Questa miscela speziata nasce dalla tradizione partenopea per aromatizzare dei celebri biscotti dall'odore inebriante, i Roccocò. Tipici della cucina napoletana, sono dolci natalizi molto apprezzati e non mancano mai tra le delizie delle feste. Oltre ad essere caratteristici per la loro forma di ciambella lievemente schiacciata, questi biscotti presentano un impasto fragrante grazie al pisto – l'ingrediente “segreto” che li rende profumati e prelibati. Il pisto napoletano dei Roccocò è un mix di spezie formato da cannella, coriandolo, noce moscata e chiodi di garofano, in quantità diverse. Le note predominanti sono quelle calde della cannella, sorrette da chiodi di garofano e noce moscata; il tocco del coriandolo crea una sfumatura rinfrescante, perfetta per l'amalgama con gli altri ingredienti – da quelli dell'impasto a quelli di “supporto” che si possono aggiungere, come l’anice stellato e un pizzico di pepe. Nella ricetta originale, le spezie del pisto si legano con farina, zucchero, mandorle, canditi e acqua. Un mix profumatissimo che può entrare nella dispensa delle spezie per rendere più deliziose diverse ricette!
Quali sono le spezie del pisto per i Roccocò?
Questa miscela tradizionale sprigiona tutte le potenzialità delle sue spezie esotiche, ormai entrate a far parte della pasticceria partenopea.
La cannella è il sapore predominante, dolciastro e pungente; diffonde un aroma con note pepate e calde che avvolge subito l'olfatto, donando l'intenso profumo del Natale.
La noce moscata conferisce un'altra nota calda al pisto, con note pungenti e un retrogusto dolciastro; dona un tocco agrumato che si accompagna bene con gli altri elementi, in particolare il coriandolo.
Il coriandolo genera aromi e sapori che evocano agrumi, aneto e finocchio, tendendo al profumo degli aghi di pino. Il tono dolciastro e fresco bilancia le altre spezie, più profonde e calde.
I chiodi di garofano suscitano al palato un sapore delicato con note dolci e lievemente piccanti; il retrogusto incline al fruttato e i sentori floreali, creano una complessità intrigante nel pisto.
Oltre ad essere una miscela famosa nelle tavole napoletane, questa combinazione di spezie possiede le doti per favorire la digestione, stimolare il metabolismo e donare antiossidanti al nostro organismo. Le proprietà digestive delle spezie agevolano il corretto transito gastrointestinale del cibo e rendono l'impasto ancora più digeribile.
Esistono controindicazioni per il Pisto per Roccocò? La miscela non ha particolari controindicazioni, ma se consumata in eccesso può portare a degli effetti indesiderati soprattutto a livello gastrointestinale. È sconsigliato consumare le spezie in dosi eccessive per chi soffre di colon irritabile, gastrite, ulcere, emorroidi e disturbi a carico dell'apparato digerente.
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Questa combinazione speziata è difficile da trovare nei supermercati o nei negozi perché è una preparazione specifica usata nei laboratori di pasticceria. Puoi acquistarla online nel negozio di spezie Natura d'Oriente, dove trovi diverse confezioni del pisto dolce per i Roccocò, già pronto da utilizzare per i dolci. I nostri servizi di vendita e consegna del pisto napoletano, interessano un peso variabile da 50g, 75g, 100g e 250g, 500g e 1 kg. Scoprirai un ottimo prezzo per questa miscela partenopea e altre spezie sfuse.
Come usare il pisto napoletano in cucina?
Come agente aromatico tipico, il pisto viene usato per diversi dolci campani oltre ai roccocò, come susamielli e mostaccioli, oppure i quaresimali pre-pasquali. Nella pasticceria moderna si è rivelato anche un ingrediente per arricchire cantucci, panforte, dolci di Carnevale, torte speziate (es. torta pere e ricotta), gelati, dessert di agrumi e zuccotti. Squisito persino su sapori agrodolci per composte, salse e creme pensate per ricotta e formaggi morbidi (dato che la versione base che proponiamo non contiene anice stellato). Diventa da qualche anno un ingrediente da sperimentare nei piatti di cucina creativa, come i maccheroni con pisto per roccocò.
Come usare il pisto napoletano per fare i Roccocò
La Ricetta: Roccocò napoletani
Ingredienti:
250 g di farina 00 - 250 g di zucchero semolato - 1 g di ammoniaca per dolci (o 1 pizzico di bicarbonato) - 250 g di mandorle sgusciate – 1 bicchiere d'acqua - 2 g di pisto napoletano per Roccocò - 80 g di canditi (arancia candita a cubetti, cedro) – 50 ml succo d'arancia – 1 uovo Preparazione
Tosta le mandorle in padella, poi tritane 50 grammi in un mixer per ottenere una farina grossolana. Nella ciotola dell'impastatrice unisci la farina 00, lo zucchero, e l'ammoniaca per dolci, aggiungendo anche il pisto (se preferisci prima tosta le spezie in padella per qualche secondo). Miscela un bicchiere d'acqua e il succo d'arancia, versandoli sugli ingredienti. Amalgama gli ingredienti, impastando velocemente. Unisci poi le mandorle intere e i canditi. Continua a lavorare l'impasto finché tutti gli ingredienti non sono amalgamati, trasformandosi in un panetto sodo. Con le mani, crea dei pezzi d'impasto tutti delle stesse dimensioni, mantenendo un peso tra i 65 e i 75 grammi. Prendi ogni impasto e crea un filoncino, allungandolo fino a circa 15-20 cm di lunghezza; mantieni uno spessore di circa 2 cm.
Prendi le estremità e uniscile, formando con le mani delle ciambelline dal diametro di circa 10 cm circa, con un buco centrale ampio (per evitare che si chiuda durante la cottura). Rivesti una teglia ampia con la carta da forno e disponi sopra tutte le ciambelline roccocò, distanziandole tra loro qualche centimetro. Sbatti l'uovo e spennella la superficie dei biscotti, e poi inseriscili in forno – dopo averlo preriscaldato. Cuoci a 180 °C per 20 minuti circa, e se li desideri morbidi puoi sfornarli. Se preferisci i roccocò duri, dopo i 20 minuti continua a biscottarli abbassando la temperatura del forno a 150 °C per renderli più compatti. Lasciali tostare per circa 15 minuti, finché non siano ben dorati. Sforna e lascia raffreddare i roccocò, che nel frattempo raggiungeranno all'aria la consistenza più dura.
Il pisto napoletano: origine della miscela dolce
Questa miscela per dolci napoletani è un ingrediente “segreto” che possiede molti aromi esotici e rende unici molti dolci partenopei. Sebbene la sua storia sia sconosciuta, probabilmente deriva dal ruolo di Napoli come centro di commerci con l'Oriente, tramite la sua posizione nel Mediterraneo. In particolare nel medioevo, furono numerosi gli scambi di spezie tra mercanti locali e arabi, così come le incursioni dei marinai lungo le coste del “mar nostro”. A conferma di questa tradizione europea di scambi, sono molti i miscugli speziati che contengono questo mix aromatico, anche se in dosi differenti, usato nel periodo natalizio, da Napoli alla Germania.
Il pisto napoletano nasce presumibilmente insieme alle antiche specialità di pasticceria locali, come i dolci natalizi roccocò, mostaccioli (o mustacciuoli) e susamielli; oltre ai dolci quaresimali. Le spezie principali del pisto sono la cannella, la noce moscata, i chiodi di garofano e il coriandolo, un tempo si riscaldavano velocemente sul fuoco, al fine di sprigionare tutti gli aromi contenuti. Ad oggi si può usare una padella antiaderente, scaldando la miscela solo pochi secondi. In particolare i roccocò sono tra i dolci fatti in casa per i quali viene più usato il mix di spezie che proponiamo in vendita, pronto nella sua confezione.
Si tratta di biscotti profumati preparati nel periodo di Natale a Napoli, insieme alle altre specialità come pastiera, mostaccioli o struffoli. I roccocò sono tipiche ciambelle dal profumo inebriante, che si sfornano già a partire dal periodo dell'Immacolata, nelle due versione morbide o dure (i cosiddetti “spaccadenti” da intingere nel vino o nel marsala). Secondo la tradizione la ricetta dei roccocò fu inventata nel 1320, dalle monache del Real Convento della Maddalena di Napoli. Il loro nome deriva dal francese rocaille, conchiglia, che ricorda la loro forma; una parola che diventò in napoletano roccocò. Il concetto del "pisto" è quello della preparazione in cui le spezie venivano pestate nel mortaio e poi scaldate velocemente sul fuoco.