Proprietà e benefici delle noci brasiliane
Nelle noci brasiliane l’alta percentuale di vitamina E è ampia, e fa di questo frutto un importante antiossidante per contrastare i radicali liberi che sono la causa dell’invecchiamento e di diverse patologie degeneranti.
Assumere costantemente due o tre noci del Brasile può migliorare l’aspetto generale della pelle e contrastare i segni del tempo sul viso.
Nell'organismo hanno un effetto benefico sulle cellule che si rinnovano più velocemente, e si mantengono al meglio le mucose e le membrane, sfavorendo l’insorgere di molte malattie.
Il selenio, inoltre, è un minerale che sembra avere importanti effetti antitumorali, antivirali e la capacità di andare a stimolare l’apparato immunitario.
Consigliate per un rinforzo immunitario durante le mezze stagioni o in caso si stia attraversando un periodo di sensibilità alle influenze e alle allergie.
Le noci del Brasile sono comunque un alimento molto calorico, il che non le rende adatte a soggetti con problemi di obesità, anche se è innegabile abbiano sostanze nutritive utilissime per il corpo. In particolare sono utili a chi soffre per esempio di patologie come il diabete di tipo 2, per chi ha l’ipertensione e chi ha il colesterolo o i trigliceridi alti.
Le noci brasiliane non contengono né glutine, né lattosio ma esiste un allergia specifica a questo prodotto.
L’acido oleico infatti interviene anche a livello del sangue regolarizzando i valori.
Esse hanno anche un quantitativo non trascurabile di vitamine B e B6, che contribuiscono a favorire il sistema metabolico. La noci brasiliane – come noci, mandorle, nocciole e pistacchi – sono semi oleosi calorici. Anche il contenuto di proteine è interessante. Discreto anche l’apporto di carboidrati.
Il contenuto di vitamine liposolubili è molto interessante, come anche quello dei sali minerali, soprattutto potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio e selenio. I grassi delle noci brasiliane sono soprattutto monoinsaturi, quali omega 9, e polinsaturi come gli omega 6. Questo rende le noci brasiliane poco stabili nel periodo di conservazione.
Rilevante anche il contenuto di fibre alimentari. Nonostante la buona qualità del profilo nutrizionale, le noci brasiliane andrebbero consumati con moderazione.
L’apporto calorico è comunque considerevole, pertanto è preferibile consumarle in sostituzione di altri alimenti e non in aggiunta.
Origini e storia delle noci del Brasile
Le noci brasiliane, la Bertholletia excelsa, sono i semi commestibili di un albero della famiglia delle Lecythidaceae e dell’ordine delle Ericales: a queste appartengono, ad esempio, anche i mirtilli rossi e neri, nonché l’uva spina.
Tipica dell’Amazzonia, la pianta ha grandi dimensioni, l’esemplare adulto raggiunge i 50 metri di altezza e produce frutti di forma tondeggiante, che somigliano a una capsula legnosa grande come noci di cocco.
L’albero cresce spontaneo in Brasile, in Perù e in Bolivia, nei mesi compresi tra dicembre e l’inizio di marzo, le piante sono cariche di frutti maturi, dall’alto contenuto di nutrienti e dalle numerose proprietà benefiche che, con le abbondanti piogge, si gonfiano e aumentano il loro peso tanto da cadere a terra.
Ognuno di questi frutti contiene al suo interno le noci vere e proprie, anche loro con un guscio.
I frutti precipitati vengono aperti e, successivamente, se ne ricavano i semi. Questi vengono poi fatti essiccare e distribuiti sul mercato internazionale.