Tra frutta e spezie, questa miscela per infusione assicura un gusto delicato e un profumo avvolgente. Un'avventura speziata che dal sapore morbido dell'ibisco, parte la sensazione calda e pungente di cannella, il cardamomo e i chiodi di garofano. Bilanciano le note fruttate e asprigne del cinorrodo e della mela, e si aggiungono le note floreali dei petali di rosa. Il tocco di zenzero e di pepe nero rende leggermente e piacevolmente pungente questa bevanda. Le note finali tra noce e pop corn creano una miscela sostanziosa e saporita. Nell'insieme, il sapore ricorda la frutta autunnale, vivacizzata dalle note speziate dolci e pungenti, con una sfumatura dolce ed esotica di cannella.

Infuso mandarino e cannella : proprietà e benefici

I sentori di cardamomo, che spuntano dallo zenzero vivace, non sono solo un piacere speziato ma donano anche delle proprietà utili al nostro organismo. Assumendo questo infuso, possiamo trovare il gusto e le proprietà di varie spezie. La cannella possiede proprietà benefiche per il nostro organismo, per il suo elevato potere digestivo - già anticamente era adoperata nella medicina Ayurvedica per curare le indigestioni e i disturbi gastrointestinali. Facilita l'assimilazione del cibo, regola il transito intestinale e contrasta la formazione di gas, con il conseguente gonfiore addominale.

Le sue doti astringenti e purificanti sono utile nella bevanda calda anche per trattare insieme alle altre spezie i raffreddori in cui è necessario liberare naso e gola dal muco in eccesso; oltre che per le irritazioni del cavo orale. Nella miscela il cardamomo potenzia le proprietà digestive della cannella, contro acidità allo stomaco e gonfiore addominale.

È una tra le spezie più pregiate e dall'aroma balsamico, che si unisce alla cannella e allo zenzero per un'azione contro le irritazioni di naso e gola. In particolare, lo zenzero è considerato un rimedio naturale per i disturbi gastrointestinali, e unendosi alle altre spezie stimola la corretta digestione. La miscela sostanziosa e speziata, può dare sollievo dalle sensazioni di nausea e gonfiore, specialmente come infuso caldo. Tra gli altri elementi, sono noti anche i benefici dell'ibisco e della mela per la digestione e la regolarità del transito intestinale; l'ibisco possiede proprietà detox e diuretiche. Insieme alla cannella favorisce il drenaggio dei liquidi corporei in eccesso. Insieme all'ibisco, il cinorrodo apporta vitamina C all'infuso e favorisce le azioni diuretiche e lassative - ideali per chi soffre di stitichezza o vuole contrastare la ritenzione idrica.

Origini e Storia della coltivazione

La cannella è una delle spezie più antiche al mondo, conosciuta da secoli nel subcontinente indiano, da dove proviene. In particolare è nota la cannella dell'isola di Ceylon (oggi Sri Lanka), detta cannella vera rispetto ad altre piante e spezie similari. Oggi la pianta della cannella cresce in gran parte dell'Asia meridionale e sud-orientale, oltre ai territori del Madagascar e delle isole Seychelles. Fu scoperta ricavando la spezia dalla parte interna della corteccia dell'albero Cinnamomum. La corteccia essiccata si arriccia, creando la struttura del bastoncino di cannella. Solitamente la troviamo in polvere, che proviene dalla macinazione dei bastoncini. A livello culturale, è una spezia essenziale nella tradizione ayurvedica indiana, poi usata nel 3000 a.C. come profumo per l'imbalsamazione presso gli antichi Egizi.

È stata sempre considerata una spezia preziosa in Medio Oriente, apprezzata per il sapore caldo e dolce. Nella medicina tradizionale ayurvedica, è stata usata in passato per trattare disturbi digestivi, la bronchite e problemi del tratto urogenitale. Arrivò in Europa tramite i commercianti arabi e fu molto apprezzata da Greci e Romani per la capacità di conservare la carne e alcuni cibi. Era molto costosa, dato che veniva trasportata via terra tramite carovane. Come status symbol in Europa, veniva usata in cucina dai cuochi dei regnanti e dei nobili, spesso in abbinamento con il pepe, per insaporire la selvaggina e i dolci.

Con l'epoca delle scoperte geografiche, fu diffusa dagli esploratori (olandesi, inglesi e francesi) e introdotta nel Settecento in molte isole e zone tropicali e subtropicali. Nel tempo la cannella si è sempre più diffusa, e nell'Ottocento fu inserita nelle 4 spezie principali delle ricette per insaporire: cannella, pepe, noce moscata e chiodi di garofano.

Frutta e fiori

Il nome botanico dell'albero di cannella è Cinnamomum zeylanicum. È un albero sempreverde della famiglia Lauraceae, con una corteccia dalle elevate proprietà aromatiche. L'albero di cannella cresce in terreni umidi e ben drenati, e raggiunge circa 15 metri di altezza. Mostra foglie ovali e piccoli fiori con colori dai verdastri a gialli; il frutto è una drupa scura. Tra le specie affini alla cannella di Ceylon, altre sono coltivate come fonte della spezia, tra cui la cassia cinese (Cinnamomum cassia), la cannella vietnamita (C. loureiroi), la cannella indonesiana (C. burmannii), e la cannella di Malabar (C. citriodorum). Lo zenzero è la spezia che deriva dal rizoma o radice della pianta erbacea Zingiber officinalis. Cresce per circa un metro, sviluppando il rizoma sotterraneo, da cui nascono i fiori dai petali giallo pallido, sui germogli. Le piante di zenzero sono tropicali, preferiscono l'alta umidità e temperature elevate, un terreno umido e ricco. I chiodi di garofano sono i boccioli del fiore essiccati della pianta Eugenia caryophyllata (o Syzygium aromaticum).

Appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, è una pianta originaria dell'Indonesia. I chiodi di garofano rappresentano una spezia, e non hanno nulla a che vedere con la pianta del garofano. La spezia del cardamomo deriva dai baccelli della pianta tropicale Elettaria Cardamomum, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae. Originaria dell'india, mostra un baccello o capsula che contiene diversi semi, piccoli e scuri: sono loro che donano l'aroma del cardamomo quando vengono sciolti o macinati. Esistono anche il cardamomo nero (nepalese), ricavato dalla pianta Amonum Subulatum, il cardamomo bruno-marrone e il delicato cardamomo bianco. La pianta dell'ibisco è la Hibiscus sabdariffa, appartenente alla famiglia delle Malvacee. Probabilmente originaria dell' Africa occidentale, dona i fiori colorati da cui si ricavano, essiccando i calici, infusi e bevande note come tè di ibisco e bissap.

La Rosa è una pianta perenne della famiglia delle Rosaceae. Esistono oltre trecento specie e migliaia di cultivar di questa pianta, famosa per i suoi fiori. Cambiano di forma, dimensione e colore dal bianco al giallo e al rosso. La maggior parte delle specie sono originarie dell'Asia, e la varietà della Rosa canina dona un frutto detto cinorrodo. La pianta del Malus domestica della famiglia delle Rosacee, ci dona le mele. È un albero originario dell'Asia, diffuso ormai in tutto il pianeta. I frutti si diversificano nei colori e nelle tante varietà, e sono utilizzati nell'alimentazione umana da millenni.

Valori nutrizionali dell'infuso di mandarino e cannella

I principali principi attivi sono la vitamina C, la cinnamaldeide della cannella, i composti dello zenzero (zingiberene, polifenoli gingeroli e shogaoli), altri antiossidanti polifenoli e tannini. Tra i minerali contiene manganese, zinco, rame.

Come adoperare gli ingredienti nell'infusione

Puoi ottenere l'infuso inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela, con acqua alla temperatura di 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere l'infuso mandarino e cannella. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso mandarino e cannella: effetti collaterali e controindicazioni

È necessario rispettare le dosi consigliate e non eccedere per periodi troppo lunghi nel consumo dell'infuso. L'assunzione eccessiva può provocare diarrea, mal di testa, disturbi digestivi e gastrointestinali. Consigliata cautela a donne in gravidanza o in allattamento.

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