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La Macadamia è un albero originario dell’Australia, ora coltivato in vari paesi, dalle Hawaii al Sudafrica. Due delle quattro specie conosciute sono coltivate per scopo commerciale alimentare.

Noci di macadamia proprietà e benefici

Le noci di macadamia hanno caratteristiche nutrizionali simili a quelle di altra frutta secca. In particolare le noci di macadamia sono molto energetiche e ricche di vitamine del gruppo B, pur essendo molto grasse la maggioranza di questi grassi è composta da grassi monoinsaturi.

Valori nutrizionali delle noci di macadamia

Cento grammi di prodotto apportano la bellezza di 689 chilocalorie che comunque è in linea con l’apporto energetico degli altri tipi di frutta secca. Come dicevamo su cento grammi di prodotto molti sono di grassi, ben 59, ma si tratta di grassi monoinsaturi che di norma non fanno salire il colesterolo. 

Come un po’ tutte le noci quelle di macadamia sono ricche di antiossidanti. La particolarità nutrizionale della macadamia è l’alto contenuto di acido palmitoleico, un acido grasso monoinsaturo non essenziale della classe Omega 7, che è molto raro. Buon apporto di vitamine del gruppo B tra cui spicca quello della Tiamina (B1) , centro grammi di dono ci macadamia contengono 0.7mg che sono il 63% della razione media giornaliera consigliata di 1,1mg. 

Le noci di macadamia nella dieta

Un quantitativo ragionevole (in termini di calorie) come 30gr di noci di macadamia assicura circa quarto del fabbisogno giornaliero di vitamina B1. Per quel che riguarda i benefici derivanti dagli acidi grassi buoni e in particolare dall’acido palmitoleico gli ultimi studi mostrano che per tenere basso il colesterolo cattivo è meglio l’olio di oliva, mentre sarebbero confermati gli effetti dimagranti. Sembrerebbe che l’acido palmitoleico, contenuto in abbondanza nelle noci di macadamia, abbia la capacita di “segnalare” ai muscoli i depositi di grasso e zuccheri e quindi li aiuta a bruciarli. 

Tossicità per gli animali domestici

Se possedete un cane o un altro animale domestico dovreste già sapere che il ragionamento “non fa male a me, andrà bene pure per lui” ha riempito i cimiteri di cuccioli, è notorio per esempio che l’uva passa sia tossica per i cani. Lo sono pure le noci di macadamia, visto il guscio durissimo nell’ambiente non si corrono rischi (comunque non è che in Italia si trovino piante di macadamia dietro l’angolo) ma se ne avete sgusciate in cucina tenetelo presente. Tra i sintomi più comuni dell’avvelenamento da noci di macadamia nei cani (nei gatti, schizzinosi come sono difficile che succeda che vadano a sgranocchiare quelle noci dure) la difficoltà di deambulazione, specie negli arti posteriori e la debolezza. Anche il vomito è un sintomo comune. Altri sintomi comprendono depressione, tremori e ipertermia. Per quel che riguarda le quantità non è chiara la dose minima per essere nocive, negli USA dove vista la diffusione di questi frutti l’avvelenamento è più frequente, è stato notato che la rispondenza alle tossine varia molto da animale a animale, nei casi limite al ribasso sono stati segnalati sintomi con quantità ingerite a partire da 2,2 grammi per chilo di peso corporeo dell’animale fino ad arrivare a casi in cui la quantità necessaria saliva a 62,4 grammi per chilo di peso corporeo.

Storia e coltivazione

Gli aborigeni australiani le consumavano da molto tempo, ma la coltivazione ad opera degli australiani è iniziata molto più tardi, solo nel 1857 il botanico tedesco Ferdinand von Müller direttore del giardino botanico di Melbourne insieme al collega  Walter Hill, direttore del giardino botanico di Brisbane, descrisse il genus Macadamia, il nome fu dato per omaggiare l’amico chimico  e politico australiano (ma nativo della Scozia) John McAdam.

La coltivazione commerciale partirà in maniera limitata pochi anni dopo, ma solo negli anni ’80 del secolo cominciò a svilupparsi veramente su grande scala nel Nuovo Galles del sud. 

All’inizio del secolo scorso vengono introdotte nelle Hawaii dove il locale dipartimento dell’agricoltura nel 1910 ne incoraggia la coltivazione e le isole diventano in breve un importante produttore.  

Per un po’ proprio grazie alla produzione hawaiana gli USA sono stati il maggior produttore di noci di Macadamia, ma in seguito sono stati superati di nuovo dall’Australia e anche dal Sudafrica ed attualmente sono proprio la terra dei canguri e il paese più a sud del Continente Nero e contendersi il primato e a dominare la produzione mondiale.

Pianta e frutto

Il genus Macadamia comprende quattro specie: Macadamia integrifolia, Macadamia jansenii, Macadamia ternifolia (la specie descritta da von Müller,) Macadamia tetraphylla. Solo due specie sono diffusamente coltivate per uso alimentare la Macadamia integrifolia e la Macadamia ternifolia. La Macadamia jansenii è assolutamente inadatta all’alimentazione perché contiene quantità tossiche di glicosidi cianogenetici. La macademia è un albero sempreverde della famiglia delle Proteaceae (una famiglia di piante distribuite nell'emisfero meridionale che comprende circa 80 generi suddivisi in 1600 specie) che può crescere dai 6 ai 40 metri di altezza. Oltre che in agricoltura è apprezzato anche come albero ornamentale perché ha una chioma ampia e compatta. La pianta non produce quantità commercialmente valide di noci fino a 7-10 anni ma poi garantisce un centinaio d’anni di raccolti. 

Noci di macadamia in cucina

Le noci in cucina sono molto utilizzate sia nelle preparazioni dolci che in quelle salate non è stato difficile trovare ricette, sempre puntando a piatti semplici stavolta abbiamo scelto un primo

SPAGHETTI AL PESTO DI CAROTE E NOCI DI MACADAMIA

Ingredienti (dosi per 4 persone)

320gr di spaghetti

3 carote d medie dimensioni

50gr di noci di macadamia

50gr di parmigiano reggiano 

1 spicchio di aglio

3 cucchiai di olio extravergine d’oliva

q.b. di sale

 

Preparazione

1) Lavare le carote, pulirle ed affettarle a fette sottili.

2) Mettere i pezzetti di carota in un mixer insieme alle noci di macadamia.

3) Aggiungere uno spicchio d’aglio privato dell’anima interna.

4) Frullare

5) Aggiungere il parmigiano, sale e olio a filo.

6) Continuare a frullare a intermittenza e se occorre aggiungere altro olio a filo.

7) Prelevare il composto dal mixer e trasferirlo all’interno di un vasetto.

8) Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata.

9) In una ciotola stemperare e amalgamare il pesto di carote e noci di macadamia con unpo’ d’acqua di cottura (della pasta),  per realizzare un pesto cremoso.

10) Saltare gli spaghetti al dente in padella con il pesto.

Fonte ricetta: Gusto Amore e Fantasie di Angie su Blog GZ

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Scheda tecnica

Carboidrati di cui zuccheri
5 g
Carboidrati:
14 g
Grassi:
76 g
Sale
0,12 g
Proteine:
8 g
Saturi:
12 g
Valore energetico (calorie):
772 Kcal
Provenienza
Australia

Riferimenti Specifici

ean13
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