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Tè verde Bacche di goji e Mandarino

Un vero mix di gusto e benessere. Dolce ma al tempo stesso fresco, grazie all’unione degli agrumi. Oltre ad essere un ottimo tè da bere durante la giornata, conferisce degli effetti benefici sul corpo. Dona un effetto diuretico ottenuto tramite il tè verde, mentre le bacche di goji possiedono un effetto anti-age e antiossidante, potenziato in questo tè ricco di vitamina C. Questa favolosa combinazione di tè verde con goji e mandarino, sprigiona l'aroma dolce delle bacche in armonia con il morbido tè verde. È una bevanda dal gusto delicato ma fresco, dovuto alla presenza dei mandarini e delle scorze di arancia. Ideale per dissetare e acquisire tutte le doti benefiche degli agrumi, del goji e del tè antiossidante per eccellenza.

Proprietà e benefici

Questo infuso aiuta a favorire il nostro corpo tramite l'assimilazione di vari nutrienti e sostanze utili al benessere. Prima di tutto, aiuta la corretta digestione e la salute dell'intestino grazie alla presenza delle foglie di tè fermentate e alle bacche di goji, ricche di antiossidanti. Le componenti amare del tè verde aiutano a stimolare i succhi gastrici e a facilitano la digestione. Una combinazione utile anche per stimolare la diuresi e depurare il corpo. Il tè verde dona le sue proprietà probiotiche durante la digestione, grazie alle foglie di tè che contengono batteri benefici. Sappiamo ormai che l'intestino è una componente importante del sistema immunitario, e questi batteri benefici agiscono per a ripristinare l'equilibrio. Quando l'intestino funziona bene, si evitano gli effetti collaterali dello squilibrio come gonfiore e gas intestinali. Per il benessere del sistema digestivo, anche gli agrumi aiutano come fattori per la distensione gastro-intestinale, calmando gli effetti della nausea e dell'indigestione. Il tè verde possiede anche benefici anti-invecchiamento, e contiene un'abbondante quantità di catechina, con una potente attività antiossidante. Le bacche di Goji sono considerate un frutto prezioso, dato che si rivelano una ricca fonte di aminoacidi, antiossidanti e vitamine. Ottime sostanze per la difesa immunitaria del nostro organismo, le vitamine A e C aiutano a combattere i danni dei radicali liberi sulle cellule, mantenendone il corretto funzionamento. Le bacche di goji essiccate sono un altro elemento essenziale di questo infuso, perché rappresentano una fonte di elementi preziosi. Queste bacche sono un alimento tradizionale cinese e un fitoterapico storicamente usato per la terapia di diverse malattie. Le bacche sono state studiate in epoca moderna per le loro doti antiossidanti, positive per aiutare l'organismo a prevenire l'invecchiamento, per la neuroprotezione e sul metabolismo degli zuccheri. Il suo ricco contenuto di sostanze fitochimiche comprende composti fenolici antiossidanti, in passato utilizzati per curare affaticamento e mal di testa, e spesso elogiati come fattori anti-invecchiamento. Le bacche di goji donano anche doti preziose per chi desidera migliorare il sistema immunitario, contenendo un elevato contenuto di acido ascorbico e provitamina A. I frutti sono ricchi di carotenoidi, responsabili del loro colore rosso-arancio, come la zeaxantina e il beta-carotene. La zeaxantina è uno dei soli due carotenoidi che si accumulano nella macula lutea dell'occhio umano, con proprietà benefiche o sui tessuti oculari. Inoltre, l'acido ascorbico aiuta il benessere della pelle. L'aggiunta di mandarino e scorza d'arancia, potenzia gli ingredienti attivi con l'apporto di vitamina C, flavonoidi antiossidanti. Il contenuto di vitamina C stimola il rilascio di sostanze benefiche per la pelle, come collagene ed elastina, e rinforza il sistema immunitario. Questa tisana apporta anche minerali come il ferro, che favorisce la regolare produzione di emoglobina, responsabile della distribuzione dell’ossigeno ai tessuti. Il sapore amaro del tè verde si abbina bene alla dolce frutta secca come le bacche di goji, il mandarino e la scorza d'arancia. Il sapore e l'aroma di agrumi rinfrescano, mentre le bacche di goji aggiungono un gusto di frutta dolce. Man mano che vengono immersi nel tè, questi ingredienti rilasciano la loro dolcezza.

Origini e Storia della coltivazione

Il tè deriva dalla pianta Camellia sinensis, originaria dell'Asia orientale, del subcontinente indiano e del sud-est asiatico. Si pensa che la provincia cinese dello Yunnan abbia una delle piante di tè più antiche del mondo, che secondo diversi studiosi ha oltre 3.000 anni. Al momento della raccolta, il tè verde viene immediatamente messo al sole o cotto a vapore per evitare la fermentazione. Questo processo conserva il colore verde delle foglie di tè, durante il processo di laminazione ed essiccazione. Inoltre, rispetto ad altri tipi di tè, preserva i composti fenolici naturali (tra cui la catechina) che forniscono benefici anti-invecchiamento – sono presenti fino al 31% del peso della foglia secca. Esiste un famoso libro di Lu Yu, il Saggio del Tè dell'VIII secolo d.C., in cui si studiò ogni aspetto del tè. Era descritto come un medicinale in caso di febbre, debolezza, mal di testa, dolori articolari e secchezza oculare. Si esaminavano anche i diversi tipi di acqua utilizzati per la preparazione. Una differenza con il tè nero, è che il tè verde può essere messo in infusione più volte. Tramite la Via della Seta, che collegava il mondo orientale a quello occidentale, le carovane trasportavano seta, tè e altre merci preziose da est a ovest. Inizialmente era un bene di lusso riservato agli europei più ricchi, e veniva usato come medicina insieme a zenzero e cipolla per curare alcuni disturbi – soprattutto gastrointestinali. Se dapprima il trasporto delle gemme di tè fuori dalla Cina era severamente vietato, a metà dell'Ottocento fu possibile diffondere la pianta e la cultura del tè. Questa miscela propone anche un altro ingrediente essenziale in molti infusi, le bacche di Goji. Derivano dalla pianta Lycium barbarum e da quella del Lycium chinense Miller, strettamente imparentate. In particolare il Lycium barbarum cresce e viene coltivato in Oriente, particolarmente in Cina, Tibet, Mongolia e Turkmenistan orientale. Dona delle bacche piccanti e agrodolci, che sono preziose per il loro gusto quando non sono molto mature. Le bacche di Goji sono state storicamente utilizzate come piante alimentari e medicinali in Cina e in altri Paesi asiatici.
Addirittura in Giappone, il Goji veniva chiamato "bacche ninja" in quanto dotava di forza e resistenza i guerrieri. Gli antichi guaritori cinesi ne hanno appreso i benefici circa 5.000 anni fa e hanno iniziato a coltivare la pianta. In origine era coltivato dai monaci del Tibet, ma ben presto si diffuse nei giardini di nobili e imperatori.
Le prime testimonianze scritte sui frutti del Goji risalgono circa al V secolo d.C, con gli scritti del medico e alchimista cinese Tao Hungching. Erano associate ad una longevità enorme – come quella del cinese Li Qingyun che, secondo una leggenda visse 256 anni. La storia moderna di queste bacche è iniziata trent'anni fa, quando il goji essiccato è apparso tra i frutti benefici in molti stati occidentali. Presto si è diffuso tra gli appassionati di uno stile alimentare sano. L'origine geobotanica del Lycium barbarum L. è sconosciuta, dato che almeno 70 specie di Lycium crescono naturalmente nelle regioni temperate e subtropicali del Nord America, del Sud America, dell'Africa meridionale, dell'Eurasia e dell'Australia. Circa 10 specie e varietà sono note per essere validi sostituti delle bacche di Goji orientali. Il nome più comune delle bacche di goji è bacche di lupo e deriva dal carattere cine “gou”, correlato a quello del lupo. L'altro elemento del mandarino, è sempre originario dell'Asia, presente anche prima di arance e limoni. Fu introdotto in Europa nella prima metà dell'Ottocento e come pianta ornamentale, e poi si diffuse anche nel consumo dei frutti, molto dolci e aromatici.

Pianta e fiori

La Camellia sinensis, nota come pianta del tè, è una specie di arbusto sempreverde della famiglia delle Theaceae. È una pianta ampiamente coltivata in molte parti del mondo per la produzione del tè, che deriva dalle sue foglie. Mostra foglie seghettate e in autunno produce piccoli fiori bianchi profumati. Le foglie giovani possono essere raccolte in primavera ed essiccate per la produzione del tè. Cresce meglio in un luogo parzialmente ombreggiato, sopra un terreno umido e acido. Bisogna evitare l'esposizione al forte sole del mattino, che danneggia i boccioli dei fiori, e ai venti freddi e secchi. Potrebbe crescere molto in altezza, ma viene mantenuta bassa per la raccolta manuale delle foglie.
Il Lycium barbarum L. o pianta Goji, è una solanacea a foglie caduche della famiglia delle Solanaceae. Le sue bacche ellissoidi mostrano un colore rosso-arancio brillante e sono lunghe 1-2 cm. I frutti vengono raccolti tra la fine dell'estate e l'autunno, essiccati all'ombra finché la buccia si restringe e poi esposti al sole. La buccia esterna diventa secca e dura ma la polpa rimane morbida.
Le specie e varietà più note sono quelle di Lycium barbarum e Lycium chinense var. potaninii. Il mandarino dal nome botanico Citrus reticulata è un agrume arancione della famiglia delle Rutaceae. La pianta è nota per la sua relazione con altre varietà, che somigliano o derivano dall'originale mandarino. Si tratta di uno degli agrumi più antichi, l'antenato di molte coltivazioni ibride moderne (arance dolci e amare, pompelmo, limoni, etc.). Cresce in aree tropicali e subtropicali.

Valori nutrizionali del Tè verde Bacche di goji e Mandarino

Il tè verde contiene diversi antiossidanti tra cui l'EGCg (epigallocatechina gallato). Inoltre, mostra diversi livelli di potassio, zinco, ferro, magnesio e manganese. Rende disponibili sostanze fitochimiche come le metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina), la vitamina C e le vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina). Anche le bacche di Goji sono una ricca fonte di nutrienti tra cui polisaccaridi, flavonoidi, carotenoidi (zeaxantina), vitamine (vitamina C, complesso B e vitamina E), e vari minerali (zinco, ferro, calcio, selenio e fosforo). Il mandarino e la scorza d'arancia sono ricchi di vitamina C.

Come preparare il Tè verde Bacche di goji e Mandarino

L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml) con acqua a 80 °C, circa 3-5 grammi della miscela di tè verde, bacche di goji e mandarino. Lascia in infusione dai 2 ai 3 minuti, prima di sorseggiare questo tè verde. Puoi gustare il tè aggiungendo miele o zucchero se lo desideri. Potete metterlo in frigorifero per gustarlo freddo.

Tè verde Bacche di goji e Mandarino : effetti collaterali e controindicazioni

Il tè verde può provocare alcuni effetti collaterali se non ci si attiene alle dosi consigliate. Il contenuto di teina (caffeina) può scatenare dei disturbi se viene consumato in quantità eccessive, causando nervosismo, ansia, insonnia, palpitazioni. Alte dosi di tè potrebbero influire sul funzionamento della tiroide oppure affaticare il fegato; perciò è consigliabile consultare uno specialista in caso di patologie croniche. Le bacche di Goji sono state utilizzate come alimento e per la fitoterapia per millenni senza effetti tossici. Tuttavia, sono stati riportati dei rari casi di possibili interazioni con farmaci specifici (fluidificanti del sangue, farmaci per il diabete o l'ipertensione). Si consiglia di consultare il proprio medico se si è in cura con tali medicinali. In rari casi queste bacche possono scatenare una reazione allergica, soprattutto nei soggetti allergici ad altri frutti. In dosi eccessive questo tè potrebbe provocare un'azione di innalzamento della glicemia e acidità allo stomaco. Si consiglia cautela durante la gravidanza e in fase di allattamento.

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Scheda tecnica

Provenienza
China
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