L’olio essenziale di rosmarino è molto apprezzato sia in aromaterapia che in fitoterapia (farmaci a base di piante), nel primo caso è considerato un antidepressivo, in quanto agli altri usi esterni sono le proprietà astringenti, disinfettanti e purificanti a farlo apprezzare.
La pianta e la produzione dell’olio essenziale
Il rosmarinus officinalis è una pianta aromatica perenne della famiglia delle Lamiaceae. Si presenta come un arbusto che in alcuni casi si sviluppa in altezza raggiungendo di norma il metro e mezzo ma a volte superando i due metri, in altri tende invece ad allargarsi. Le foglie sono aghiformi (dai 2 ai 4 cm di lunghezza e dai 2 ai 5 mm di larghezza) i fiori sono azzurri. A proposito del colore del fiore c’è una vecchia credenza popolare che lo fa risalire al contatto con la veste della Vergine Maria che una lunga tradizione iconografica dipinge con una veste azzurra, tanto che da questo deriverebbe il nome inglese della pianta “rosemary” cioè la rosa di Maria. Il rosmarino è originario del mediterraneo e del vicino Oriente, il fatto che le testimonianze relative alla sua presenza in Cina siano più tarde induce ad ipotizzare che si sia diffuso a partire dal bacino del Mediterraneo.
Abbiamo molte testimonianze che dimostrano come il rosmarino fosse ben noto tra antichi greci e romani, ma esistono tracce che ne retrodatano l’uso a un’antichità più remota, ad esempio in rituali egizi e addirittura è menzionato in tavolette cuneiformi datate 5000 anni. In Italia l’habitat originario del rosmarino dove cresce spontaneo sono le coste adriatiche e le isole ma su tutto il territorio è coltivato e cresce subspontaneo (una pianta subspontanea è una pianta sfuggita alla coltivazione che sopravvive inselvatichita). L’olio essenziale di rosmarino si può ricavare dalla distillazione in corrente di vapore di foglie e rametti freschi ma anche delle cime fiorite come nel caso di questo prodotto.
Proprietà dell'olio essenziale di rosmarino
Le proprietà antimicrobiche (efficaci sia contro batteri che funghi), tonificanti e astringenti sono quelle più comunemente attribuite all’olio essenziale di rosmarino nell’ambito della fitoterapia. Il fatto che sia una pianta aromatica con un odore simile a quello della canfora lo rende molto apprezzato anche in aromaterapia, gli sono attribuite capacità antidepressive e sarebbe utile anche contro il mal di testa.
Uso topico dell’olio essenziale di rosmarino
Aggiungere alcune gocce di olio essenziale di rosmarino nella vasca da bagno permette di godere sia degli effetti propri dell’aromaterapia che dell’azione tonificante utile contro reumatismi e dolori muscolari. In questo caso va ricordato come al solito che gli oli essenziali si diluiscono bene in altri oli ma non in acqua, dunque per usarlo nella vasca da bagno è preferibile aggiungere le gocce a dei sali e poi gettarli nella vasca. Come rimedio per l’acne sfruttando le capacità astringenti e disinfettanti aggiungeremo invece le gocce alla crema viso. Per combattere la cellulite l’olio essenziale di rosmarino può essere usato come rinforzante da aggiungere a una crema specifica che poi andrà massaggiata oppure aggiunto ad olio di mandorle dolci. Le proprietà balsamiche sono tradizionalmente sfruttate anche contro le affezioni delle vie respiratorie tramite suffumigi, in questo caso nell’acqua ben calda oltre ad alcune gocce di olio essenziale di rosmarino si può aggiungere del bicarbonato.
Aromaterapia
In aromaterapia l’olio essenziale di rosmarino come abbiamo detto è molto apprezzato per le sue proprietà balsamiche, sarebbe utile contro depressione e stress. Si tratta di uno stimolante del sistema nervoso, quindi se si vuole essere più focalizzati ma allo stesso tempo anche rilassarsi lo si può combinare con un olio essenziale che abbia effetti calmanti, come la lavanda. Le modalità di diffusione sono lo consuete (diffusori per aromaterapia ma in alternativa la vaschetta del termosifone può andare bene) così come le dosi di norma consigliate (una goccia per metro quadro di ambiente).