L’olio essenziale di lavanda è essenzialmente un depressivo del sistema nervoso centrale, dunque vanta proprietà analgesiche e rilassanti, ma anche antispasmodiche.
La pianta e la produzione dell’olio essenziale
La lavandula angustifolia è una pianta della famiglia delle Lamiaceae, il nome comune è lavanda officinale o lavanda vera. Esistono varie specie appartenenti al genere lavundula, una quarantina più una decina di ibridi. Tutte hanno un sviluppo a cespuglio o arbusto, tutte hanno infiorescenza a spiga con fiori di colore azzurro/viola, il termine angustifolia nel nome scientifico di questa specie allude alla caratteristica la distingue da altre specie: le foglie strette. Mentre officinalis e vera nei nomi comuni suggeriscono che questa è la specie da sempre apprezzata per le sue proprietà da cui si ricava l’olio essenziale. Si tratta di una pianta originaria del bacino del mediterraneo che predilige terreni aridi e pietrosi. Quando la pianta cresce fino all’aspetto di arbusto la parte superiore dei rami è quella che rimane verde e che porta le infiorescenze e da queste si ricava l’olio essenziale tramite il metodo della distillazione in corrente di vapore. Una curiosità storica: lavandula deriva dal gerundio del verbo latino per lavare, perché si usava metterne nell’acqua del bagno.
Proprietà dell'olio essenziale di lavanda
Come accennato la lavanda è apprezzata soprattutto per le proprietà calmanti, che siano a carico della psiche o antidolorifiche. Il meccanismo di azione dal punto di vista chimico non è stato ancora pienamente studiato ma sembrerebbe agire come certe benzodiazepine che hanno proprietà ansiolitiche e sedative e in quanto tali usate nel trattamento dell’insonnia ma anche anticonvulsivanti.
Vista l’azione sul sistema nervoso non sorprenderà che l’olio essenziale di lavanda abbia mostrato anche spiccate capacità antidolorifiche, secondo alcuni studi agendo sui recettori del dolore in maniera simile agli oppioidi.
All’olio essenziale di lavanda sono attribuite anche proprietà antimicrobiche ma come abbiamo più volte scritto questa è una caratteristica di tutti gli oli essenziali, non una sua peculiarità e di certo sotto questo aspetto altri oli essenziali sono più efficaci. Uso topico dell’olio essenziale di lavanda Visto quanto scritto nelle proprietà non sorprenderà che l’olio essenziale di lavanda sia usato soprattutto in aromaterapia, ma non mancano impieghi nel campo della cura della pelle e ancora di più come rimedio ai fastidi provocati da punture di insetti. Infatti a questo scopo esistono in commercio prodotti a base di olio essenziale di lavanda.
Abbiamo parlato di proprietà antispasmodiche ma per beneficiare di esse a livello intestinale bisognerebbe farne un uso interno che è generalmente sconsigliato per l’olio essenziale di lavanda e nel caso andrebbe fatto solo su consiglio di un professionista. Le applicazioni cutanee invece tanto come lenitivo per le punture che per massaggi antidolorifici per i muscoli sono ben tollerate e l’olio essenziale può essere aggiunto come al solito a un olio vettore, ma anche a gel a base di aloe vera o persino all’argilla per maschere.
L'olio essenziale puro di lavanda in aromaterapia
In aromaterapia l’olio essenziale di lavanda è tra le essenze più apprezzate. Le modalità di diffusione sono le solite, gli appositi diffusori o anche solo le vaschette umidificatrici dei termosifoni. Le proprietà sulla psiche come abbiamo detto sono calmanti quindi l’aromaterapia a base di lavanda viene usata per favorire il sonno, ma anche per favorire rilassamento e concentrazione e combattere lo stress. Come per altri oli essenziali utilizzati allo stesso scopo se il fine è favorire il riposo un’alternativa alla diffusione ambientale è versare qualche goccia su un fazzoletto da porre vicino a voi quando vi coricate.