L’incenso era una delle sostanza aromatiche più rinomate dell’antichità, il suo olio essenziale al pari di tutti (o quasi) quelli ricavati da sostanze resinose brilla particolarmente per le sue capacità antimicrobiche.
La pianta e la produzione dell’olio essenziale
L’incenso è una gommoresina oleosa che si forma nei canali resinosi del tronco di varie specie di piante del genere boswellia (famiglia Burseraceae) originarie dell'Africa orientale e del bacino del Mar Rosso. La Boswellia Carteri o frereana è una delle specie conosciute per produrre l’incenso di migliore qualità insieme alla Boswellia sacra. Si tratta di alberi di dimensioni contenute (dai 2 agli 8 metri), decidui (cioè che perdono le foglie nella stagione sfavorevole). La Boswellia frereana è originaria della Somalia e la sua caratteristica è la parte basale del tronco che si allarga a ventosa, il che le permette di attaccarsi saldamente anche a pareti rocciose quasi verticali. A proposito della storia dell’incenso va precisato che anticamente veniva chiamato incenso qualsiasi preparato di sostanze resinose destinato ad essere bruciato in occasione di culti, oggi invece come abbiamo detto si intende per incenso la resina delle piante di questo genere botanico.
Proprietà dell'olio essenziale di incenso
Come abbiamo anticipato nell'introduzione le proprietà più comunemente associate all’olio essenziale di incenso sono quelle antisettiche e antimicrobiche. In secondo luogo anche proprietà espettoranti ed astringenti e anche questo non sorprenderà, gli estratti di piante con spiccate proprietà balsamiche sono di solito considerate espettoranti e quelle con maggior potere disinfettanti spesso sono anche astringenti.
Uso topico dell’olio essenziale di incenso
Come al solito le proprietà già suggeriscono gli usi possibili, impacchi o lavaggi a seconda dei casi possono essere impiegati per sfruttare le proprietà disinfettanti. In particolare in caso di infezioni dell’apparato urogenitale si consiglia un semicupio (immergere il bacino in una piccola vasca oggi in verità caduta in disuso che aveva proprio questo nome) o in alternativa un bagno in acqua cada in cui siano state versate alcune gocce. Poche gocce in un olio vettore possono invece essere utili per combattere l’acne ma anche la forfora.
L’olio essenziale di incenso avrebbe inoltre anche proprietà cicatrizzanti. Delle proprietà espettoranti di solito parliamo nel paragrafo sull’aromaterapia ricomprendendo in esso anche i suffumigi, va ricordato però che un metodo alternativo per la cura delle vie respiratorie sono le frizioni sul petto proprio come si fa anche con alcuni noti prodotti farmaceutici. Naturalmente come sempre stiamo parlando non di olio essenziale puro, se non volete irritare anche gravemente la pelle, ma alcune gocce in un olio vettore.
Aromaterapia
L’incenso bruciato nei luoghi di culto è forse la più antica forma di aromaterapia, aldilà delle considerazioni di carattere spirituale, la capacità o meno di metterci in contatto con qualcosa di superiore, che ci si creda o no, rimanendo più terra terra già nell’antichità erano ben consci che bruciare incenso era un buon modo per disinfettare l’aria e probabilmente la nomina di tenere lontani gli spiriti malvagi se l’è guadagnata risparmiando qualche infezione respiratoria. Dunque la diffusione ambientale di olio essenziale di incenso è un buon modo per disinfettare l’aria. Ai suffumigi per disinfettare le vie respiratorie in caso di affezioni abbiamo già accennato. A livello della psiche l’effetto è calmante, quindi l’aromaterapia con olio essenziale di incenso viene spesso utilizzata nei periodi di stress.
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