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Le noci pecan sono un tipo di frutta secca proveniente da Stati Uniti e Messico. Si tratta infatti del frutto (anche se in realtà come vedremo noi non mangiamo il frutto) di un albero diffuso nel sud degli Stati Uniti e in Messico. Come tutta la frutta secca le noci pecan sono molto nutrienti e caloriche.  

Noci pecan proprietà e benefici

Le noci pecan apportano un contributo calorico davvero importante anche rispetto al confronto con le diverse varietà di frutta secca, risultando tra le più energetiche.

L’alto contenuto di vitamine e di sali minerali le rende un cibo molto indicato da inserire nella dieta degli sportivi

Anche le altre persone possono giovarsi dei benefici, ad esempio l’anto contenuto di grassi insaturi (gli stessi dell’olio di oliva) le rende amiche del cuore, basta rammentare che visto l’alto apporto calorico si dovrebbe contenerne la quantità, specie da parte di persone che fanno vita sedentaria. 

Valori nutrizionali delle noci pecan

Come anticipato spicca l’apporto calorico. 100 grammi forniscono la bellezza di 691 chilocalorie. Fra le vitamine spicca la Tiamina (Vitamina b1) con 0,66mg (più della metà della razione giornaliera raccomandata). Fra i sali minerali: il magnesio (121mg – 34% della razione giornaliera), il manganese (4,5mg -214%), il fosforo (277mg – 40%) e lo zinco (4,53 mg – 48%).

Storia e coltivazione

Pecan è una parola algonchina (lingua comune a un insieme di tribù di nativi americani che vanno dal Canada alle pianure centrali degli USA), infatti le noci pecan venivano consumate dai nativi prima dell’arrivo degli europei. 

Gli “indiani” le usavano anche come merce di scambio visto che sono consumabili anche l’anno successivo a quello di crescita, anche quelle trovate sul terreno.

La storia della coltivazione delle noci pecan è relativamente breve, infatti anche se abbiamo visto che quando arrivarono gli europei i nativi già le consumavano, sono rimaste a lungo una delicatezza selvatica consumata come tale tanto dai nativi che dai coloni. La coltivazione a scopo commerciale non partì prima degli anni ’80 del XIX secolo. 

La pianta è originaria della valle del Mississippi e infatti USA e Messico si spartiscono ben il 93% della produzione mondiale. Il Messico che è il primo produttore arriva quasi al 50% mentre gli USA producono una quantità quasi uguale il 75% della quale è concentrata tra Georgia, Nuovo Mexico e Texas. 

L’albero del pecan è ufficialmente l’albero dello stato del Texas dal 1919 e la torta di pecan è stata dichiarata la torta ufficiale dello stato nel 2003 Anche altri stati degli Stati Uniti hanno riconosciuto in qualche modo l’albero e o il frutto del pecan, ma la città di San Saba in Texas si è autoproclamata capitale dei pecan.

Pianta e frutto

Il nome scientifico dell’albero è Carya illinoinensis ed appartiene alla famiglia delle Juglandaceae che comprende 9 generi suddivisi in una cinquantina di specie, ad esempio le noci comuni appartengono anch’esse alla famiglia ma un genere diverso, il genere Juglans, mentre le noci pecan appartengono al genere Carya.    ,

Si tratta di un albero di grandi dimensioni che cresce tra i 20 e i 40 metri in altezza (raramente supera i 40)  e i 12-23 di estensione della chioma, mentre il tronco può arrivare a 2 metri di diametro. Dal punto di vista botanico il pecan non è davvero una noce ma una drupa con al centro un seme protetto da un guscio. Quello che noi identifichiamo come la noce è appunto questo guscio e il contenuto è il seme, quindi la parte edibile è il seme della pianta. 

Noci pecan nella dieta

Visto quanto detto sui valori nutrizionali è facile intuire che le noci pecan hanno tante qualità ed essenzialmente un solo rischio: il rischio è il contenuto calorico se fate poco moto o tendete all’obesità. Invece una moderata quantità è una salutare fonte di grassi buoni, vitamine e Sali minerali. Come anticipato quindi sì all’inserimento nella dieta degli sportivi. I grassi insaturi oltre ad essere amici del cuore (all’interno di una dieta equilibrata tutto serve, anche i grassi, ma meglio siano insaturi) hanno anche un’azione antiossidante. Ho detto un solo rischio, ovviamente fatte salve possibili allergie. 

Noci pecan mezze in cucina

Beh dopo aver scoperto che la torta di pecan è addirittura la torta ufficiale dello stato del Texas avremmo potuto scegliere altro? La curiosità era troppa.

Torta pecan

Essenzialmente la pecan pie è una crostata di noci con sciroppo di mais o d’acero. Secondo i puristi dovrebbe essere quello di mais ma in Italia è molto più difficile da trovare rispetto a quello d’acero e quindi la maggior parte delle ricette riportano lo sciroppo d’acero.

Ingredienti 

  • 300 g di pasta frolla
  • 60 g di sciroppo d'acero
  • 40 g di zucchero di canna
  • 30 g di burro
  • 1 uovo medio
  • 60 g di noci pecan tritate

PER DECORARE:

60 g circa di noci pecan mezze

Fra le tante ricette ne ho scelta una che sembrava facile. 

Una nota sulla pasta frolla: ovviamente potreste comprarla già fatta altrimenti non fornisco anche la ricetta della pasta frolla, tenete presente (se proprio voleste cimentarvi a ricreare il vero dolce americano) che la pasta frolla nostra non è quella americana, la base che loro usano per molti dei loro dolci è una via di mezzo tra una pasta brisée e una pasta sfoglia ideale come base per le crostate della tradizione anglosassone in cui rientra anche la celeberrima torta di mele.  

Preparazione:

1) Preriscaldare il forno a 180°. 

2) Tendere la pasta frolla con il mattarello su una spianatoia leggermente infarinata.

3) Foderare uno stampo per crostate del diametro di 20 cm.

4) Preparazione del ripieno:

a) Mescolare lo sciroppo d'acero con lo zucchero di canna. 

b) Aggiungere il burro fuso e l'uovo. 

c) Lavorare il tutto fino a ottenere una crema omogenea.

5) Aggiungete le noci pecan tritate e mescolare

6) Versare il composto all’interno del guscio di pasta frolla.

7) Disporre le noci pecan intere sulla superficie.

8) Fare cuocere in forno statico ben caldo per circa 40-50 minuti. 

Controllare con uno stecchino il grado di cottura del ripieno che dovrà risultare abbastanza sodo, per niente liquido. Se la crostata si dovesse colorare troppo potete adagiare sulla superficie un foglio di carta alluminio per alimenti.

Sfornare e lasciate raffreddare prima di servire.

Fonte ricetta:  Cucchiaio.it

0224/100

Scheda tecnica

Carboidrati di cui zuccheri
2,7g
Carboidrati:
13,86g
Grassi:
71,97g
Sale
0g
Proteine:
9,17g
Saturi:
6,18g
Valore energetico (calorie):
691 Kcal
Provenienza
Usa

Riferimenti Specifici

ean13
8056479081370
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