Il timo macinato rappresenta una forma pratica e versatile di quest'erba aromatica, nota per le sue proprietà di gusto e benefiche. Apprezzato in cucina per rendere più saporite diverse preparazioni, dona un sapore concentrato tra il pungente e l'amarognolo, con un profumo penetrante che evoca gli agrumi, il miele, il fieno profumato con qualche nota legnosa. Il timo macinato offre un profilo aromatico intenso e concentrato, sapori complessi con note balsamiche e terrose. Soprattutto, promette una consistenza perfetta per entrare nelle pietanze in modo omogeneo.
Quali sono le proprietà benefiche del timo?
Quest'erba aromatica dona composti antiossidanti e nutrienti, utili per il benessere. Il timo contiene una buona quantità di vitamine: A, C, vitamine del gruppo B, e rende disponibili anche diversi sali minerali come rame, ferro, manganese, potassio, calcio e magnesio. Al suo interno sono racchiusi oli essenziali come linalolo, geraniolo e timolo – il responsabile del suo profumo intenso e delle doti balsamiche. Per il suo contenuto di composti salutari, al timo vengono attribuite proprietà antiossidanti, di protezione delle membrane cellulari contro l'ossidazione. A cosa fa bene il timo? Nota da secoli come pianta officinale, presenta nelle sue foglie sostanze benefiche con proprietà balsamiche, fluidificanti e depurative. Il timo è indicato come rimedio naturale per alcuni disturbi che interessano le vie respiratorie, dato che il suo olio essenziale e alcuni composti (fenoli, tannini, flavonoidi) sono utili dal punto di vista espettorante, balsamico e depurativo. Favorisce la fluidità delle secrezioni bronchiali, fluidifica e libera dal muco le vie respiratorie; utile contro la tosse e la congestione delle vie aeree. Un'infusione di timo facilita, quindi, il benessere di naso e gola, aiuta a rilassare i muscoli e lenisce la tosse; ha effetti purificatori contro le irritazioni. Il timo è considerato anche un'erba che stimola in modo corretto la funzione digestiva, la regolare motilità gastrointestinale e l'eliminazione dei gas in eccesso. Viene aggiunto storicamente alle ricette come spezia che semplifica l'assimilazione del cibo, utile anche come diuretico. In erboristeria è noto per l'uso esterno tramite infusione, favorendo il benessere della pelle. Il suo aroma viene adoperato anche per profumare l'ambiente e allontanare gli insetti, nei pot-pourri.
Dove si compra il timo in polvere? Quest'erba aromatica è disponibile in versione macinata di alta qualità, nel nostro negozio di spezie online Natura d'Oriente. Puoi acquistare il timo in polvere sfuso, in confezioni dal peso variabile tra 50 g, 75 g, 100 g, 150 g, 250 g, 500 g e 1000 g. Le nostre confezioni salva-freschezza ermetiche assicurano un'ottima conservazione nella dispensa.
Come usare il timo in polvere?
Molto apprezzato nella cucina mediterranea, il timo è un classico insaporitore di pietanze italiane e francesi; fa anche parte delle spezie mediorientali, dove dona un tocco piccante e amarognolo, amato nelle cucine locali. In tempi più recenti ha trovato successo anche nelle ricette caraibiche e americane, grazie al gusto pungente.
Il profumo del timo (è un'erba della famiglia della menta) introduce una nota agrumata balsamica che lo fa apprezzare sia nei piatti salati sia nei dessert. Un piccolo “segreto” per dare complessità alle creazioni culinarie.
Il timo macinato offre un aroma intenso e concentrato, e una consistenza finemente polverizzata per diffondersi nei piatti senza sforzo, consentendo al suo sapore di fondersi perfettamente con quello del cibo.
I rametti di timo ridotti in polvere sono l'ideale per ottenere un sapore diffuso in modo uniforme, deciso e robusto. La natura concentrata del timo macinato gli permette di infondere nel piatto la sua forza aromatica, con note molto ricche. In combinazione con le carni, in particolare, può creare una complessità di sapori che stuzzica il palato. In particolare su minestre, zuppe, stufati, sughi, piatti in umido e marinate – introduce una nota profonda, pungente, balsamica e speziata. Proprio per questo motivo, il timo in polvere va usato in modo parsimonioso. Ne basta poco per concentrare gusto e fragranza, in modo efficace se usato crudo. Sprigiona comunque un effetto potente quando il calore favorisce il rilascio degli oli essenziali. Questa versione concentrata del timo, essiccato e macinato, va dosata in quantità minori rispetto al timo in foglie e al timo fresco. In quest'ultimo caso il rapporto di conversione è circa 1:3 (es. 1 cucchiaio di foglie di timo fresco corrisponde ad 1 cucchiaino di timo macinato).
In quali ricette si può utilizzare il timo
Ricette salate: la versione macinata è utile in molte ricette di zuppe e minestre, diffuse nell'Europa centrale, aromatizzate dal timo. Viene adoperato facilmente per insaporire verdure al vapore o lesse, ortaggi, insalate, piatti a base di zucca, pomodori, melanzane e peperoni. Ottimo per una spolverata intensa su frittate e piatti a base di uova, dona sapore a patate, tortini, formaggi a pasta morbida, funghi. Sminuzzato in polvere, il timo si presta bene per i ripieni con pangrattato, verdure e altre erbe; per gli impasti di pane, grissini e prodotti da forno, che ravviva con note pungenti e aromatiche. Si può inserire nell'acqua bollente per ricette come le patate lesse infuse nel timo.
Primi piatti: squisito per cospargere sughi e condimenti destinati a pasta e riso, particolarmente quelli con pomodoro, peperoni, olive, cipolle, melanzane e zucchine; si abbina bene a tutti i cereali lessati, con aroma unico nei risotti cremosi - intensifica le note di terra nel risotto ai funghi.
Carne: il timo accompagna da sempre le carni, dato le preserva donando un sapore intenso. La versione in polvere va dosata con attenzione, per evitare note troppo forti e amarognole. Nelle giuste quantità, il timo macinato dona una nota intensa alle carni delicate; perfetto su piatti a base di pollame, nello stufato di agnello, su arrosti, spezzatini e carni in padella. Può conferire un tocco di freschezza se usato come leggera spolverata finale insieme ad altre erbe. La versione macinata è adatta ad insaporire la preparazione di hamburger, polpette, ripieni di carne. Il timo si può aggiungere alla salamoia di acqua salata per insaporire carni come pollo e tacchino.
Pesce: un pizzico di timo in polvere si sposa bene con tutti i tipi di pesce, gamberi e frutti di mare, diffonde il suo aroma sul pesce cotto arrosto o in padella; si usa nelle ricette di mare al guazzetto,come il pesce all'acqua pazza (cottura in umido). Nelle zuppe di mare è bene aggiungerlo a fine cottura, per evitare che il calore ne diminuisca troppo il sapore – squisito nella zuppa cremosa timo e salmone.
Salse: quest'erba aromatica macinata è perfetta per la marinatura di carne e pesce alla griglia o arrosto; specialmente mescolata nei “rub” con olio, sale, pepe e spezie; oppure nelle marinate al brandy. Si unisce facilmente a burro, olio e aceto nella preparazione di condimenti aromatici. Si può usare per creare salse, intingoli con panna o pomodoro. Nelle creme spalmabili al timo, mescolando la polvere con formaggi, pepe, sale, altre erbe e spezie. Nelle vinaigrette, frullando il timo con olio, aceto e senape.
Dessert: la polvere di timo essiccato è l'ideale per gli impasti di dolci, biscotti e specialità dolci. In molte ricette i sentori agrumati e appena floreali, bilanciano le note pungenti per una notevole complessità di sapori, che trasforma completamente i dolci. Il timo offre un contrasto interessante in ricette di creme pasticcere, torte soffici, plumcake e cupcake, dolci al cioccolato, pasticcini, frollini e biscotti al burro. Una spolverata può aromatizzare le macedonie di frutta fresca, e creare lo zucchero semolato infuso al timo – ingrediente base per alcuni dessert.
Combinazioni: il timo fa parte della miscela di erbe provenzali, e del mix mediorientale za'atar, dove si combina con spezie come sommacco e sesamo. Nella cucina mediterranea è usato in mescolanza con erbe aromatiche “legnose” come rosmarino, maggiorana, santoreggia origano e alloro. Per attenuare il suo gusto pungente si può accoppiare con aglio, salsa di soia o di pesce, limone.
Bevande: il suo profumo balsamico è utile per aromatizzare il vino, preparare liquori e infusioni.
La Ricetta: Biscotti salati al timo e limone
Ingredienti per circa 40 biscotti 300 g di farina 00 - 60 g di farina di ceci - 10 g di timo in polvere – 1 cucchiaino di curcuma - aglio tritato q.b - scorza di 1 limone grattugiata - 100 ml di olio extravergine d'oliva - un pizzico di sale - un pizzico di pepe - 8 cucchiai di acqua
Preparazione In una ciotola inserisci gli ingredienti in polvere: timo, aglio, timo, curcuma, farine setacciate. Aggiungi la scorza di limone, sale, pepe e fai scendere l'olio a filo per ammorbidire. Mescola tutto e aggiungi l'acqua a poco a poco, finché ottieni un impasto omogeneo. Se l'impasto risulta troppo denso, aggiungi altra acqua, se invece sembra liquido, aggiungi un cucchiaio di farina 00. Impasta con le mani e forma un panetto, avvolgilo nella pellicola trasparente per alimenti. Lascialo in frigorifero per circa 30 minuti. Trascorso il tempo necessario, stendi il panetto su una spianatoia infarinata e usa il matterello per ottenere uno spessore di circa 1 cm. Puoi formare delle palline da circa 10 g ciascuna, dando la forma che preferisci ai biscotti. Sistemali su una teglia foderata con carta da forno. Preriscalda il forno a 180°C, poi inforna la teglia e lascia cuocere per circa 10 minuti o fino alla doratura desiderata . Quando i biscotti saranno indorati, sfornali e lasciali intiepidire.
Origine e storia del timo
La forma in polvere è ricavata dalle foglie essiccate e poi macinate di piante del genere Thymus, appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae. Il genere contiene circa 400 specie di piante erbacee perenni aromatiche, tra cui la più famosa in Italia e in cucina è il Thymus vulgaris – nota anche come erbuccia o sermollo. Tra le altre sottospecie, varietà e sottovarietà, ci sono anche il timo limonato (Thymus Citriodorus dall'aroma di limone) e il timo erba barona (molto pizzicante, usato come cibo per gli animali) storicamente il timo era noto nel Mediterraneo come erba officinale e di condimento. Era usato insieme a santoreggia, rosmarino e salvia – altri aromi che profumano la macchia mediterranea. In cucina il timo era famoso anche per le proprietà digestive e di conservazione; era considerato una spezia anti-putrefazione per conservare le carni in attesa della cottura. Tramite la marinatura, tecnica antichissima per preservare gli alimenti, si preservavano i cibi dal degrado dei batteri (in assenza di frigoriferi). Grazie alla presenza di olio essenziale ad azione purificante naturale, il timo era un ottimo conservante. Gli antichi Egizi sfruttavano le sue doti per imbalsamare i defunti, mentre i Greci lo adoperavano negli incensi per ottenere profumi celestiali. Ricavavano anche un miele al timo, dalla specie Thymus capitatus presente sui monte ateniesi. Come pianta officinale il timo era celebre per le virtù utili al benessere della respirazione: si adoperava in medicina naturale all'epoca per alleviare i disturbi delle vie aeree e per purificare naturalmente gola, bronchi, naso, bocca, etc. – era considerato anticamente “l’antibiotico dei poveri”. Il medico greco Galeno consigliava il timo come rimedio per i dolori articolari. Ad uso alimentare, Etruschi e Romani lo usavano come aromatizzante per vini e formaggi, e in senso digestivo. Veniva usato anche in modo simbolico come pegno d'amore e di protezione: le dame donavano rametti di timo al proprio cavaliere, affinché fosse difeso in battaglia. Le giovani ragazze in cerca d'amore, raccoglievano i rametti nelle prime settimane dell’anno, mettendoli sotto il cuscino come buon augurio per un matrimonio. Ancora oggi il timo viene adoperato sia in cucina sia per uso esterno, come erba da infusione per tisane benefiche e per sciacqui che detergono e purificano la pelle.