Questa delizia della cucina thailandese, poco nota nel mondo occidentale, si distingue per il profumatissimo aroma e il colore. Il verde brillante deriva dal coriandolo verde che compone il curry. In questa versione in polvere, il preparato di condimento thai contiene peperoncini non molto piccanti e una miscela di spezie ed erbe aromatiche: un perfetto equilibrio di note salate, dolciastre, piccanti e aspre. Il condimento che si ottiene è leggero, poco piccante ed altamente profumato, con sentori erbacei e vegetali.
Una caratteristica singolare di questo tipo di curry è il particolare sentore dovuto all'utilizzo di aneto e foglie di coriandolo – ingrediente spesso mancante nei curry anglo-indiani. La ricetta prevede, inoltre, l'impiego di spezie intense e pungenti come pepe, curcuma, aglio e zenzero, con l'aggiunta di erbe aromatiche più delicate e particolari.
Il gusto complesso e il giusto calore rendono questo curry molto apprezzato, in particolare nella versione diffusa a Bangkok, adoperato nelle ricette a base di verdure o pesce. Il curry verde, parte essenziale della cucina tailandese, è forse il più ricercato per la sua unicità, usato spesso con latte di cocco per dare un'aggiunta corposa e vibrante a molte pietanze.
Le spezie del Curry verde di Bangkok
La miscela associa 12 ingredienti tra erbe aromatiche e spezie, donando il gusto esotico della cucina thailandese.
L'aglio introduce al palato un sapore deciso e pungente; una nota energica, che esalta il sapore del peperoncino chili e bilancia gli elementi più delicati.
Il peperoncino chili libera il gusto piccante leggero, un calore medio che bilancia gli aromi più dolci e introduce una nota pungente più intensa.
La curcuma stimola un calore leggermente pungente, con sfumature amare; il profumo intenso rende il curry particolarmente aromatico. Il porro conferisce un sapore pungente simile ad aglio e cipolla, ma più delicato e meno aspro; l'aroma vegetale è deciso e si associa bene alle altre erbe.
Il fieno greco crea una gradazione di gusto provocante e debolmente amara. L'aroma, che ricorda il fieno fresco, si unisce bene alla combinazione vegetale.
Il pepe aggiunge un sapore deciso e un aroma forte, anche se non eccessivamente piccante; le note pepate donano profondità al curry.
Lo zenzero introduce un gusto caldo speziato e pungente, leggermente dolce; il tocco ideale per le verdure, i piatti vegetariani e vegan.
Il kummel (cumino dei prati) accorpa nel curry un sapore pungente e fresco, simile all'anice; l'aroma può elevare le note pepate, leggermente balsamiche.
Le foglie del coriandolo donano un sapore dolciastro, leggermente agrumato; un aroma gradevole e fresco, che si armonizza con l'aneto.
Le foglie di aneto rendono al curry una nota dolce ed erbacea, leggermente pungente, che ricorda l'anice stellato; l'aroma dolce e floreale ricorda il finocchio.
Il prezzemolo aggiunge un sapore fresco ed erbaceo, con note pepate e agrumate che si adattano alle spezie, ravvivando altri sentori più delicati.
La cipolla rende un gusto piccante e leggermente dolce, con un aroma delicato e dolciastro che conferisce al curry delicatezza e armonia.
Uso del Curry verde di Bangkok in cucina
Questo aromatico curry verde tailandese è una rivelazione per il suo sapore complesso, che contiene il coriandolo verde – poco usato nei curry di tradizione anglosassone e molto nella cucina orientale. Molto profumato, grazie alle erbe odorose e alle spezie contenute, è meno piccante rispetto al Curry rosso thailandese, e più fragrante rispetto al Curry giallo. Dona sapori intensi e diversi tra erbe fresche come il coriandolo e le spezie calde come il cumino e lo zenzero, che compensano il calore piccante dei peperoncini; mentre qualche nota agrumata bilancia il tutto.
Un curry così aromatico diventa una vera risorsa per chi desidera dare un profumo intenso alle ricette – molto apprezzato per verdure, riso, piatti vegetariani e vegani. La versione del curry macinato è comoda in cucina, già pronta all'uso per insaporire i piatti sia durante la preparazione sia nella finitura. Il curry verde in polvere può essere abbinata al latte di cocco, come da tradizione thai, per creare una pasta ricca di colore e sapore. Si può anche soffriggere leggermente il curry nell'olio durante la preparazione delle pietanze, saltare in padella o usare la salsa curry come liquido di cottura. Altrimenti, puoi usare il curry verde di Bangkok macinato, come condimento da cospargere a metà o fine cottura.
Cucina thailandese: speciale quando il curry verde insaporisce il riso Jasmine, è coinvolgente per condire diversi piatti come tipici i germogli di bambù al curry verde. È un classico per il pollo thai al curry verde, e per cuocere gli spiedini di manzo al curry verde con olio al basilico. Il tradizionale Gaeng Keow Wan - curry verde dolce – usa il cocco per insaporire la miscela speziata con petto di pollo o pesce, tagliati a fettine sottili.
Ricette salate: ottimo come base per le vellutate di verdure, il curry verde esalta il gusto di ortaggi e verdure verdi, arrosto o nelle fritture. Viene solitamente preparato con fagiolini, cipolle, melanzane verdi, etc. Si usa molto per esaltare i profumi delle ricette di riso, noodles, pasta e per insaporire il tofu in padella. Intensifica il sapore delle uova e delle patate in modo leggero e profumato.
Carne e pesce: consente di ottenere un aroma intenso ed esotico nei piatti a base di manzo, carni bianche, polpette di pollo o di pesce, gamberi, crostacei e frutti di mare. La versione più popolare del curry verde è quella di pollo, accompagnato da melanzane o piselli. Salse: si può unire a yogurt o maionese per creare salse saporite, al latte di cocco per le salse al curry, per creare la crema di uova.
Il pigmento verde del curry macinato rende i piatti vivaci e colorati - basta un cucchiaino.
Gaeng Keow Wan - pollo al curry verde dolce
Ingredienti: - 2 cucchiai di curry verde in polvere - 400 g di pollo a fette, petti o cosce - 5 melanzane tagliate a quarti - ½ tazza di basilico dolce (meglio tailandese) – 2 e ½ tazze di latte di cocco - 1 tazza di crema di cocco - ¼ di tazza d'acqua - 6 foglie di kaffir lime (combava) - 2 cucchiai di salsa di pesce - 1 cucchiaio di succo di lime - 1 cucchiaio di zucchero di canna - 3 cucchiai di olio d'oliva o vegetale - 4 cucchiai di piselli - 1 peperoncino rosso macinato
Preparazione Scaldare l'olio d'oliva in una padella a fuoco medio basso. Unite il curry verde thailandese, la salsa di pesce e il succo di lime. Fate soffriggere il tutto, continuare a mescolare finché non diventa fragrante, circa 1 minuto. Aggiungere ½ tazza del latte di cocco, alzare la fiamma e mescolare bene fino a quando non sobbolle; questo aiuterà a dividere il latte per ottenere il classico olio verde in cima al piatto, alla fine. Aggiungere il pollo, mescolare bene fino a cottura, circa 5 minuti. Aggiungere le melanzane, il mais e un'altra ½ tazza di latte di cocco. Aggiungere lo zucchero di palma. Aggiungere le foglie fresche di kaffir lime, il basilico e il peperoncino. Aggiungere quindi il latte di cocco rimanente, le melanzane e mescolare di tanto in tanto. Inserire ¼ di tazza d'acqua, riportare a ebollizione finché le verdure non si sono ammorbidite, circa 5-10 minuti. Ridurre la fiamma al minimo e aggiungere lo zucchero di palma. Mescolare bene finché lo zucchero non si scioglie. Mescolare delicatamente per un altro paio di minuti, quindi togliere dal fuoco. Guarnire con peperoncino rosso, se si desidera un tocco di calore in più. <h3< Origini e Storia del Curry verde di Bangkok Il curry thailandese nasce dalla tradizione asiatica di creare una salsa o pasta speziata, che mescola spezie ed erbe aromatiche. Di solito il curry viene mescolato con carni o verdure, servito con riso o noodles per creare un gusto complesso e variegato. La sua storia nasce dalle tante interazioni con l'India, e si dirama nella cultura regionale con tante varianti. Nella zona meridionale della Thailandia, per esempio il clima favorisce la coltivazione del pepe e della curcuma, risalenti alla storia del commercio di spezie con l'India e la Malesia. Nella pasta di curry di Bangkok, solitamente la curcuma è quasi assente – anche se la nostra versione inserisce questa spezia come parte essenziale della cucina thai e di questa pasta aromatica.
La storia del curry thailandese coincide con l'inizio del contatto commerciale con gli indiani, che diffusero gli aromi del loro territorio, e con l'opera dei missionari buddisti che usavano tamarindo, cumino, scalogno e citronella per la loro cucina. Intorno al IV secolo quello che era il Siam (antico nome della Thailandia), iniziò a cambiare la propria gastronomia, e nel XIII secolo nacque il “nam prik”, un tipo di pasta densa con ingredienti che includevano soprattutto citronella, salsa di pesce, pepe in grani e tamarindo.
Il nam prik è usato come salsa universale per molti piatti thailandesi, tra cui gaeng, kaeng, gang o geng - che oggi sono conosciuti come curry thailandesi. Dal XIV secolo, a questi piatti venne aggiunto il kapi, o pasta di gamberi, che conferiva un sapore profondo e umami. Con l'arrivo dei mercanti portoghesi nel XVI secolo, arrivarono i peperoncini piccanti che hanno dato alla cucina tailandese il sapore per cui è diventata famosa: una miscela di ingredienti dolci, acidi, amari, salati e piccanti.
La parola “curry”, invece, fu introdotta dagli inglesi durante il periodo coloniale indiano. Si riferiva alla miscela di spezie inserite nei piatti tipici locali, creati con la salsa “kari” (curry). Da questo nome, sono definite così anche le spezie e la pasta curry thailandese. Nel 2002, una campagna guidata dal governo thailandese ha creato il Global Thai Program, che mirava a promuovere i ristoranti e i sapori thailandesi in tutto il mondo. Nell'ambito di questa promozione, molti ristoranti hanno adottato i curry thailandesi standardizzati: rosso, giallo e verde. Il curry verde è originario della Thailandia centrale, dolce e piccante al tempo stesso, si realizza spesso con peperoncini freschi piuttosto che secchi.