluidità delle secrezioni bronchiali, sostenuta in particolare dall'anice stellato, dal cardamomo e dai datteri. Si uniscono i chiodi di garofano con l'effetto balsamico e il fico per le funzionalità delle mucose nell'apparato respiratorio.
La capacità dello zenzero e di altri ingredienti di calmare le irritazioni nell'organismo, rappresenta un rimedio naturale contro mal di gola, mal di testa, dolori articolari. Le componenti speziate favoriscono la digestione, aiutando a combattere il senso di pesantezza dopo i pasti. L'infuso, infatti, rappresenta un gradevole drink da gustare durante il processo digestivo per stimolare la produzione di succhi gastrici e il transito intestinale. Ottima in qualunque momento contro il gonfiore addominale, la miscela svolge un'azione carminativa e contrasta la formazione di gas. L'elemento dello zenzero è utile per eliminare la nausea da indigestione, mentre i datteri svolgono un'azione emolliente e lenitiva nel sistema digerente. Mentre un pizzico di vaniglia aiuta rilassa e aromatizza, la cannella e lo zenzero, insieme all'uva, favoriscono anche la corretta circolazione sanguigna e la funzionalità dell'apparato cardiovascolare. Gli ingredienti contengono diversi antiossidanti, che rendono l'infusione adatta per contrastare l'azione dei radicali liberi.

Origini e Storia della coltivazione

Lo zenzero come spezia deriva dal rizoma (radice sotterranea) della pianta da fiore, originaria probabilmente dell'Asia o del Sud-Est asiatico. Il suo aroma piccante è dovuto alla presenza di sostanze (chetoni gingeroli) noti ormai per le loro proprietà oltre che per il gusto. Questa spezia risale a oltre 3000 anni fa, e sappiamo che fu addomesticata già all'epoca: lo zenzero non cresce allo stato selvatico e le sue origini sono incerte. Gli indiani e i cinesi coltivavano lo zenzero come radice tonica. Esportato dall'India all'Impero Romano più di 2000 anni fa, divenne una spezia molto ricercata anche nei secoli successivi: i mercanti arabi controllarono il commercio di zenzero e altre spezie per secoli, fino alla diffusione odierna su scala globale. Viene coltivato in tutti i climi tropicali umidi, con l'India come maggior produttore.
La vaniglia è originaria del territorio sudamericano, da un'orchidea del Centro America molto diffusa in Messico. Dai baccelli della pianta si estrae l'aroma: all'interno si trovano i semi neri imbevuti di un olio scuro molto profumato. Quelli più odorosi sono i baccelli rivestiti da vanillina, la sostanza naturale aromatica presente sotto forma di cristalli bianchi.
La vaniglia è stata usata per secoli dagli Aztechi, per aromatizzare il cacao tramite la vaniglia macinata, come profumo e afrodisiaco. Fino alla metà dell'Ottocento il Messico conservò il monopolio della produzione di vaniglia, mentre oggi la pianta viene coltivata anche altrove o creata in modo sintetico. Ancora oggi, la vaniglia è la seconda spezia più costosa al mondo dopo lo zafferano.
Originaria di Ceylon (Sri Lanka), la cannella deriva dalla corteccia di una pianta che si sviluppa in quel territorio. Era nota, però, già negli scritti cinesi al 2800 a.C. e si diffuse con il tempo anche in altri territori. Il suo nome botanico Cinnamomum deriva dal termine ebraico e arabo amomon, che significa pianta di spezie profumate. Fu usata dagli antichi Egizi nel processo di imbalsamazione, e dai romani che la ritenevano preziosa. Era nota nel medioevo per trattare la tosse e il mal di gola, oltre che per conservare la carne (gli antiossidanti fenoli inibiscono i batteri del deterioramento). Ceylon divenne poi monopolio di potenze straniere che si impadronirono dell'isola e della produzione. Oggi la cannella viene coltivata anche in Sud America, nelle Indie Occidentali e in altre zone dal clima tropicale.

Frutta e spezie

La vaniglia deriva dalla pianta Vanilla planifolia, che appartiene alla Famiglia delle Orchidaceae. È una pianta rampicante che produce grandi fiori di color giallo-verde. I lunghi baccelli stretti, che contengono piccoli semi, donano l'aroma. Esistono vari tipi di orchidee, e nell'infuso è presente la Vaniglia Bourbon che cresce in Madagascar e nell’isola Reunion (ex Isola Bourbon).
L'albero di cannella è il Cinnamomum zeylanicum (cannella di Ceylon) della famiglia Lauraceae. Possiede una corteccia dalle elevate proprietà aromatiche, e raggiunge circa 15 metri di altezza. Cresce in terreni umidi e ben drenati, dona piccoli fiori verdastri-gialli e una drupa scura come frutto. Tra le specie affini, sono coltivate come fonte della spezia la cassia cinese (Cinnamomum cassia), la vietnamita (C. loureiroi), l'indonesiana (C. burmannii), e di Malabar (C. citriodorum).
Lo zenzero è la spezia che deriva dal rizoma (radice) della pianta erbacea Zingiber officinalis. Cresce per circa un metro, sviluppando il rizoma sotterraneo e germogli da cui nascono i fiori dai petali giallo pallido. Le piante di zenzero sono tropicali, preferiscono l'alta umidità e temperature elevate, sviluppandosi meglio in un terreno umido e ricco.
La palma da datteri è la pianta Phoenix dactylifera, della famiglia Arecaceae (Palmae). Le sue radici sono sviluppate in profondità, per recuperare acqua nei terreni aridi. Raggiungere altezze fino a 30 metri e dona le sue bacche (datteri) con dimensioni e colori diversi a seconda delle varietà.
I chiodi di garofano sono i boccioli del fiore essiccati della pianta Eugenia caryophyllata (o Syzygium aromaticum). Appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, è originaria dell'Indonesia. I chiodi di garofano come spezia non hanno nulla a che vedere con la pianta del garofano.
Il cardamomo deriva dalla pianta tropicale Elettaria Cardamomum, della famiglia Zingiberaceae. Il baccello o capsula contiene diversi semi, piccoli e scuri, che donano l'aroma. Esistono anche il cardamomo nero (Amonum Subulatum), il bruno-marrone e quello bianco.
L'anice stellato deriva dai frutti secchi dell'albero Illicium verum originario dell'Asia. Dona un frutto simile a quello dell'anice (Pimpinella anisum), con cui non ha alcuna relazione. Il frutto prende il nome dalla forma a stella dei suoi carpelli (foglie modificate) - ognuno contiene un seme.
L'uva deriva dalla pianta Vitis vinifera, appartenente alla famiglia Vitaceae. È una rampicante che può facilmente ricoprire mura e superfici. Mostra foglie grandi e minuscoli fiori verdi. I famosi frutti sono grappoli globosi, diversi in base alla varietà della vite.
La pianta del fico comune (Ficus carica) appartiene alla famiglia delle Moraceae. Mostra un fusto corto con foglie grandi e lobate. I fichi prosperano di solito in zone con estati lunghe e calde. I frutti che sono in realtà una infruttescenza carnosa, ricca di zuccheri e di colore variabile.

Valori nutrizionali dell'infuso di zenzero vaniglia e cannella

I principali principi attivi sono gli antiossidanti (polifenoli flavonoidi) contenuti nei vari componenti, e diversi sali minerali. Sono presenti composti come gingeroli e shogaoli, eugenolo, vanillina, cinnamaldeide, acidi organici. Come preparare l'infusione a regola d'arte

L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml) circa 3-5 grammi della miscela di zenzero vaniglia e cannella, con acqua a 100 °C.

Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso zenzero vaniglia e cannella: effetti collaterali e controindicazioni

Per evitare effetti indesiderati è necessario rispettare le dosi consigliate e non eccedere nel consumo dell'infuso. L'assunzione eccessiva può provocare diarrea, disturbi gastrointestinali, mal di testa.

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Riferimenti Specifici

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