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Questa pianta brasiliana del territorio amazzonico, è nota da secoli presso le popolazioni locali, sia per i suoi frutti sia per le proprietà benefiche dei suoi semi. 

L'estratto di guaranà, infatti, si ottiene dai semi essiccati e ridotti in taglio per una tisana benefica.

Guaranà: proprietà e benefici

Il guaranà contiene diverse sostanze stimolanti come la caffeina, la teofillina e la teobromina.

Inoltre, possiede caratteristiche antiossidanti dovute ad elementi come  saponine, tannini e catechine.

Questa grande ricchezza di elementi utili alla nostra salute, ci rende varie possibilità di trattamenti e integrazione alimentare con il guaranà.

I tanti antiossidanti, rendono il guaranà simile al tè verde, che può ostacolare i danni dei radicali liberi, le molecole nocive per il nostro corpo. 

Queste molecole possono interagire con le cellule danneggiandole, favorendo invecchiamento o degenerazione. Gli antiossidanti del guaranà possono opporsi ai radicali liberi, evitandone i danni.

I semi sono, prima di tutto, un'eccellente fonte di caffeina, una sostanza nota a tutti come energizzante.  La guaranina (identica alla caffeina) agevola la concentrazione, l'attenzione e l'energia mentale durante lo studio o il lavoro intellettivo. 

Favorisce una buona memoria e il corretto apprendimento, e sostiene dalla fatica fisica. 

Come integratore naturale, infatti, il guaranà combatte la stanchezza e lo stress che debilitano a livello psico-fisico.

Agevola anche nell'attività fisica, aumentando la resistenza negli sforzi.

Sappiamo che i semi di guaranà contengono fino a 6 volte più caffeina dei chicchi di caffè, ma senza apportarne gli effetti negativi: non provocano agitazione né insonnia.

Per chi desidera perdere peso, il guaranà in semi può favorire la dieta dimagrante, grazie alla caffeina che aumenta il metabolismo, brucia calorie, e diminuisce il senso di fame.

Ai fini del benessere cardiovascolare, gli antiossidanti del guaranà sembrano favorire il flusso sanguigno, migliorando la circolazione. Quest'azione è utile anche alla bellezza della pelle, i cui tessuti saranno maggiormente irrorati e tonici, contrastando il rilassamento cutaneo e la comparsa delle rughe.

Per il benessere dell'apparato digerente, il guaranà possiede delle buone doti come tonico dello stomaco, ed è stato usato in passato per attenuare la stitichezza e la diarrea cronica. Anche se sembrano funzioni in contrasto, questo dipende dalle dosi di guaranà consumate. I semi possono donare equilibrio digestivo e intestinale grazie ad antiossidanti vegetali e tannini (noti per la capacità astringente). 

Per chi desidera combattere la stitichezza, invece, le dosi possono aumentare dato che il guaranà è ricco di caffeina, che agisce come un lassativo naturale. In pratica, le basse dosi di guaranà possono avere un effetto tonico e anti-diarrea, mentre le dosi elevate provvedono agli effetti lassativi. 

Alcuni studi da approfondire, hanno legato il guaranà con le azioni di contrasto di alcuni batteri nocivi nella digestione.

Storicamente il guaranà era usato dalle tribù amazzoniche come antidolorifico, per il suo elevato contenuto di caffeina, che può bloccare i recettori che suscitano la sensazione di dolore.

Origini e Storia della coltivazione

La pianta della Paullinia cupana, il guaranà è una rampicante cresciuta allo stato selvatico originariamente in Brasile. Era apprezzata per i suoi frutti e per le caratteristiche terapeutiche, dalle tribù amazzoniche che ne hanno usato per secoli i suoi estratti.

Principalmente, si creava dal seme del frutto, che oggi si rende disponibile in taglio tisana, una bevanda stimolante ed energetica. Il guaranà viene citato per la prima volta dal missionario padre Bettendorff dopo la metà del Seicento, descritto come una prodigiosa sostanza usata dalla tribù di indios che aveva conosciuto in Brasile. Il territorio si trovava nell'Amazzonia, ad est di Manaus. 

Il frutto veniva seccato e poi pestato, trasformato in piccole palline che venivano grattugiate. Se ne ricavava una bevanda che dava energia e resistenza per la caccia, era diuretica, eliminava febbri e mal di testa.

Questa tribù aveva addomesticato la pianta, rendendola un arbusto coltivabile, e ne praticava raccolta e vendita. 

Oggi, il 70% del guaranà prodotto viene utilizzato dall'industria alimentare per creare bevande energetiche, mentre il residuo 30% viene trasformato in polvere oppure in semi di guaranà essiccati.

Pianta e fiori

La Paullinia cupana, è una pianta sempreverde originaria del territorio amazzonico, che può avere rami cadenti o essere una vera rampicante. 

Fa parte della famiglia delle Sapindaceae, ed è un arbusto comune in Brasile.

È una pianta dei tropici umidi, cresce bene in pianura ma si trova fino a 800 metri di altitudine. 

Quando si sviluppa nella foresta può donare una folta chioma, mentre è meno vigorosa quando cresce in una posizione soleggiata. 

L'albero richiede un terreno profondo, ben drenato e con un alto contenuto di materia organica.

Presenta delle grandi foglie e grappoli di fiori, ma è conosciuto per i semi del suo frutto, che hanno una dimensione simile a quella del chicco di caffè. 

Cresce meglio in aree in cui le temperature diurne sono comprese tra 24 – 32 °C. Quando è dormiente, comunque, la pianta sopravvive pure a temperature di circa 10 °C.

Il guaranà preferisce una piovosità media annua abbondante, e non ama la stagione secca. Le piante iniziano a fiorire circa 18 - 24 mesi dopo la germinazione, con fiori dello stesso sesso allo stesso momento.

I frutti maturano e donano i semi in circa 75 giorni, con una grande varietà nella resa tra piante e annate diverse.

Valori nutrizionali del Guaranà

Questa pianta fornisce la guaranina, una sostanza identica alla caffeina che deriva da altre fonti (caffè, tè e mate). Come tutte le fonti naturali di caffeina, il guaranà contiene delle miscele di alcaloidi xantinici diversi dalla caffeina. Tra questi, ci sono delle molecole stimolanti cardiaci come teofillina e teobromina.

Inoltre, contiene i polifenoli, che possono formare complessi insolubili con la caffeina, la catechina e la epicatechina.

Tra le sostanze chimiche presenti nei semi di guaranà ci sono colina, adenina, mucillagine, proteine, saponina, tannino, amido e resina.

Come utilizzare  il Guaranà per preparare una tisana

Questa confezione di semi di guaranà in taglio tisana, ti permette di creare un infuso benefico.

Puoi utilizzare circa 3-5 grammi per ogni tazza d'acqua (250 ml). L'infuso si ottiene con acqua a 100 °C e un'infusione dai 10 ai 12 minuti.

Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri.Per ottenerne migliori effetti, si consiglia di consumarlo al mattino a digiuno sotto forma di tisana. 

Guaranà: effetti collaterali e controindicazioni

Il guaranà solitamente non dona effetti collaterali gravi, ma in dosi elevate, può avere conseguenze simili a quelle di un'eccessiva assunzione di caffeina.

Presenta una bassa tossicità in dosi da basse a moderate, mentre in dosi elevate può causare palpitazioni cardiache, insonnia, mal di testa, ansia, mal di stomaco, fino a stati più seri di nervosismo, agitazione e confusione mentale.

Inoltre, ricordiamo che la caffeina del guaranà può portare alla dipendenza in dosi elevate.  Le donne in gravidanza dovrebbero evitare l'assunzione di guaranà, così come le donne in allattamento.

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Scheda tecnica

Provenienza
Brasile

Riferimenti Specifici

ean13
8056479084470
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