Ci sono diverse ragioni per cui si usa sbucciare lo zenzero, e utilizzarlo decorticato nelle infusioni. Sappiamo che lo zenzero è un ingrediente potente, con un ottimo sapore. La versione decorticata della radice di zenzero aiuta la qualità dell'infuso, e con un sapore più intenso. Lo zenzero viene adoperato da secoli in cucina e per le sue virtù salutari sul corpo umano. La pianta, infatti, è ricca di proprietà che si rendono disponibili anche nella versione decorticata.

Zenzero decorticato: proprietà e benefici

Prima di inserire la radice in un composto, o spremerla per diversi usi, si deve eliminarne la buccia. Anche se la radice di zenzero sembra sana e fresca, la scorza esterna va rimossa per mettere in evidenza la polpa pungente - anche se a volte può dare un sapore molto intenso in un infuso o succo. La radice di zenzero (ovvero il suo rizoma), leggermente filamentosa, non può essere mangiata cruda, perciò è necessario sbucciarla. In questo modo lo zenzero sarà più facile da spremere, per l'infusione e più facile da pulire. Lo zenzero fresco decorticato, ti consente di godere al meglio degli antiossidanti e oli essenziali della radice, senza dover affrontare la buccia fibrosa.

Anche in questa versione, lo zenzero sarà un ottimo aromatizzante, usato fin dall'antichità per le sue virtù salutari come ottimo alimento per il benessere della digestione. Era considerato un antinfiammatorio naturale, usato contro la nausea e le vertigini. Presso alcune popolazioni, inoltre, era considerato un afrodisiaco. La ricerca odierna ha messo in luce i principi attivi della radice, delle sostanze tra cui i gingeroli, gli shogaoli, le resine e le mucillagini.

Molto noto per evitare la nausea in gravidanza, questa caratteristica dello zenzero deriva dagli agenti antiossidanti polifenoli, i gingeroli e shogaoli. Sono questi gli elementi responsabili del suo sapore pungente, che aiutano lo stomaco e la digestione. Tali nutrienti sono anche dei validi antiossidanti che aiutano la protezione delle cellule sane, dai danni dovuti all'invecchiamento oppure a fattori esterni. In particolare, il gingerolo crea nell'organismo un enzima antiossidante, con un effetto antiossidante che sembra maggiore di quello della vitamina E – già presente comunque nello zenzero decorticato. A livello digestivo, le virtù dello zenzero derivano dal fatto che protegge la mucosa gastrica, evitando la fermentazione dei batteri nocivi durante la digestione. È considerato un toccasana, soprattutto per digerire meglio proteine e carboidrati.
Aiuta contro l'accumulo delle tossine in questa fase, mentre nell'intestino favorisce la motilità gastrointestinale, e l'eliminazione dei gas che causano gonfiore. Una tisana di zenzero era consigliata anche per attenuare i disturbi di gonfiore e dolori pelvici, legati al ciclo mestruale.
Elementi che favoriscono l'assimilazione corretta del cibo; inoltre, grazie alle proprietà antiemetiche, diminuisce i sintomi come nausea e reflusso esofageo. Un infuso di zenzero è considerato ottimo rimedio naturale per calmare le irritazioni e il mal di gola, utile in caso di raucedine.
Nel caso di infreddature del sistema orofaringeo, viene adoperata la tisana per contrastare l'aria fredda nei polmoni e calmare i tessuti infiammati. In particolare, la versione senza buccia è utile per lenire i sintomi del raffreddore, grazie a tutte le proprietà “riscaldanti” utilizzate. Date queste capacità lenitive e anti-irritazione, in passato è stato usato come antisettico naturale per depurare l'organismo. Ancora oggi una tisana oppure un tocco di zenzero possono purificare il cavo orale, e donare beneficio contro l'alitosi. In questa versione di zenzero decorticato, senza la buccia più dura e fibrosa della radice, la polpa è ancora molto succosa e gustosa.

Origini e Storia della coltivazione

Lo zenzero è una pianta originaria dell’Asia Tropicale, adoperata da millenni in cucina e per le sue proprietà di benessere. Dalla radice, il suo rizoma sotterraneo, si ricava una spezia aromatica e dal sapore pungente.
La radice veniva usata già in Cina nel V secolo a.C., e leggendo gli scritti di Confucio lo zenzero era utilizzato nella medicina cinese come un elemento caldo, ottimo per combattere il freddo e riequilibrare l'organismo.
Si diffuse anche nel Mediterraneo e fu apprezzato da greci e i romani, che lo ritenevano un cibo pregiato. Il medico Dioscoride Pedanio (I sec. d.C) lo consigliava per scaldare e calmare lo stomaco. I popoli arabi lo usavano anche come cibo energizzante e afrodisiaco.
La sua capacità di conservare i cibi, faceva sì che gli venissero attribuite proprietà magiche: lo zenzero sembrava un alimento miracoloso, e per questo è stato oggetto di molti scambi commerciali. Nel Medioevo la radice di zenzero era considerata molto preziosa, nota come “gengevo” (da cui l'inglese gingifer e poi l'attuale ginger) e nel Cinquecento fu portata nelle Americhe durante la prima colonizzazione.
Nel tempo è stato impiegato sia per le capacità contro la dispepsia, digestione lenta e difficoltosa accompagnata da dolori addominali. Anticamente si pensava potesse alleviare i dolori causati dall’artrite o da altri malanni articolari, e nella tradizione erboristica viene ancora adoperata come antinfiammatorio naturale (la tradizionale medicina cinese ne fa largo uso in tal senso).
Oggi lo zenzero viene coltivato in tutta la fascia tropicale e subtropicale del pianeta, raccogliendone la radice e pulendola, quando si vuole adoperare come zenzero fresco.
Per ottenere lo zenzero disidratato essiccato al sole, viene trasformato in polvere e venduto come spezia. Lo zenzero può essere disidratato e ridotto in pezzettini, a fette, a dadini, macinato o candito. Come per il nostro zenzero decorticato, che deriva dalla polpa senza la sottile buccia giallastra. Lo zenzero giovane decorticato è quello solitamente usato in cucina, mentre quando è maturo presenta una pelle più spessa e scura, con più strati. Più spessa è la pelle, più è piccante.
Un modo semplice per approfittare dei benefici dello zenzero è quello di sorseggiarlo in tisana. Di solito, viene creata con lo lo zenzero fresco a fette, lasciando che la miscela si riscaldi per diversi minuti.

Pianta e Frutto

La pianta erbacea perenne dello zenzero è la Zingiber officinale, appartenente alla famiglia Zingiberaceae. È originaria dell'estremo oriente in area tropicale, e oggi cresce in molte regioni subtropicali. La pianta presenta un rizoma (un germoglio sotterraneo) carnoso e ramificato, da cui nascono dei fusti cavi formati da foglie. Ne spuntano anche altri fusti con fiori del rizoma, di colore giallo-verde. I fiori dello zenzero, invece, sono piccoli e bianchi. I cespugli si espandono con la crescita, arrivando fino a mezzo metro di larghezza e in altezza. Il frutto non è buono in cucina, essendo legnoso, al contrario del rizoma. La pianta da zenzero si può coltivare negli orti domestici oppure negli interni, ma cresce nei climi caldi dove le temperature non scendono sotto i 5 °C. Il rizoma si raccoglie dal momento in cui la pianta dello zenzero ha accumulato olio essenziale, solitamente durante la stagione fredda tra gennaio e febbraio.

Valori nutrizionali dello zenzero decorticato

Lo zenzero presenta un sostanzioso apporto calorico, dato che fornisce 370 Kcal per ogni 100 grammi. Nella versione senza buccia risulta composto di zuccheri, ma 0% di grassi e alcune fibre. Anche la versione decorticata rende disponibili i composti attivi contenuti nell'olio essenziale: zingiberene, polifenoli gingeroli e shogaoli che rendono il gusto dello zenzero piccante. Contiene sostanze fenoliche molto studiate, tra cui il 6-gingerolo che una volta essiccato si trasforma in 6-shogaolo. Presenta buone dosi di vitamina E, vitamina B6, tracce di minerali come potassio, magnesio, zinco, rame e manganese.
Come consumare lo zenzero decorticato nella tisana L'infuso si ottiene inserendo in una tazza (250 ml), circa 3-5 grammi di zenzero in taglio tisana con acqua a 100 °C.

Lascia in infusione dai 10 ai 12 minuti, prima di bere la tisana. Aggiungi miele o zucchero, se lo desideri. La versione di zenzero decorticato, detto anche zenzero bianco, presenta un sapore intenso, adatto particolarmente per le infusioni.

Zenzero decorticato: effetti collaterali e controindicazioni

Non ci sono particolari avvertenze all’assunzione dello zenzero, ma bisogna considerare una possibile intolleranza all'alimento.
Nell'assunzione, è importante non eccedere nelle dosi di zenzero, che può provocare disturbi gastrointestinali come bruciore di stomaco, gonfiore, diarrea. Inoltre, avendo una piccola azione ipogricemizzante, deve essere usato con cautela da chi soffre di diabete, per evitare un livello troppo basso di glicemia. Per questo motivo, dovrebbe essere usato con cautela durante la gravidanza o allattamento. Essendo studiate le sue proprietà fluidificanti, anche se non dimostrate in via definitiva, lo zenzero non viene consigliato a persone che usano farmaci anticoagulanti.

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