Questa tisana unisce le proprietà di varie erbe officinali e ingredienti, con la liquirizia tostata. Il gusto intenso permette di godere dell'infusione, che dona proprietà utili a calmare irritazioni e stati infiammatori delle vie aeree.

Agisce beneficamente su alcuni sintomi dell'influenza e in caso di malessere nell'apparato digerente.

Liquirizia tostata: proprietà e benefici

Le diverse componenti dell'infuso esaltano le virtù della liquirizia per il nostro organismo. La liquirizia tostata apporta a questo infuso delle proprietà note nell'erboristeria come antinfiammatori naturali in caso di mal di gola, raffreddore, irritazioni delle vie aeree e mal di testa.

Il principio attivo che lenisce le irritazioni è la glicirrizina, un acido contenuto nella radice di liquirizia con virtù emollienti, rinfrescanti, decongestionanti ed espettoranti. Il principio attivo dell'acido glycyrrizico è famoso per il suo sapore dolce, usato in pasticceria e in erboristeria. La sua bontà si unisce alla sua capacità di fornire proprietà espettoranti in questo infuso, adatte in caso di tosse e catarro, mal di gola o rinite. La liquirizia tostata, anticamente nella medicina orientale è stata sempre prediletta rispetto a quella non tostata, perché sembra avere maggiori doti antinfiammatorie naturali. Sebbene la liquirizia tostata contenga meno glicirrizina, la potenza dell'azione risulta superiore.

Inoltre, la glicirrizina o glycyrizzina, possiede delle proprietà diuretiche e digestive vantaggiose anche nella protezione dell'apparato digerente. La liquirizia è nota come alimento digestivo che contrasta le irritazioni gastrointestinali. Combatte il reflusso gastroesofageo, la stitichezza e le difficoltà digestive (digestione lenta, pesantezza, gonfiore). La radice di liquirizia è anche un alimento conosciuto per le doti depurative, diuretiche, che facilitano il benessere di fegato e reni, oltre che gastrointestinale. Le sue proprietà benefiche aiutano a disintossicare il nostro organismo, anche con un'azione blandamente lassativa. Tra gli altri ingredienti è presente l'anice, che possiede delle doti espettoranti utili in caso di raffreddore e catarro.
Insieme al finocchio, con doti simili, questi ingredienti amplificano le proprietà della liquirizia. Il principio attivo più noto è l'anetolo, che facilita l'azione di contrasto alle irritazioni del nostro organismo, ed è utile contro alcuni batteri. Anche il gusto dell'anice è simile a quello della liquirizia. Altri elementi utili come espettoranti e protettivi dell'apparato respiratorio sono la menta e la rosa canina. La menta mette in atto un'azione decongestionante e balsamica delle vie aeree, che permette di potenziare le doti della liquirizia. Facilita lo sblocco dei bronchi, in caso di intasamento. È un elemento fluidificante delle secrezioni come muco e catarro, ed è storicamente adoperata in caso di raffreddore e tosse. Per l'apparato respiratorio, la rosa canina apporta le sue proprietà per lenire stati di raffreddore, tosse, rinite allergica e sinusite. Sostiene il sistema immunitario grazie alla vitamina C e aiuta contro l'emicrania. Sono note anche le proprietà dei fiori di sambuco, presenti nell'infuso liquirizia tostata.
Assecondano la sudorazione durante le alterazioni da raffreddore, per espellere le tossine, e sono usati come emollienti ed espettoranti nei casi di irritazione a carico dell'apparato respiratorio. Anche le foglie di mora favoriscono il benessere contro raffreddori, mal di gola, congestione nasale, tosse grassa. Aiutano nella tisana ad equilibrare le temperature e calma i tessuti danneggiati dalla mucosa irritata ed eccessiva. I petali di calendula donano una virtù emolliente alla mucosa orofaringea, calmando gli arrossamenti, così come i fiori di verbasco, i petali di peonia e i petali di girasole (contengono saponine e antiossidanti utili a ridurre i sintomi della tosse) La piantaggine mostra un'azione antinfiammatoria naturale, utile per le vie respiratorie irritate dalle secrezioni di catarro, come in caso di bronchite. Nel nostro infuso la radice di liquirizia tostata è accompagnata da numerosi altri elementi, anche utili per il sistema digerente. Il mix contiene foglie di lamponi, pezzetti di mela, foglie di fragoline di bosco, melissa.

Origini e Storia della coltivazione

La liquirizia è una pianta originaria dell'Asia occidentale e dell'Europa meridionale, e oggi cresce in molti paesi, come una delle piante più coltivate al mondo. È diffusa soprattutto in Russia, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Medio Oriente e Asia. La liquirizia è stata apprezzata fin dai tempi antichi nell'alimentazione, oltre che per i suoi benefici medicinali considerati, specialmente nella medicina orientale come fonte di forza, longevità e vitalità. La liquirizia nera che conosciamo oggi deriva dalla radice della pianta, ed era nota ai greci come glykys (dolce) rhiza (radice).

La liquirizia era usata già migliaia di anni fa in Cina, dove viene citata già nel più antico erbario cinese come radice per curare la tosse, le intossicazioni alimentari e il fegato. Gli antichi Egizi credevano che conferisse ai defunti la capacità di scacciare gli spiriti maligni che si avvicinavano all'anima. Nella tomba di Tutankhamon, furono trovati pezzi di liquirizia in vasi funerari. I legionari greci e romani masticavano la radice di liquirizia per dissetarsi durante le marce, per calmare il mal di stomaco. Nel Medioevo era celebre tra i monaci che la usavano per infezioni bronchiali, tosse e disturbi di stomaco. Ancora ai tempi di Napoleone, il generale francese la conservava per il benessere digestivo e per calmare i nervi sul campo di battaglia. Una volta arrivata in America, gli indiani Sioux masticavano la radice di liquirizia per alleviare il mal di denti e per trattare il mal d'orecchio. Sempre in quegli anni nasce la liquirizia moderna dolce, creata nel 1760 dallo speziale inglese George Dunhill. Usava zucchero e farina per allungare l'essenza di liquirizia medicinale che vendeva, e nacque così la liquirizia in confetto, con un successo incredibile. Oggi è nota in molte preparazioni, anche come aromatizzante per prodotti da fumo, bevande e dolci. I prodotti che conosciamo, lucidi e neri, si ottengono lavorando la radice di liquirizia, sminuzzandola, creando una pasta da cui si estrae il succo, bollito e trasformato in un denso liquido. La liquirizia tostata, invece, è tipica delle formulazioni tradizionali cinesi. È stata utilizzata soprattutto per la sua presunta azione benefica al cuore in funzione anti-aritmia. Il decotto di liquirizia tostata veniva usato, nella teoria yin e yang, per reintegrare lo yin e attivare lo yang – oggi si studia per la protezione delle cellule endoteliali e l'attivazione delle piastrine. Nel nostro infuso alla liquirizia tostata è presente in versione naturale con numerosi altri elementi. Pianta e fiori La pianta della liquirizia è la Glycyrrhiza glabra, un'erbacea perenne della famiglia Leguminosae.

È conosciuta per le sue radici. Per crescere richiede un terreno profondo, fertile e ricco di umidità, e può raggiungere anche i 2 metri circa. La crescita delle piante è inizialmente lenta, ma una volta avviata, la liquirizia può diventare infestante. Le radici vengono vengono raccolte in autunno.

Altre componenti sono:

l'anice - Illicium verum, un albero tropicale sempreverde della famiglia Schisandraceae; i petali di Calendula officinalis è una pianta annuale e perenne, parte della famiglia Asteraceae; le foglie di lamponi, della pianta Rubus idaeus L., un arbusto da frutto della famiglia delle Rosaceae; la rosa canina è una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosaceae; la mela dalla pianta Malus domestica, appartenente della famiglia delle Rosacee; il finocchio dal nome botanico Foeniculum vulgare, è una pianta da fiore della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere); le foglie di mora, dell'albero Rubus Fruticosus L. che appartiene alla grande famiglia delle Rosaceae; le foglie di fragoline di bosco del genere Fragaria, parte della famiglia Rosaceae; la piantaggine o Plantago lanceolata è una pianta perenne e spontanea della famiglia Plantaginaceae; i fiori di Sambucus, pianta da fiore appartenente alla famiglia delle Adoxaceae. Il tipo più comune è il Sambucus nigra, noto anche come sambuco europeo o sambuco nero la Melissa officinalis è una pianta annuale della famiglia Lamiaceae; i petali di girasole, pianta annuale Helianthus annuus appartenente alle Asteraceae e originaria del Nord America; i petali di peonia derivano dalla pianta da fiore del genere Paeonia, l'unico genere della famiglia delle Paeoniaceae; i fiori di verbasco o Verbascum thapsus, specie della famiglia Scrophulariaceae; la menta o Mentha, pianta perenne della famiglia Lamiaceae diffusa in molte specie, ibridi e varietà.

Valori nutrizionali dell'infuso liquirizia tostata

In questa tisana sono presenti diversi antiossidanti e sostanze fitochimiche interessanti come glicirrizina, anetolo, quercetina, acidi e antiossidanti. La liquirizia contiene alcune vitamine e quantità limitate di calcio, ferro, fosforo, potassio, magnesio e zinco.

Come adoperare la liquirizia e gli altri ingredienti nell'infuso

La tisana si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di liquirizia tostata, con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere la bevanda calda ed emolliente. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso liquirizia tostata: effetti collaterali e controindicazioni

È consigliato di mantenere le corrette dosi di questo infuso, dato che l'abuso di liquirizia può dare luogo ad effetti collaterali. Non è consigliata la sua assunzione a chi soffre di ipertensione, e se ne consiglia un uso limitato a chi vuole evitare un eccessivo aumento della pressione arteriosa. In alcuni casi, nelle dosi eccessive può dare fastidiosi effetti indesiderati come ritenzione idrica, cefalea, vomito, nervosismo. È sconsigliato l'uso a chi soffre di insufficienza renale e ai diabetici – sono presenti nell'infuso elementi dolcificanti.

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