La miscela con ingredienti provenienti da coltivazioni convenzionali e aromi naturali, dona un tocco intenso e aromatico. Il gusto è complesso, con una ricca sensazione al palato data dai datteri e dalla farina di riso, a cui si aggiungono i pistacchi e una nota squisita di cannella. La consistenza e le sfumature di frutta ne fatto un'infusione ideale per la colazione, e per ogni momento del giorno in cui desideri una bevanda corposa. I morbidi petali di ibisco e calendula creano il sapore finale delicato; perfetto come infuso rilassante se bevuto caldo o rinfrescante preparato fresco.

Infuso mela e pistacchio: proprietà e benefici

Assumendo questo infuso si prendono le qualità dei diversi ingredienti, prima di tutto la mela. Nota per le doti digerenti, la mela dona dei benefici per la salute tra antiossidanti e vitamine. Questa bevanda calda e rilassante dona le virtù utili contro la stitichezza, bevuta al mattino migliora la digestione e il transito del cibo, alleviando le irritazioni a carico dell'intestino. L'infuso mela e pistacchio offre elevate quantità di magnesio, potassio, calcio, ferro, vitamine C e A - insieme all'ibisco e ai datteri. Tutti elementi che possono aiutare l'organismo e le difese immunitarie. I datteri e i pistacchi sono elementi energetici dell'infuso alla frutta, che apportano minerali. L'infuso caldo mela e pistacchio favorisce anche il benessere della gola e rende piacevole un'azione utile contro le irritazioni, grazie al gusto caldo della cannella.

<h2style="text-align: justify;">Origini e Storia della coltivazione

Il pistacchio è un alimento, annoverato tra la frutta secca, che è stato consumato dall'uomo da migliaia di anni. Sono presenti testimonianze del pistacchio nell'alimentazione di circa 8.000 anni fa. Anche la leggenda dei Giardini Pensili di Babilonia parla di alberi di pistacchio (700 a.C.), così come i pistacchi sono citati anche nell'Antico Testamento. Si pensa che il pistacchio sia una pianta originaria del territorio della Persia e Turchia, diffuso presto nel bacino. Il nome deriva dal greco Pistàkion. Nel corso dei secoli furono apprezzati molto come cibo prezioso e raffinato, spesso considerato un lusso nella Roma classica. I pistacchi raggiunsero l'Italia dalla Siria e si sono poi diffusi in tutto il Mediterraneo. Era facile trasportarli lungo la via della Seta, per la loro durata nel tempo. Usati sia come macinata per le salse sia per creare dei dolci, erano apprezzati per il loro eccezionale valore nutrizionale: sono semi ricchi di proteine, grassi e fibre. In Italia, le grandi coltivazioni in Sicilia ne fanno un elemento molto utilizzato in cucina. Le specie delle mele, Malus, sono originarie delle zone temperate di entrambi gli emisferi – settentrionale e meridionale. Si ritiene che la mela coltivata oggi sia stata addomesticata partendo da una pianta mela selvatica, M. sieversii, circa 4.000-10.000 anni fa. In ogni caso, l'origine sarebbe nelle montagne del Tien Shan in Asia centrale. Da lì si è diffusa in Europa occidentale lungo la Via della Seta e si è ibridata con altre specie. Nel corso dei secoli sono state effettuate selezioni sempre diverse, di cui le più note sono nate circa 2.000 anni fa. Oggi sono presenti centinaia di varietà in Europa, esportate poi anche in Nord America.

Frutta e fiori

Le componenti dell'infusione sono tante, e il misto racchiude frutti e fiori di diversa provenienza. Il pistacchio deriva dalla pianta Pistacia vera, un piccolo albero della famiglia Anacardiaceae. La parte commestibile è quella dei semi. La pianta per crescere meglio preferisce terreni asciutti, in climi caldi o temperati. Mostra dei rami molto estesi ma raramente supera i 9 metri di altezza. Possiede foglie larghe e fiori maschili e femminili (in genere è una pianta dioica). Le drupe bianche crescono in grappoli lunghi circa 2 cm. Quando maturano, tendono a dividersi senza rilasciare il seme. Sotto il guscio, la noce presenta un nocciolo verdastro racchiuso in una sottile buccia rossastra aderente. Quelli commestibili sono i gherigli, sgusciati e sbucciati. La pianta della mela è la Malus domestica, che appartiene alla famiglia delle Rosacee. È un albero originario dell'Asia, oggi diffuso in tutto il pianeta. I frutti si differenziano in colori e in molte varietà, dalle mele gialle e verdi a quelle rosse, con diverse sfumature. I meli sono generalmente alberi di piccole dimensioni, ma se l'albero non viene potato, raggiunge spesso un'altezza di 9 metri e una chioma altrettanto grande. L'ibisco deriva dalla pianta Hibiscus sabdariffa, chiamata anche rosella. Fa parte della famiglia Malvaceae. Probabilmente originaria dell'Africa occidentale, viene per la parte esterna commestibile del suo fiore (calice). Cresce meglio in terreni argillosi e nei climi tropicali, con precipitazioni medie di circa 25 cm al mese, per tutta la stagione di crescita. La palma da dattero, (Phoenix dactylifera), è un albero della famiglia delle palme (Arecaceae). È una pianta alta circa 23 metri, con una corona di foglie lunghe circa 5 metri. Il dattero è un frutto con un solo seme, o drupa, di solito oblungo. Può variare molto nella dimensione, nel colore, per la qualità e consistenza della polpa, a seconda delle varietà. La cannella di Ceylon (Cinnamomum verum) è un albero cespuglioso sempreverde della famiglia dell'alloro (Lauraceae), che dona la spezia dalla sua corteccia. Originaria dello Sri Lanka (ex Ceylon), della vicina costa indiana del Malabar e del Myanmar (Birmania) ed è coltivata oggi anche in Sud America e nelle Indie Occidentali. Come fonte di cannella si coltivano anche specie affini tra cui la cassia cinese (Cinnamomum cassia), la cannella vietnamita (C. loureiroi), indonesiana (C. burmannii) e del Malabar (C. citriodorum). La Calendula officinalis è una pianta erbacea annuale, del genere Calendula della famiglia Asteraceae. Cresce nelle regioni temperate dell'Eurasia e del Nord Africa, mostra fiori a raggiera, simili a petali di colore giallo-arancio. Sono noti per le proprietà benefiche e cosmetiche lenitive.

Valori nutrizionali dell'infuso di mela e pistacchio

I principali principi attivi sono i sali minerali, potassio, magnesio e ferro, e le vitamine A e C.

Come si prepara l'infusione?

L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela di mela e pistacchio con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso mela e pistacchio: effetti collaterali e controindicazioni

Per ottenere i migliori benefici dalla miscela, è necessario non eccedere nel consumo né assumere l'infuso di mela e pistacchio per periodi troppo lunghi. Un'assunzione eccessiva può causare gas intestinali, gonfiore, dolori addominali e diarrea. I pistacchi possono causare reazioni allergiche in alcuni soggetti allergici alle arachidi. Inoltre, è consigliabile valutare tutti gli ingredienti dell'infuso, per evitare sintomi di allergia. Consigliata cautela a donne in gravidanza o in allattamento.

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