Pesche secche disidratate
Questo frutto è veramente squisito nella sua versione essiccata, e tra la frutta secca è uno dei più ricercati per la dolcezza e come spuntino spezza-fame. Scoprine le caratteristiche benefiche, sia nel gusto sia nelle proprietà nutrizionali.
Pesche disidratate: proprietà e benefici
Una volta essiccata, la pesca secca senza aggiunta di zucchero mantiene le sue caratteristiche che la rendono così gustosa e salutare, dato che contiene fibre, vitamina C e il beta-carotene. La vitamina C contenuta nelle pesche, può rinforzare il sistema immunitario, e contrastare i radicali liberi, che sono causa dell'invecchiamento della pelle, cartilagine e capillari. Inoltre, questa vitamina aiuta l’organismo nell’assorbimento del ferro. Riguardo al contenuto di beta-carotene, è noto che questo elemento vegetale contenuto nelle pesche secche si può trasformare nel nostro corpo in vitamina A (grazie all'enzima carotenasi) apportando benefici alla pelle, alle ossa, ai denti, e alla vista. A livello alimentare, per chi vuole inserirla nella dieta, la pesca mangiata secca, ha proprietà leggermente lassative e diuretiche. Inoltre, favorisce il senso di sazietà come spuntino che appaga e nutre. È necessario valutare bene le dosi, dato che le pesche essiccate o conservate in scatola con sciroppo allo zucchero sono più caloriche e con minor contenuto vitaminico di quelle fresche. Le pesche, inoltre, contengono molti sali minerali, soprattutto potassio, e al livello di fibre possiede in particolare un un elevato contenuto di pectina, una fibra solubile che aiuta a regolarizzare le funzioni intestinali e favorire la digestione.
Origini e Storia della coltivazione
Il Pesco come pianta ha una storia che risale ad oltre cinquemila anni fa. La sua origine è probabilmente cinese, e la pianta raggiunse l'Europa attraverso la Persia, fino ad arrivare in epoca moderna nel continente Americano (XVI secolo con gli spagnoli nel Sud America e XVII secolo in California). Nel XIX secolo il pesco raggiunse l’Australia e, solo agli inizi del XX secolo, arrivò ad essere coltivato anche in Africa. L'albero fiorisce in primavera, donando uno spettacolo grazie ai suoi colori; i fiori sono spesso associati ai frutti, per regalare un buon augurio per una vita lunga e prospera – in Cina il pesco è simbolo di immortalità. Il nome della specie deriverebbe dalla Persia: persica o persico, è inteso come mela o pomo persico (ancora oggi presente in vari dialetti italiani). Oggi il pesco è uno degli alberi da frutto più coltivati in tutti i paesi dal clima temperato, in particolare in Italia. Il nostro paese è uno dei maggiori produttori, infatti circa l’80% delle pesche consumate fresche sul mercato europeo proviene dal nostro paese, soprattutto dalle regioni del Veneto, Emilia – Romagna e Campania. Pianta e Frutto Il Prunus persica, è una pianta arborea con un'ampia chioma, e rappresenta una specie della famiglia Rosaceae. Il frutto commestibile chiamato pesca, di solito cresce in abbondanza nelle produzioni annuali della pianta, che può maturare le pesche per circa 20 anni. I frutti di solito sono rossi con sfumature gialle, in varie tonalità, anche se esistono delle varietà con colori più o meno intensi in queste gradazioni. La polpa è dolce, a volte gialla e soda oppure bianca e più succosa. Il nocciolo non è commestibile. I frutti vengono consumati freschi, oppure come pesche secche disidratate, se non come pesche con aggiunta di sciroppo, dette percoche.
Valori nutrizionali delle pesche secche disidratate
Tra la frutta secca, le pesche presentano ottime proprietà nutrienti, grazie alla presenza di zuccheri, proteine (1,7%), sali minerali e vitamine. Le proteine rappresentano elementi fondamentali per la crescita e la riparazione dei tessuti, e la rigenerazione cellulare. Questa versione di frutta disidratata contiene calorie medie, kcal 307/100 grammi come potrai confrontare con la tabella seguente. Gli zuccheri forniscono energia al nostro corpo, mentre i grassi sono pochi (1,1%). Come abbiamo detto, nelle pesche essiccate sono buoni i valori della vitamina C, del beta-carotene o precursore della vitamina A, e anche le vitamine B, K ed E dalle proprietà ricostituenti e mineralizzanti.
Come consumare o utilizzare in cucina le pesche secche
La versione disidratata delle pesche, spesso è utilizzata come spuntino dietetico oppure energetico. Viene anche inserita all'interno delle ricette, in cui le pesche secche disidratate donano dolcezza nella preparazioni di dolci, nei mix di frutta secca e cereali, nei frullati, sulle macedonie e i gelati, nelle bevande di frutta o latte vegetale. Le chips di pesca disidratata vengono anche impiegate nella creazione di barrette energetiche per gli sportivi.
Pesche disidratate: effetti collaterali e controindicazioni
Non ci sono particolari controindicazioni all’assunzione delle chips di frutta secca come le pesche disidratate ma superando le corrette quantità, si rischia l'effetto lassativo. Un altro dato da tenere presente è la possibile intolleranza all'alimento delle pesche, oppure un'allergia al frutto. Ulteriore avvertenza per il consumo di pesche secche riguarda le persone diabetiche, dato che questi frutti sono ricchi di zuccheri, e possono aumentare i livelli di glicemia nel sangue.