Tipico delle zone montane italiane ed europee, il vin brulé è stato adoperato per secoli come corroborante e riscaldante, durante le giornate più fredde. È una bevanda di vino rosso caldo e aromatico considerata un antico rimedio salutare adatto per gli adulti, in quanto alcolico. Sappiamo che per creare un ottimo vin brulé al vino rosso di qualità, di solito corposo e fermo, vanno aggiunti degli aromi tramite spezie, scorze di agrumi e bacche. La comoda miscela che proponiamo presenta diversi alimenti naturali che aiutano ad insaporire la ricetta – piacevole come “coccola”, da sorseggiare nelle giornate invernali, profuma la casa in modo meraviglioso.

Infuso al vin brulé: proprietà e benefici

La nostra proposta per la preparazione della bevanda, rappresenta anche un apporto utile per il benessere con ingredienti naturali di valore nutrizionale, oltre che deliziosi. Questo vino caldo speziato, non è un semplice bevanda del periodo natalizio, ma era noto nei secoli anche per le sue caratteristiche salutari. Non solo il classico rimedio della nonna ma una miscela ricca di virtù per il benessere dell'organismo. Il vin brulé combatte le basse temperature, che possono dare problemi al nostro corpo e alle vie respiratorie, nelle serate gelide. Un tempo, quando ci si ritrova all'aria aperta in inverno, ci si riscaldava con il vino caldo. Nel nostro infuso al vin brulé inseriamo mela, fiori di ibisco, bacche di sambuco, arancio, scorza di cannella, chiodi di garofano e aromi naturali. Se alcuni ingredienti sono utili soprattutto per aromatizzare, come i chiodi di garofano e la cannella, altri possiedono qualità utili alla digestione e a contrastare l'infreddolimento. Come antico rimedio naturale contro il freddo, utilizza gli antiossidanti polifenoli degli ingredienti per migliorare la vasodilatazione. Tra le sue proprietà, oltre a quelle riscaldanti, il vin brulé è una bevanda disinfettante che unisce l'alcool ad alcune spezie depurative. Cannella e dai chiodi di garofano dalle proprietà antibatteriche naturali (dovute alla cinnamaldeide), possono favorire le difese contro gli stati influenzali, aiutando le persone raffreddate. Contemporaneamente, i tannini presenti nel vino aiutano a contrastare raffreddore e tosse. Il sambuco migliora la circolazione sanguigna e, tradizionalmente, le bacche venivano considerate dotate di proprietà antinfiammatorie naturali, utili ad attenuare i dolori reumatici (grazie agli antociani). Il vin brulé è ricostituente, dona energia ma senza gli effetti dell'eccesso alcolico. Questo accade perché l'ebollizione fa perdere parte del contenuto di alcol nel vino, che evapora. Nella miscela di erbe e spezie per vin brulè, l'arancia serve a smorzare il tono troppo intenso del vino e sprigiona il massimo dell'aroma a contatto con il sapore. Questo vale anche per altri elementi dell'infuso per vin brulé come la cannella e i chiodi di garofano. Sprigionano il loro profumo, donando una sensazione calda e pungente, intensa al palato. Come adoperare gli ingredienti per la preparazione del vin brulé Si prende una pentola, capiente quanto basta per le tue esigenze. Si versa nel recipiente 2 litri di vino rosso. Mescola e porta appena al bollore (70-80 °C circa). Si aggiungono 100 grammi di zucchero, che si fa sciogliere. Si aggiungono 2 cucchiai della miscela nell'infuso al vin brulé Si continua a fuoco basso per circa 5 minuti, per far evaporare l'alcol. Fai attenzione a non far bollire il vino, si altera il sapore. Nella ricetta tradizionale, si mette fuoco ai vapori alcolici con un fiammifero - per dare un sapore affumicato o bruciato (brulé). Una volta che le fiamme si sono spente, si toglie la pentola dal fuoco, per poi filtrare e travasare il tutto in un recipiente o brocca. Si deve servire ancora caldo, per esaltare l'aroma. È consigliato un recipiente pesante e smaltato, che trattenga bene il calore del vino una volta pronto. Sul tipo di vino, si consiglia un rosso corposo e fruttato, ma non di elevata qualità. Molti prediligono cabernet sauvignon, merlot economico, un sangiovese o un negroamaro. Potete regolare il dolcificante in base al gusto, e alcuni inseriscono anche 1 cucchiaio di altri distillati come rum, brandy, cognac, etc.

Origini e Storia del vin brulé

Questo vino caldo forse è l'evoluzione di una bevanda nata in Grecia: vino dolcificato con il miele, scaldato e aromatizzato con pepe, zafferano, foglie di nardo e dolci datteri. Venne descritta dal romano Apicio come Conditum Paradoxum nel I secolo d.C. Già all'epoca dei romani, infatti, il cosiddetto vino speziato, era consumato in grandi quantità. Le spezie erano utili per conservare meglio il nettare di Bacco, e la tradizione è stata poi riusata nei conventi per scaldare le serate più fredde. Nel medioevo divenne una bevanda calda tradizionale dell'inverno nel Nord Italia e in tutta l'Europa settentrionale. Al vino riscaldato si univano alcune spezie ed ingredienti, a seconda delle tradizioni e disponibilità del paese d'origine. Il vin brulé (ossia vino bruciato), ha avuto grande successo nel silenzio dei conventi, anche per le sue qualità terapeutiche studiate dai monaci. La sua popolarità nel Medioevo lo rese anche oggetto di varie ricette, con erbe officinali diverse. In Francia, era diffuso ancora nell'Ottocento come vino dei “poeti di strada”, che si scaldavano nei locali oppure fuori, con il loro “vin brûlé”. È curioso che mentre in italia si usa la parola francese vin brulé, in Francia è conosciuto come vin chaud (vino caldo). Ancora oggi, il vin brulé è molto diffuso dalla fine di novembre in poi, nelle piazze del Nord Italia e soprattutto nei mercatini di Natale. Il vino caldo e speziato viene servito solitamente in tazze di ceramica, preparato in una grande pentola e poi versato nei boccali all'arrivo degli ospiti. L'usanza del vino speziato è diffusa molto anche in tutta Europa e nel Nord America, tradizionale dell’inverno dal periodo dell’Avvento e fino al Carnevale.

Pianta e fiori

Le componenti dell'infusione sono tante, e il misto racchiude foglie, frutti e fiori di diversa provenienza. Per creare questo infuso, sono stati impiegati: pezzetti di mela, fiori di ibisco, bacche di sambuco, pezzi di arancio, scorza di cannella, chiodi di garofano, aromi naturali. La pianta del Malus domestica della famiglia delle Rosacee, dona il frutto della mela. È un albero originario dell'Asia, diffuso ormai in tutto il pianeta. I frutti si diversificano nei colori e nelle tante varietà, e sono utilizzati nell'alimentazione umana da millenni. Il sempreverde Cinnamomum zeylanicum, detto anche cannella di Ceylon, è un piccolo albero della famiglia delle Lauraceae. Originario dello Sri Lanka, dona la sua corteccia interna per ottenere la spezia della cannella, molto apprezzata fin dall’antichità. L'albero dell'arancio è il Citrus sinensis appartenente alla famiglia Rutacee. I frutti sono le arance dolci, distinte dalle arance amare. Molti studiosi pensano che l'arancio sia una pianta - ibrido tra il pomelo e il mandarino, di origine asiatica. I chiodi di garofano sono i boccioli fiorali essiccati della pianta Eugenia caryophyllata (o Syzygium aromaticum). La pianta fa parte della famiglia Myrtaceae ed è originaria dell'Indonesia. I chiodi rappresentano una spezia nota in cucina, che non ha nulla a che vedere con la pianta del garofano. La pianta dell'ibisco è l'Hibiscus della famiglia Malvaceae, che si presenta in numerose specie di erbe, arbusti e alberi. Queste piante sono originarie delle regioni calde temperate e tropicali. I fiori dell'ibisco, utilizzati per infusi o per creare l'ibisco disidratato, durano solo un giorno. La pianta Sambucus nigra europeo, appartiene alla famiglia Adoxaceae. È un arbusto diffuso in Europa e in Asia occidentale, che cresce in luoghi umidi e soleggiati. La bacca è piccola e nero-violacea, usata nelle infusioni e per l'alimentazione.

Valori nutrizionali dell'infuso al vin brulé

I principali principi attivi della miscela sono gli antiossidanti e gli zuccheri naturali. Contiene sostanze come polifenoli tra cui gli antociani, oltre a vitamine e sali minerali tra cui manganese e potassio.

Infuso al vin brulé: effetti collaterali e controindicazioni

La miscela dell'infuso presenta delle proprietà valide, ma è anche soggetta a delle controindicazioni. In particolare, il vin brulé aromatizzato con la miscela, deve essere consumato con moderazione. È una bevanda alcolica ricca di zuccheri, che può avere controindicazioni per chi soffre di diabete o rischia l'innalzamento della glicemia. La sola miscela come infusione, può essere assunta con minori rischi, anche se in ogni caso non bisogna eccedere nelle dosi. Un consumo eccessivo dell'infuso potrebbe portare a fenomeni di diarrea, mal di testa, nausea, dolori addominali, diarrea. Non è consigliato a donne in gravidanza o in allattamento.

0282/50

Riferimenti Specifici

ean13
8056479080892
Aggiungi altri prodotti al tuo carrello

16 altri prodotti della stessa categoria: