Uva di corinto disidratata
Quando si cercano delle specialità di frutta secca, l'uva è sempre un ingrediente prelibato, e per questo molto apprezzato per chi vuole assaggiarla fuori stagione. In questo caso, l'uva secca è quella di Corinto Nero, diffusa in Grecia e nelle isole dell'Egeo, utilizzata tradizionalmente per creare dei vini passiti pregiati.
Anche come uva disidratata, comunque, questa frutta è squisita e mantiene molte delle sue benefiche caratteristiche.
Uva di Corinto disidratata: proprietà e benefici
Il frutto possiede le proprietà comuni ai frutti a bacca rossa, con diversi benefici dovuti agli antiossidanti come i polifenoli.
Diversi antiossidanti sono contenuti nell'Uva di Corinto secca, tra cui le antocianidine e il resveratrolo, contenuto nella buccia e presente nella forma di uva essiccata.
In particolare, rispetto ad altre tipologie di uva secca, la varietà dell'Uva di Corinto h aun contenuto totale di fenoli, flavanoli e antociani maggiore, e in alcuni processi di essiccazione aumenta il valore qualitativo delle antocianidine.
Il resveratrolo è noto come un elemento di protezione delle cellule, dato che come antiossidante ne rallenta l'invecchiamento. Sembra, inoltre, offrire protezione al nostro organismo dalle infiammazioni gastriche.
I composti fenolici vengono studiati per il loro benefico effetto sul sistema cardiovascolare, e possono aiutare nella prevenzione dell'aterosclerosi.
All'interno dell'uva di Corinto disidratata è presente un ottimo contenuto di potassio, che aiuta a regolare la pressione arteriosa, e per chi fa attività fisica è un minerale importante. Tiene i muscoli tonici, regola l'equilibrio dei fluidi, le funzioni nervose e muscolari.
A livello calorico l'uva di Corinto va mangiata con moderazione, dato che contiene molti zuccheri e carboidrati,
Oltre a questi elementi, nell'uva secca sono sempre presenti sali minerali e vitamine interessanti per il benessere, e un basso contenuto di grassi, colesterolo e sodio.
L'uva di Corinto fornisce fibre che saziano, fondamentali per il benessere del nostro intestino, e riserve di glicogeno a chi fa attività fisica.
Origini e Storia della coltivazione
Questa varietà di uve senza semi, definita uva di Corinto, è molto somigliante con l'uva passa e l'uva sultanina, solo che in realtà viene prodotta con uve diverse, Vitis vinifera L., var. Apyrena, e con metodi diversi.
Il cosiddetto vitigno Corinto nero si pensa fosse arrivato dalla Grecia in Sicilia tramite i coloni greci nel VI secolo a.C. Infatti, risalgono al 1400 a.C. dei resti di vinaccioli di vite rinvenuti a Portella di Salina, nell’arcipelago delle Eolie.
Il nome, infatti, deriva dalla Grecia e dalla città di Corinto, e le sue uve arrivarono nelle isole siciliane per essere destinate all'essiccazione. In tal modo si produceva l'uva passa, detta passolina.
Le uve destinate alla vinificazione, invece, creavano il celebre vino Malvasia delle Isole Lipari. I chicchi di questa uva sono piccoli, dolci e a volte anche aspri, Anche se ha avuto origine nella regione mediterranea, ed è ancora popolare nella cucina greca e francese, questo tipo di uva viene coltivato anche in California, dove viene essiccata al sole e poi venduta come uva di Corinto disidratata.
Sono piccoli, dolci e a volte anche aspri, e hanno un alto valore nutrizionale, fornendo fibre e antiossidanti, tra altri nutrienti come potassio e ferro.
Pianta e Frutto
La varietà Vitis vinifera L., var. Apyrena, della Vitis vinifera, è una cultivar di uva da tavola nera, che produce frutti privi di semi.
I suoi frutti sono acini scuri (nero-violaceo), di forma ovale, possiedono delle proprietà di gusto ottime, e sono contenuti in grappoli abbondanti ma non troppo compatti. Il sapore è dolce, e si possono gustare alla maturazione, da fine settembre a fine ottobre.
La pianta fa sempre parte della famiglia dell'uva, la Vitis Vinifera conosciuta da millenni – citata fin dai tempi della Bibbia. Questa pianta si pensa che sia originaria dell'India, e che da qui, in seguito, si sia diffusa prima in Asia e poi nel bacino del Mediterraneo.
Valori nutrizionali dell'Uva di Corinto disidratata
Questo tipo di uva è ricco di antiossidanti, polifenoli, fibre solubili e insolubili e fornisce una pletora di vitamine e minerali, compreso un complesso di vitamine del gruppo B, potassio, calcio e ferro.
In particolare, i valori nutrizionali uva di Corinto secca presentano circa 350 calorie per 100 grammi.
Inoltre, a fronte di pochi grassi (circa 0,3 %), l'uva di Corinto dona circa 4,9 % di proteine, il calcio con circa 125 mg / 100 g, ferro al 2,70% e potassio con valori di 1119 mg / 100 g.
A livello di vitamine, l'uva di Corinto dona discrete quantità di riboflavina, tiamina, vitamina C, vitamina B6 (0,29 mg / 100 g).
Per uno spuntino nutriente l'uva secca rappresenta un concentrato utile, con zuccheri direttamente assimilabili, utili per chi pratica sport e vuole donarsi uno spuntino energetico.
Come consumare o utilizzare in cucina l'uva di Corinto disidratata
L'uva secca di Corinto può essere consumata come snack benessere, oppure inserita all'interno delle ricette. In particolare, per la decorazione top di muffin, torte, cupcake, gelati e semifreddi. Viene usata come ingrediente per le colazioni con il mix di cereali, insalate di frutta secca, oppure all'interno di yogurt e frullati. In alcune ricette, si può abbinare a verdure e carni bianche.
Uva di Corinto secca: effetti collaterali e controindicazioni
Non ci sono particolari controindicazioni all’assunzione dei chicchi di frutta secca come l'uva di Corinto, sempre rimanendo nelle corrette quantità – altrimenti si rischia l'effetto lassativo.
È bene prestare attenzione, se si è intolleranti o allergici all'alimento dell'uva.
Per chi presenta condizioni di obesità, sovrappeso eccessivo o problemi con i livelli di glicemia (diabete), si consiglia di assumere in minime quantità l'uva disidratata, data l'elevata presenza di zuccheri.