I sapori vivaci e tropicali dei frutti e l’acidità fruttata del melograno, si uniscono alle note floreali dell’ibisco. Ne nasce un sapore che evoca gli agrumi, una sorta di punch analcolico invernale che d’estate si trasforma in un’infusione fresca e dissetante. L'esplosione di sapori di frutta esotica e dell’arancia, è ben bilanciata dalle sfumature di mela e cartamo. L’infusione si fa dolce con le note di papaya e mango, e mostra contemporaneamente una ricchezza di nutrienti.

Infuso limone, papaya e mango : proprietà e benefici

Tutti gli elementi di questo infuso alla frutta sono ricchi di sostanze naturali benefiche. Assumendo questo infuso il nostro organismo ottiene diverse vitamine tra cui la A, C, E, K, come un ottimo mix di frutta e semi di cartamo promette. La presenza di papaya, mango, arancia, ibisco e chicchi di melograno assicura un apporto vitaminico e dei liquidi preziosi per l’idratazione. La vitamina C e la vitamina A funzionano come potenziali antiossidanti e insieme ad altri fitonutrienti e composti fenolici, rinforzano il sistema immunitario e i tessuti del sistema circolatorio. Oltre che dal punto di vista della salute, le vitamine favoriscono anche la nostra bellezza. Sappiamo che la vitamina A è un nutriente necessario per la crescita di tutti i tessuti corporei, inclusi pelle e capelli. Anche un'adeguata assunzione di vitamina C aiuta la costruzione e il mantenimento del collagene, che fornisce struttura alla pelle. A livello di minerali, il mango è ricco di rame, zinco, fosforo mentre la papaya apporta magnesio e ferro (presente anche nel melograno). Il mango contiene potenti antiossidanti, fenoli e acido ascorbico, oltre alla mangiferina – un antiossidante che contrasta i radicali liberi e protegge i tessuti dallo stress ossidativo. Queste proprietà antiossidanti tornano nella melagrana e nella papaya, che contiene tra l’altro un enzima chiamato papaina che aiuta la digestione- in particolare delle proteine. Anche il mango e la mela stimolano i regolari movimenti intestinali, riducendo così il rischio di stitichezza e altri problemi gastrointestinali. L’infusione in tal modo favorisce l’assunzione di nutrienti di valore e un transito digestivo sano.

Origini e Storia della coltivazione

Il mango è originario dell’India, e cresce oggi soprattutto nel sud-est asiatico e in parti del subcontinente indiano. È un frutto molto popolare da secoli, dato che alcuni di questi paesi lo usano nella dieta per compensare altri nutrienti (minerali, antiossidanti e vitamine). Rappresenta uno dei frutti tropicali legato alla cultura induista, e l’albero di mango appare in molte leggende indiane. Le foglie venivano utilizzate per ghirlande destinate ai templi, per decorare banchetti rituali o di nozze. Il suo nome, infatti, deriva dalla frase indiana Tamil maangai, che in Portogallo diventò “manga” e poi mango.

Il mango si diffuse nell'est asiatico nel IV a.C. e in Africa nel X secolo tramite i mercanti arabi. Arrivò in America del Sud nei primi del Seicento, tramite i Portoghesi. Oggi il mango è coltivato in molti paesi tropicali e subtropicali, in Europa in Spagna (Andalusia) e Sicilia.

Il frutto della papaya (o papaia) è originario dei tropici americani e dell'America centrale – in particolare del Messico, dove la pianta cresceva spontanea e si chiamava Chichihualtzapotl, ossia “frutto dolce della balia”.

Apprezzato fin dall'antichità dalle popolazioni locali, era legato alla fertilità come albero della vita. Gli spagnoli lo diffusero nel XVI secolo tramite i suoi semi, portandoli nei Caraibi e nelle Filippine, da dove poi la pianta di papaya raggiunse India e Africa. Oggi la pianta si coltiva in molti paesi tropicali in tutto il mondo, dove le temperature non scendono sotto i zero gradi. In Italia si coltiva poco in Sicilia e Calabria, donando frutti in primavera - estate.

Frutti e fiori

Le componenti dell'infusione sono tante, e il misto racchiude foglie e fiori di diversa provenienza.

Il mango deriva da un albero del genere Mangifera, che possiede dozzine di varietà tra cui la pianta sempreverde Mangifera Indica. Cresce comunemente in tutte le zone tropicali, mostrano una corteccia resinosa e dal legno ruvido di tonalità rossa.

Le foglie della pianta sono appuntite, i fiori sbocciano bianco-rosati o giallastri, ma non tutti portano i frutti del mango (pochi rispetto ai fiori). I frutti richiedono da tre a sei mesi per maturare, a seconda delle varietà, e si presentano nel colore giallo-rossastro.

La Carica papaya è un albero non molto grande della famiglia Caricacee. Mostra poca ramificazione, e in alcuni casi arriva fino a 10 metri di altezza. Necessita di una temperatura calda o temperata e solitamente la pianta raggiunge l'età di circa 5 anni. I fiori crescono di continuo, anche in contemporanea con i frutti. Il colore dei frutti può avere sfumature varie tra verde, giallo, arancio o rosa. La papaya è grande e può arrivare fino a 30 cm e pesare fino a 9 kg.

La pianta del Malus domestica della famiglia delle Rosacee, ci dona le mele. È un albero originario dell'Asia, diffuso ormai in tutto il pianeta. I frutti si diversificano nei colori e nelle tante varietà, e sono utilizzati nell'alimentazione umana da millenni. L'arancio è un frutto di varie specie di agrumi della famiglia delle Rutacee. Si riferisce principalmente a Citrus × sinensis o arancia dolce, per distinguerlo dal correlato Citrus × aurantium, indicato come arancia amara.

Gli alberi di melograno, i Punica granatum, producono frutti dalla buccia rossa e coriacea e semi dolci e commestibili. L’albero appartiene alla famiglia Lythraceae, originaria del territorio compreso tra l'Iran e la catena himalayana.

Il Carthamus tinctorius è una pianta annuale e aromatica nota anche come zafferanone o falso zafferano. È famosa per i semi e l’olio da essi estratto. Raggiunge un'altezza di 1-1,4 metri e appartiene alla famiglia delle Asteracee.

L’ibisco o hibiscus è una pianta erbacea, che appartiene alla famiglia delle Malvacee. È originaria dell’Asia, e solitamente la varietà più nota per i suoi fiori è l’Hibiscus sabdariffa, da cui si ricavano bevande come tè di ibisco, essiccando i calici dei fiori – grandi e colorati.

Valori nutrizionali dell'infuso di Limone Papaya Mango

I principali principi attivi della bevanda sono le vitamine (A, C, E, K). A livello di minerali, l’infuso è ricco di rame, zinco, fosforo, ferro e magnesio. Altri gruppi benefici sono gli antiossidanti polifenoli, e sostanze come papaina e mangiferina.

Come adoperare gli ingredienti nell'infusione L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi la miscela di frutti esotici con acqua a 100 °C.

Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere l'infuso di limone, papaya e mango. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso Limone Papaya Mango: effetti collaterali e controindicazioni

È necessario rispettare le dosi consigliate e non eccedere per periodi troppo lunghi nel consumo dell’infusione. L'assunzione eccessiva può provocare diarrea, mal di testa, nausea e difficoltà digestive.

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