Fragole disidratate
La golosità e la bontà delle fragole sono celebri, ma questi frutti deliziosi e nutrienti, non rimangono freschi e di stagione così a lungo. Per questo, è molto diffusa la versione disidratata delle fragole più squisite, che possono essere gustate in tutte le stagioni. Anche i benefici per il benessere si mantengono con l'essiccazione, vediamo quali sono.
Fragole essiccate: proprietà e benefici
È un bene aggiungere fragole essiccate alla tua dieta, perché si tratta di alimenti privi di colesterolo, con pochissimi grassi, a fronte di varie sostanze nutrizionali benefiche. Le fragole disidratate contengono alcune fibre ottime per la digestione, vitamine e minerali.
Sono una ricca fonte di vitamina C, e una discreta quantità di calcio. La vitamina C è importante per il potenziamento del sistema immunitario, e tra i cibi ricchi di questa vitamina, le fragole sono una scelta facile e gustosa.
Ricordiamo che i benefici per la salute delle fragole, non vengono del tutto intaccati dall'essiccazione della frutta. I nutrienti vengono mantenuti, e sono spesso citati per il benessere del nostro organismo. Le fragole secche contengono, ad esempio, sostanze come l'acido ellagico e alcuni flavonoidi che aiutano a mantenere basso il colesterolo cattivo nel sangue, oltre ad essere dei potenti antiossidanti naturali. Questi frutti sono ricchi di tali composti, che svolgono un ruolo importante nel ridurre l'infiammazione nel corpo, e aiutano a mantenere le cellule protette dall'invecchiamento.
Questo, perché la composizione delle fragole agisce naturalmente in funzione antietà, tramite lo stimolo alla produzione di collagene – benefico per la bellezza della pelle.
La fragola possiede, quindi, un altissimo potere antiossidante che supera di molto quello di altri alimenti e per questo è ai primi posti nella speciale classifica della USDA (The United States Department of Agriculture) sugli alimenti che mantengono giovani.
Per il benessere del nostro intestino, le fragole disidratate contengono delle fibre utili alla sana digestione – a volte con le giuste dosi, sono utilizzate per le proprietà lassative, diuretiche e depurative (disintossicanti).
Inoltre, forniscono una gustosa fonte di minerali come manganese e potassio. Entrambi svolgono un ruolo essenziale nella regolazione della normale funzione cellulare nel corpo, e anche per la salute del cuore.
Inoltre, le fragole sono ricche di ferro e magnesio, consigliati in dosi corrette a chi soffre di reumatismi ed è spesso soggetto a raffreddamento.
È alto anche il contenuto di fosforo nelle fragole disidratate, così come lo xilitolo - sostanza che previene la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili di un alito cattivo.
Origini e Storia della coltivazione
La fragola è un frutto succulento noto da millenni, ma le piante di fragole non sono state coltivate in Europa fino al periodo rinascimentale.
Se prima esistevano le fragole di bosco, erano molto amate già nell'antica Roma, dove venivano considerate frutti afrodisiaci, usati soprattutto per la celebrazione in onore di Adone. La leggenda voleva che le lacrime versata da Venere sulla sua tomba (fu ucciso per gelosia da Marte), fossero identificate con le fragole.
La sua forma e il suo colore, che ricordano un cuore, divennero nel Medioevo i suoi principali connotati. La fragola selvatica fu chiamata “frutto cuore”, capace di placare le passioni d’amore. Sembra che alla corte dei re francesi questi frutti di Venere fossero al centro di giochi d'amore. La dama invitava il cavaliere all'incontro notturno, mangiando lascivamente fragoline arricchite di zucchero e panna.
La coltivazione delle fragole iniziò comunque con i giardinieri di Luigi XIV, i quali prendevano le varietà selvatiche dal bosco per reimpiantarle nei giardini di Versailles.
Questo metodo rimase inalterato fin quando, all'inizio del Settecento, arrivarono le specie extra-europee di fragole, e iniziarono così delle coltivazioni a ciclo completo. Fu l'eclettico Amédée Frézier, che durante una missione prelevò piante di fragola bianca in Cile .
Sempre in questo periodo, sempre in Francia, si incrociarono due specie selvatiche americane, quella cilena e quella Fragaria delle Virginia, e nacque la fragola “grossa”, la Fragaria Ananassa che oggi consumiamo per i frutti polposi.
Da sempre utilizzata in pasticceria, dagli anni Ottanta la fragola è stata esaltata tramite la Nouvelle Cuisine, che modificando i concetti tradizionali sulle associazioni di sapori e aromi, ha utilizzato le fragole in modo insolito. Un frutto che avuto fortuna anche come ingrediente del risotto e di una salsa agrodolce creata per insaporire arrosti e piatti di carne.
Pianta e Frutto
La fragola deriva da una pianta, del genere Fragaria, che è parte della famiglia delle rose – Rosaceae, che produce frutti succulenti, rossi, conici da minuscoli fiori bianchi.
Il genere delle piante di fragole è Fragaria e ci sono oltre venti specie oltre a numerose fragole ibride e molte varietà di cultivar. La specie di piante di fragole più comunemente coltivate è Fragaria x Ananassa, o Fragola da giardino.
Le piante possono durare anche 5 anni con un'attenta coltivazione, ma la maggior parte degli agricoltori le usa come raccolto annuale, reimpiantandole ogni anno – anche perché queste piante necessitano di terreno fertile. Le colture richiedono da 8 a 14 mesi per maturare.
Le fragole richiedono sia un maschio che una femmina per produrre frutti – che, in realtà, non sono veri frutti dal punto di vista botanico. I frutti sono i semini sulla superficie della fragola, i cosiddetti acheni, mentre quella che noi mangiamo è il frutto aggregato – o falso frutto – e la parte rossa è il ricettacolo ingrossato del fiore.
Come abbiamo visto, le fragole oggi comunemente coltivate sono ibridi derivanti dall'incrocio tra varietà europee e varietà americane.
Valori nutrizionali delle fragole disidratate
I micronutrienti utili della fragola essiccata, come abbiamo visto, sono le fibre (circa 1%), pochissimi grassi (1%), un buon apporto di vitamina C (circa 5 mg su 100 g). Come valore calorico, 370 Kcal ne fanno un alimento energetico, da consumare nelle corrette dosi.
Le fragole possiedono una buona disponibilità di minerali come potassio (circa 1600 mg per 100 g), ferro (circa 1,7 mg per 100 g), calcio (circa 170 mg per 100 g), manganese e fosforo.
Come consumare le fragole disidratate in cucina o come snack
Le fragole essiccate sono un frutto versatile che può essere utilizzato in vari modi.
Un ottimo modo per inserirli nella dieta è aggiungerne una porzione ai cereali della colazione ogni mattina, oppure come spuntino spezza fame tra i pasti, durante le diete.
Sono un'alternativa salutare alle caramelle, altrettanto soddisfacenti ma con più proprietà salutari. Infatti, possono andar bene anche prima e dopo l'allenamento sportivo come snack energetici.
Rappresentano anche un ingrediente goloso per i dolci, e si possono aggiungere a muffin, torte, cupcake o gelati come top, oppure agli yogurt bianco come ingredienti per insaporire.
Si abbinano bene macinati, come polvere di fragole da aggiungere a frullati, latte o bevande vegetali. Possono decorare piatti dolci o salati, aperitivi o cocktail a piacimento.
Fragole essiccate: effetti collaterali e controindicazioni
Non ci sono particolari controindicazioni all’assunzione delle fragole, ma bisogna considerare una possibile intolleranza o allergia all'alimento, che non è così rara. La fragola, infatti, contiene una certa quantità di istamina, che può causare nausea e prurito.
Come per molta frutta essiccata, le fragole disidratate presentano un contenuto di zuccheri tale per cui non va consigliata un'assunzione eccessiva a chi soffre di diabete. Essendo ricco di fibre, inoltre, in dosi abbondanti la fragola potrebbe provocare un'azione lassativa sull'intestino.
Per chi assume regolarmente farmaci per il cuore, il potassio eccessivo delle fragole può essere dannoso per i reni, quindi è bene non superare le quantità regolari.