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La malva è una pianta nota agli esseri umani da secoli, per il suo ottimo contributo di sostanze nutrienti e salutari, che ne rendevano l'infuso emolliente, bechico e lenitivo per la tosse. Nella tradizione erboristica, inoltre, le foglie di malva in infusione erano considerate soprattutto come lassativo. Oltre a queste sue doti, viene studiata come pianta antiflogistica, ossia antinfiammatoria naturale, ed è una delle erbe più ricercate in assoluto per la fitoterapia.

Malva: proprietà e benefici

Le foglie e i boccioli dei fiori di Malva sylvestris contengono diverse sostanze benefiche come mucillagini, tannini, flavonoidi e vitamina C. Sappiamo che è ricca anche di potassio e ossalato di calcio, e queste sue proprietà vengono adoperate sotto forma di infuso o decotto delle foglie di malva. È una pianta usata tradizionalmente come rimedio erboristico per tosse, catarro, raucedine, e calmante negli stati di bronchite, infezioni della gola e sintomi dell'asma.

La malva aiuta nei problemi respiratori poiché possiede delle mucillagini (sostanze mucose), che possono aiutare la mucosa del tratto respiratorio superiore, coprendo il tessuto infiammato con uno strato protettivo. Un infuso con foglie di malva, quindi, rappresenta un ottimo sollievo per la tosse e la gola. Un altro scopo terapeutico è quello di trattare la stitichezza, come lassativo, e all'interno di tutto l'apparato digerente, lenisce le irritazioni. La sua dote antinfiammatoria viene usata, infatti, per trattare ferite o infiammazioni della membrana mucosa della bocca, della gola, dello stomaco e dell'intestino. È considerata lenitiva negli stati di gastrite.
Alcune sostanze contenute nelle foglie di malva, infatti, contrastano il proliferare dell'Helicobacter pylori nello stomaco - un ceppo batterico che può provocare infiammazioni della mucosa gastrica, ulcere peptiche e problemi gastrici. Inoltre, era una pianta nota per favorire il benessere dei reni. La malva, infatti, è un'erba che nella medicina tradizionale favoriva il trattamento di calcoli biliari, calcoli e infiammazioni renali.

L'estratto di Malva contiene diversi composti con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, tra cui derivati fenolici, flavonoidi, terpenoidi, acidi grassi e alcuni acidi grassi essenziali come omega-3 e omega-6, beta carotene, vitamina C e vitamina E. Queste sostanze sono utili alla protezione dei reni da alcune lesioni, e può ridurre altri possibili danni al fegato; una pianta con funzioni protettive, quindi, per l'organismo. In più, la tisana alla malva può svolgere un'azione calmante sul sistema nervoso, come sedativo naturale per il relax e per favorire il sonno. La sua attività antiossidante, è dovuta ai flavonoidi, mentre quella antinfiammatoria sarebbe dovuta al composto malvidina 3-glucoside. Il composto è molto attivo nell'uso topico esterno, infatti grazie alle proprietà astringenti e antinfiammatorie, la lozione malva può essere utile come calmante per ferite, bolle, eruzioni cutanee, punture di insetti, eczema, acne e gonfiori. Storicamente la malva era usata per il benessere degli occhi e del cavo orale, per il mal di denti.

Origini e Storia della coltivazione

La specie è originaria del territorio Mediterraneo orientale e del Nord Africa, ma è ormai naturalizzata in molte parti del mondo. L'utilizzo della malva come pianta medicinale, infatti, risale circa a 3.000 anni fa. A causa delle proprietà emollienti di questa pianta, già i romani e gli antichi greci la usavano come lenitivo e calmante. Come rimedio naturale, erano utilizzate le foglie e i fiori di malva. Tradizionalmente, era apprezzata per trattare diverse infezioni e malattie delle vie respiratorie e per migliorare la digestione. La malva trattava il raffreddore, la tosse, la tonsillite, la bronchite, i problemi digestivi, e le irritazioni del cavo orale. Esternamente, era adoperata per lenire le ustioni, l'eczema e le ferite da taglio.

Pianta e fiori

La pianta della Malva sylvestris L. è un'erbacea perenne e biennale, della famiglia delle Malvaceae. Si trova facilmente in crescita spontanea a cespugli in Europa, Nord Africa e Asia sud-occidentale. Il nome botanico Malva deriva dal termine greco malakos, che significa calmante, ammorbidente. È conosciuta come malva comune in Europa, Iran, Pakistan e India. La pianta cresce generalmente in prati e aree umide, vicino a paludi, fossati, coste marine, rive dei fiumi. È ricoperta da piccoli peli, di solito mostra degli steli striscianti e può crescere fino a un metro di altezza. Le foglie sono verde scuro e i fiori sono rosa con venature viola più scure, il celebre color malva. Il frutto, a forma di anello, si divide in numerosi piccoli semi.

Valori nutrizionali della Malva

La malva in foglie è ricca di mucillagini, potassio, ossalato di calcio, vitamine e pectina. Tra le vitamine, sono presenti la C (acidi ascorbici) e la E (tocoferoli), oltre al beta-carotene. Inoltre, la pianta può accumulare metalli utili al nostro corpo come zinco e rame. In particolare, possiede diversi antiossidanti vegetali flavonoidi, acidi organici (acido ossalico, acido malico, glutarico, salicilico, etc.). Nelle foglie è stata riportata la presenza di alcuni lipidi e acido linolenico utili alla salute – questa disponibilità di acidi grassi come omega-3 e omega-6, rendono la malva preziosa.

Come adoperare le foglie di Malva nella tisana e nel decotto

L'infuso di Malva si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi di foglie in taglio tisana con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 5 agli 8 minuti, prima di bere la tisana.
Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri. Per un buon decotto di malva: fai sbollentare per circa 3 minuti 50 g di malva in foglie, in 1 litro di acqua.
Trascorso tale periodo lascia riposare per 15 minuti e poi filtra il tutto. puoi consumarne 3 tazze al giorno: mattino, pomeriggio e sera a digiuno. La tisana risulta molto efficace se usata come prevenzione.

Malva: effetti collaterali e controindicazioni

La pianta di malva non è tossica ma possono verificarsi controindicazioni, effetti collaterali o interazioni con altri farmaci. È importante rispettare le dosi consigliate, che nel caso dell'attività come lassativo, possono causare diarrea. Questa sua azione, in dosi elevate, potrebbe limitare l’assorbimento di farmaci a livello intestinale, diminuendone la bio-disponibilità. L’assunzione di malva è controindicata in caso di sensibilità ai componenti come la malvina e la malvidina. Non è consigliata alle donne in gravidanza o in allattamento.

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Provenienza
Italia
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