Avviso ai clienti durante il mese di agosto saremo coinvolti in numerosi eventi. Il negozio sarà operativo ma le spedizioni saranno sospese dal 1/08 al 1/09. Approfittate del codice sconto COCOMERO5 (sconto del 5% valido fino al 29/7) per fare scorta dei vostri prodotti preferiti.

Gradevole e ricco di proprietà benefiche per l’organismo, questo infuso è naturalmente privo di caffeina. Un vero sogno estivo, che nasce dalle bontà combinate di melone e pesca, sprigionando anche aromi e gusti di frutti esotici come papaya e ananas. Con un tocco floreale tropicale di ibisco e la nota finale delicata del fiordaliso. Le sfumature equilibrate di mela e il sapore asprigno del cinorrodo danno sostanza all'infusione e benefici a livello di nutrienti. Il suo sapore delizioso e vivace permette di riacquistare il sorriso e affrontare la giornata con un carico di positività.

Infuso pesca e melone: proprietà e benefici

Gli elementi di questa miscela donano ad ogni sorso dei principi nutritivi che consentono di purificare l’organismo e favoriscono la digestione. L'azione detox è favorita da diversi sali minerali e vitamine, come quelli contenuti nel melone (ferro, calcio e fosforo), che stimolano i movimenti intestinali e liberano i reni da scorie e tossine in eccesso. La combinazione di ananas, papaya e melone può favorire la digestione delle proteine e un risultato disintossicante, oltre che rinfrescante.

È un ottimo infuso per le persone con problemi digestivi, che desiderano migliorare il transito intestinale con una bevanda gustosa. Inoltre, le proprietà dell'ananas sono notoriamente diuretiche, agevolando l'espulsione dei liquidi in eccesso – un aiuto per chi soffre di ritenzione idrica. L'elemento della pesca aggiunge minerali come calcio e potassio, che arrivano dalla pesca per un effetto rimineralizzante e ricostituente. L’infuso di pesca e melone mostra una buona presenza di vitamine del gruppo B (soprattutto nel melone), vitamina A e vitamina C (cinorrodo, ibisco, ananas, pesca, papaya), utili per il benessere del nostro organismo.

Origini e Storia della coltivazione

Il frutto della pesca è probabilmente originario della Cina, da dove si è diffuso fino ai paesi del Mediterraneo e, successivamente, in altre parti d'Europa. Gli spagnoli portarono il pesco anche in America, e se ne ha notizia già nel Seicento in Messico. Nella sua coltivazione si deve rispettare la sua caratteristica, essendo un albero da frutto con una vita relativamente breve rispetto. I frutteti di pesco vengono ripiantati dopo 8-10 anni, con un'attenzione particolare al clima.

Le piante sono intolleranti al freddo intenso e non possono essere coltivate a temperature basse, ma comunque non sviluppano bene dove gli inverni sono troppo miti (richiedono il raffreddamento invernale). Oggi il pesco viene coltivato nelle regioni temperate calde dell'emisfero settentrionale e meridionale, con una coltivazione intensa che è iniziata nel Novecento. Il pesco è considerato uno dei più importanti frutti per le produzioni agricole italiane, della Cina, Spagna e Stati Uniti.

I meloni si sono diffusi dai centri di origine in Africa e poi in Asia, fino all'Europa e alle Americhe attraverso il commercio e le esplorazioni. Noto già 3000 anni fa, il frutto era consumato da sumeri, assiri, egiziani e poi romani. Nel tempo sono emerse molte varietà, dato che l'ibridazione dei meloni avviene frequentemente in natura. Si suddividono in base alla resa, alla dolcezza, alla consistenza e al colore dei frutti. Alcuni gruppi hanno un forte profumo alla maturazione, e si adattano alla stagione calda e secca. Altre cultivar di melone, si sono evolute con una maturazione tardiva dei frutti. Il melone dolce che si trova oggi in commercio, fa parte delle varietà che conosciamo e portiamo in tavola. Il melone dalla polpa arancione dolce più noto prende il nome dalla località Cantalupo(Cantalupensis), dove era coltivato da una varietà dell'Asia sud-occidentale, fin dal medioevo. Tra le altre varietà troviamo i meloni retati (Reticulatus), i meloni invernali Inodorus e i meloni mango Chito.

Frutta e fiori

Il frutto del melone deriva dalla pianta Cucumis melo, una rampicante della famiglia Cucurbitaceae. Resistente al gelo, la pianta necessita comunque di un clima caldo. Sviluppa grandi foglie e fiori gialli. I famosi frutti sono botanicamente un tipo di bacca, conosciuta come pepo, e mutano a seconda della varietà in termini di dimensioni, colore, forma, consistenza e sapore della polpa. I cantalupi e i meloni a rete maturi emanano un dolce odore fruttato, mentre i meloni invernali maturano tardi, diventando più morbidi ma non troppo dolci.

La pianta della pesca è il Prunus persica, che rappresenta una specie della famiglia Rosaceae. I peschi sono solitamente di dimensioni medio-piccole, raramente raggiungono i 6 metri di altezza. Le foglie sono di colore verde lucido, e i fiori sono di solito rosa - occasionalmente bianchi. Esistono alcune varietà della pianta, coltivate per la polpa succulenta e dolce dei frutti. Le pesche solitamente si presentano rosse con sfumature gialle e varie tonalità, con colori più o meno intensi in queste gradazioni. Come frutti vengono consumati freschi, disidratati o liofilizzati.

Il cinorrodo è il falso frutto di alcune specie di Rosa, pianta perenne della famiglia delle Rosaceae. Deriva spesso dalla Rosa Canina ma anche dalla Rugosa, dalla Acicularis o dalla Cinnamomea. Esistono migliaia di cultivar, sotto forma di arbusti eretti o rampicanti, e la maggior parte delle specie deriva dall'Asia. I fiori cambiano di forma, dimensione e colore, mentre il cinorrodo si mostra sempre ovale, carnoso e rosso. I cinorrodi rappresentano l’ovaio maturo che rimane sul ramo dopo il fiore, e all'interno racchiudono circa 3 piccoli semi giallo-marroni.

La pianta del Malus domestica della famiglia delle Rosacee, ci dona le mele. È un albero originario dell'Asia, diffuso ormai in tutto il pianeta. I frutti si diversificano nei colori e nelle tante varietà, che distinguono le mele per colore, dimensione e consistenza della polpa.

L'Ananas comosus è una pianta non molto alta, della famiglia Bromeliaceae. Cresce meglio su terreni ben drenati, esposti al sole e dona i famosi frutti dalla forma che ricorda una pigna. Gli ananas sono formati dall'unione di fiori e bacche della pianta, che creano un unico frutto.

La pianta dell'ibisco, la Hibiscus sabdariffa, appartiene alla famiglia Malvacee. Cresce nelle regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo. Il calice e i fiori sono usati per il tè all'ibisco, come aromi e coloranti.

La Carica papaya è un albero della famiglia Caricacee, da cui derivano i frutti – diversificati per colore tra verde, giallo, arancio e rosa. Possono arrivare fino a 30 cm e pesare 9 kg. Mostra poca ramificazione, e arriva fino a 10 metri di altezza con una temperatura calda o temperata.

Il fiordaliso è il fiore della pianta annuale Centaurea cyanus, della famiglia delle Asteraceae. È una pianta originaria dell'Europa, che cresce spesso nei campi di cereali, nei terreni sottoposti ad un buon drenaggio. Dona fiori usati per gli infusi, di diversi colori: blu intenso, rosa, viola, bianco.

Valori nutrizionali dell'infuso di pesca e melone

L'infuso è una fonte di sali minerali, soprattutto potassio, zinco, calcio, magnesio, fosforo. Dona diverse vitamine, principalmente vitamina C e del gruppo B. Come adoperare gli ingredienti nell'infusione L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi della miscela pesca e melone con acqua a 100 °C. Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.

Infuso pesca e melone: effetti collaterali e controindicazioni

Anche se apporta dei benefici, per evitare effetti indesiderati è necessario rispettare le dosi consigliate e non eccedere per periodi troppo lunghi nel consumo dell'infuso. L'assunzione eccessiva può provocare diarrea, mal di stomaco, nausea, mal di testa. Consigliata cautela a donne in gravidanza o in allattamento.

0234/50
Aggiungi altri prodotti al tuo carrello

16 altri prodotti della stessa categoria: