Gli aromi speziati e intensi di questa bevanda si fanno notare per la presenza del pepe nero (la piperina), del pepe rosa, e di ingredienti dal sapore caldo e intenso, oltre al piccante zenzero. Cardamomo, curcuma cannella, chiodi di garofano avvolgono l'olfatto con una fragranza pungente e stimolante, che si unisce alla base di matè per una sferzata di energia.
Questa infusione dona sapori e benefici ad ogni sorso, e andrebbe preparata la mattina come energizzante. Anche dopo il pranzo, per ritrovare l'energia e digerire al meglio il cibo, evitando un'assimilazione scorretta. È consigliabile non prendere questo infuso la sera, perché le sue sostanze energizzanti e stimolanti potrebbero interferire con il sonno.

Infuso piperina curcuma e mate: proprietà e benefici

Una bevanda potente, combina l'energia della Yerba Mate con le spezie. La miscela è ricca di energia naturale, che può risvegliare corpo e mente all'inizio della giornata. La yerba mate, è una bevanda nota in Sud America, ricavata dall'infusione delle foglie di una pianta sempreverde locale. Bere il mate è un vero e proprio rito, e risulta benefico a causa del contenuto di caffeina con un'alta concentrazione. La base di mate (detto anche matè), dona quindi un potere energetico all'infuso oltre ad apportare diversi amminoacidi. Il mate stimola il sistema nervoso tramite i suoi principi attivi, per questo spesso è considerato un sostituto del caffè – in grado di fornire concentrazione e agire come tonico in caso di stanchezza fisica e mentale.

L'infusione si avvale del matè per favorire anche la diuresi, grazie ai composti organici che aiutano il drenaggio dei liquidi corporei in eccesso, contro la ritenzione idrica. Rappresenta un aiuto per mantenere l'equilibrio del peso corporeo, perché agisce sul metabolismo dei lipidi e dona un senso di sazietà. L'infusione, grazie al matè e altri elementi, svolge una funzione di termogenesi, in cui il calore aiuta a bruciare i grassi stimolando il metabolismo. Un supporto è dato dalla piperina – il principale alcaloide del pepe nero – e dalla curcuma.

La fusione delle spezie rende disponibili dei principi benefici, come la curcumina contenuta nella curcuma. Solitamente curcuma e pepe nero si uniscono per potenziare l'assorbimento della curcumina e accrescere i principi attivi di entrambe. L'unione del matè con altre spezie favorisce anche la digestione, stimolando la secrezione di acidi gastrici e facilitando l'assorbimento dei nutrienti a livello gastrico e intestinale. Sia la piperina che lo zenzero e la cannella, stimolano acidi utili al processo digestivo. Anche la curcuma aiuta un transito intestinale tranquillo, agendo in funzione depurativa drenante come il matè. Tutte le spezie esotiche stimolanti e gustose come elementi dell'infusione, sono adoperate in erboristeria per secoli, in particolare nelle bevande ayurvediche indiane.

Origini e Storia della coltivazione

La yerba mate o matè, è una bevanda tradizionale dell'America Latina. Si ottiene mettendo in infusione in acqua calda le foglie essiccate della pianta di yerba mate, la Ilex paraguariensis.
Può essere servita fredda o calda, solitamente in un caratteristico contenitore, detto appunto mate, in legno o acciaio. Le foglie di yerba mate e dell’acqua calda, non bollente, si uniscono nel contenitore e vengono consumate con una particolare cannuccia chiamata bombilla, dotata di filtro. Il filtraggio è necessario per aspirare solo il liquido lasciando le foglie nel contenitore. Il rito prevede che il mate venga offerto a tutti, aggiungendo dell’acqua calda ogni tanto, secondo una tradizione antica della bevanda guaraní (popolazioni che vivono principalmente in Paraguay, Brasile e Argentina). Il rituale è arrivato recentemente anche nei paesi europei e nel resto del mondo, dove i filtri permettono una preparazione rapida del matè. La curcuma è una spezia di origini asiatiche che si mostra con un colore giallo intenso, simile allo zafferano.
È originaria dell'India meridionale e dell'Indonesia, e viene ampiamente coltivata anche nelle isole dell'Oceano Indiano. Le sue proprietà benefiche sono dovute alla curcumina, il principio attivo estratto dal rizoma, una sorta di radice che si trova sotto terra. Per tale motivo è stata usata fin dall'antichità come spezia e condimento, oltre che colorante per tessuti. Il suo aroma è simile a quello del pepe, con un sapore caldo e amarognolo molto apprezzato come stimolante digestivo nella medicina orientale. La piperina è un composto organico che deriva dal pepe nero, e ne costituisce un elemento che dona alla spezia il sapore pungente. Come composto viene classificato nella famiglia degli alcaloidi o dei lipidi (grassi e sostanze simili ai grassi). Gli alcaloidi sono dei composti azotati con spiccate proprietà fisiologiche.
È presente nel pepe nero circa al 5-9%, ed è stata isolata per la prima volta chimicamente nel 1820 e studiata nella sua costituzione chimica con sintesi di laboratorio nel 1882. La pianta del pepe nero, da cui deriva, è originaria della costa indiana del Malabar ed è una delle prime spezie conosciute storicamente.

Spezie e altri ingredienti

La Curcuma longa è una pianta erbacea della famiglia dello zenzero (Zingiberaceae). Le piante di curcuma raggiungono circa 1 metro di altezza, con lunghe foglie e fiori giallo-arancio. Il rizoma o radice di curcuma biologica, è nota per la presenza di curcumina, uno dei curcuminoidi che compongono questa parte della pianta. Il rizoma si trova sotto la superficie del suolo, appena sotterraneo, ed è ramificato.
Esistono diverse varietà della pianta, ma la più diffusa è la Curcuma Longa, conosciuta anche come Curcuma Domestica.
Il pepe nero è il Piper nigrum è una pianta rampicante della famiglia delle Piperaceae, dai cui frutti deriva la spezia piccante. La pianta può raggiungere un'altezza di 10 metri grazie alle sue radici aeree. Mostra foglie verdi lucide e piccoli fiori raggruppati. I frutti sono delle drupe, talvolta chiamati grani di pepe, sono piccoli e dal forte odore aromatico. Contengono un unico seme e diventano rosso-giallastri a maturazione. Il sapore deriva principalmente dalla piperina.

La pianta della yerba mate è la Ilex paraguariensis, che appartiene alla famiglia Aquifoliaceae. L'albero richiede condizioni specifiche, per questo viene coltivato correttamente solo in alcune piccole regioni di Argentina, Paraguay e Brasile. È necessario un tempo di almeno due anni tra un raccolto e l'altro, per ricrescere - si sviluppa fino a 8 metri. Mostra foglie spesse e scure, che vengono essiccate per ottenere la yerba mate o il chimarrão. I piccoli fiori bianchi sbocciano a fine autunno, mentre in tarda primavera compaiono piccole bacche rosse.

Lo zenzero è la spezia che deriva dal rizoma o radice della pianta erbacea Zingiber officinalis. È una pianta da fiore appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae originaria del sud-est asiatico. Cresce per circa un metro, sviluppando il rizoma sotterraneo, da cui nascono i fiori dai petali giallo pallido, sui germogli. Il rizoma è quello usato per il consumo e che dona la spezia. Lo zenzero può essere usato fresco, essiccato, in polvere o sotto forma di olio o succo. Il pepe rosa è ricavato dalle bacche di un arbusto sudamericano, lo Schinus molle. Il frutto mostra il caratteristico colore rosato e una forma simile alla bacca del pepe - per questo è chiamato pepe rosa o falso pepe. Il frutto dona al palato una consistenza morbida e un sapore diverso dal pepe, più delicato e dolce. L'albero della cannella è Cinnamomum zeylanicum (cannella di Ceylon), un sempreverde della famiglia Lauraceae. La sua corteccia possiede elevate proprietà aromatiche, da cui si ricavano i bastoncini di cannella. Cresce in terreni umidi e ben drenati, e raggiunge circa 15 metri di altezza. Mostra foglie ovali e piccoli fiori con colori giallastri, mentre il frutto è una drupa scura. Tra le specie affini alla pianta di Ceylon, anche altre vengono coltivate come fonte della spezia, tra cui la cassia cinese (Cinnamomum cassia), la cannella vietnamita (C. loureiroi), la cannella indonesiana (C. burmannii), e la cannella di Malabar (C. citriodorum). I chiodi di garofano derivano dai boccioli del fiore della pianta Eugenia caryophyllata (o Syzygium aromaticum). Appartiene alla famiglia delle Myrtaceae, proviene dell'Indonesia. I chiodi di garofano essiccati diventano una spezia, e non sono collegati con la pianta del garofano. La spezia del cardamomo deriva dai baccelli della pianta Elettaria Cardamomum, della famiglia Zingiberaceae. Originaria dell'India, la pianta sviluppa un baccello o capsula che contiene diversi semi, piccoli e scuri: una volta sciolti o macinati, donano l'aroma del cardamomo. Esistono anche varietà come il cardamomo nero (nepalese) della pianta Amonum Subulatum, il cardamomo bruno-marrone e il delicato cardamomo bianco.

Valori nutrizionali dell'infuso di piperina curcuma e mate

I principali principi attivi sono la piperina, la curcumina e le xantine - composti organici presenti nell'erba mate come teobromina e teofillina. L'infuso rende anche elementi antiossidanti. Come adoperare gli ingredienti nell'infusione L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela di piperina curcuma e mate con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

L'Infuso piperina curcuma e mate può avere effetti collaterali e controindicazioni?

Anche se apporta dei benefici, per evitare effetti indesiderati dell'infusione è necessario rispettare le dosi consigliate e non eccedere per periodi troppo lunghi nel consumo. L'assunzione eccessiva può provocare diarrea, nausea, mal di stomaco e disturbi gastrointestinali, emorroidi, mal di testa e tachicardia. L'infuso va assunto preferibilmente il giorno, perché potrebbe interferire con il sonno. È bene evitare l'infusione anche in caso di patologie delle vie biliari ed epatiche, per chi soffre di ulcere e disturbi gastrointestinali. L'abbinamento di piperina e curcuma con il matè non è consigliato in gravidanza e in fase di allattamento.

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