Questa pianta, nota da millenni per le proprietà delle foglie e dei fiori, dona in particolare le sue doti lenitive tramite l'infusione floreale. I fiori blu di malva sylvestris hanno proprietà preziose per le vie aeree, il cavo orale e l'apparato digerente. Oltre a presentare un gusto morbido e una fragranza delicata nell'infusione.
Fiori di Malva blu: proprietà e benefici
La malva è una pianta ricca di mucillagini, ossia sostanze gelatinose che apportano al nostro organismo delle virtù emollienti e idratanti. Nell'infusione dei fiori, in particolare, le mucillagini donano effetti lenitivi, che insieme ad alcuni flavonoidi antiossidanti, sono utili per trattare disturbi delle vie respiratorie. Aumentano la fluidità delle secrezioni bronchiali in caso di tosse, catarro e raucedine.
Una tisana di fiori di malva rende disponibili sostanze simili al nostro muco, in grado di proteggere e lenire le irritazioni della gola e del cavo orale, come il mal di denti. È utile per calmare la tosse secca, lenire i sintomi di bronchite e asma. In erboristeria l'infusione di fiori di malva blu aiuta a mantenere squillante la voce, grazie all'azione fluidificante nella gola. In più, tra i fiori per tisane, quelli di malva blu sono ottimi per regolare il transito digestivo e intestinale. Un infuso di fiori può favorire la digestione, proteggendo la mucosa gastrica in modo da evitare mal di stomaco, gastrite, colite o diarrea. Le mucillagini, infatti, hanno doti emollienti e protettive per lo stomaco, contro le irritazioni della membrana mucosa dell'intestino.
I fiori blu della Malva possono avere un ruolo come leggeri lassativi, in caso di costipazione, e mantengono il normale volume e la consistenza delle feci. Sono associati anche all'attività depurativa e diuretica della tisana, con effetto emolliente e lenitivo sulle vie urinarie. Come fiori per tisane sono impiegati anche per il loro effetto antinfiammatorio naturale su bocca e gengive, da usare anche come colluttorio.
Origini e Storia della coltivazione
La pianta Malva sylvestris è originaria dell'Europa, del Nord Africa e dell'Asia sudoccidentale. Nei secoli le piante si sono diffuse anche in Nord America e in tutta l'Europa. Il nome del genere è un antico nome latino che viene da mollire, ossia emolliente. L'epiteto sylvestris specifica che cresce nei boschi. In realtà, oggi vediamo che la malva si sviluppa facilmente in tutti i campi incolti, bordi stradali e tra le rovine. Mostra i suoi fiori dal rosa al violetto, che in fase di essiccazione diventano più scuri, fino al blu pervinca.
In erboristeria si utilizzano fiori e foglie, che hanno più o meno le stesse proprietà, mentre in passato si usavano anche le radici, considerate allora degli anestetici naturali.
Storicamente, la pianta era già citata da medici greci e romani, sia in cucina sia per le proprietà medicinali, soprattutto per l'apparato digerente e per i problemi cutanei. Nei secoli scorsi, l'infuso ai fiori di malva blu veniva usato sia per l'uso interno sia per l'esterno. Nella medicina popolare era utilizzata per trattare diverse condizioni infiammatorie sotto forma di infusi, decotti, cataplasmi, linimenti, lozioni, bagni e gargarismi. Il fiore di malva blu veniva bollito per preparare un collutorio adatto al mal di gola, per trattare problemi respiratori come la tosse e la bronchite, disturbi digestivi, stitichezza e mal di stomaco. Anticamente il decotto di fiori di malva era reputato un rimedio per l'epilessia e la cattiva circolazione.
Anticamente, i fiori di malva venivano usati nelle infusioni dalle donne in caso di cistite e dismenorrea, e dopo il parto per un'azione antisettica e disintossicante insieme alle foglie. Esternamente, veniva usato con altri ingredienti sul ventre per alleviare i dolori interni oppure contro le punture di insetti. Veniva applicato pure contro acne e foruncoli.
Il tè ai fiori di malva rappresentava per alcuni anche un simbolo di pace spirituale. A livello culinario, questi fiori commestibili hanno ancora oggi una funzione ornamentale di alcuni piatti, e si usano per la preparazione di risotti, gnocchi, nelle frittate o frittelle di verdure. I fiori vengono utilizzati anche per preparare alcune bevande tra cui la ratafia, un liquore della Catalogna che comprende molte specie selvatiche.
Pianta e fiori
Conosciuta scientificamente come Malva sylvestris, la malva è una specie del genere Malva della famiglia delle Malvaceae. Il fusto della pianta di malva nasce da un punto centrale, è flessibile, e si sviluppa a bassa crescita. Le piante di malva hanno un portamento prostrato, e crescono facilmente sui campi aperti e abbandonati. Nella coltivazione, si piantano i semi in estate, mentre i fiori della malva sbocciano di solito in autunno. A seconda della specie, possono avere colore lilla, bianco e rosa, fino a sfumature di color lavanda e blu – hanno sempre 5 petali. A volte si notano delle striature di colore, che si irradiano dal centro del fiore. Vengono raccolti in estate e possono essere essiccati per un uso successivo. I fiori sono seguiti da noccioli. Le foglie presentano peli corti sia sulla superficie inferiore che su quella superiore. È una pianta non molto apprezzata dagli animali, e ogni parte abbonda di una leggera mucillagine.
Valori nutrizionali dei fiori di Malva blu
I fiori della malva contengono diversi principi attivi, tra cui tocoferoli (vitamina E) e acido ascorbico (vitamina C), tannini, mucillagini, oli essenziali, terpenoidi e composti fenolici, antiossidanti flavonoidi e tannini. Rendono bio-disponibile una sostanza flavonoide chiamata glicoside malvina, oltre ad altre antocianine come malvidina, delfinidina, miricetina. Si trovano anche derivati di antiossidanti apigenina, quercetina e kaempferolo. Tra le piante dicotiledoni, questa possiede depositi abbondanti di mucillagini, principali responsabili degli effetti terapeutici dei fori di malva. Come adoperare i fiori di Malva blu nella tisana L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi di fiori di malva con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 5 ai 7 minuti, prima di bere la tisana. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.
Fiori di malva: effetti collaterali e controindicazioni
L'infuso di questo fiore non va consumato in eccesso, altrimenti potrebbe dare degli effetti sgraditi. La malva potrebbe dare delle conseguenze lassative eccessive, episodi di nausea e vomito, disturbi gastrici o indigestione. Inoltre, si sconsiglia l’uso della tisana in caso di reazioni avverse ad alcuni componenti della pianta, come la malvina e la malvidina. È anche necessario porre attenzione in caso di gravidanza e allattamento, chiedendo il parere del proprio medico.