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Berberè: proprietà e benefici

Questa miscela speziata tipica del Corno d’Africa, rende il cibo piccante e ricco di sapore, grazie ai molti ingredienti diversi, tra cui spiccano peperoncino, aglio e zenzero. Oltre al suo gusto pungente, dona i valori nutrizionali legati alle sue spezie: le proprietà del Berberè sono dovute alla sapiente combinazione, e la loro sinergia le potenzia.
Nella miscela etiope troviamo il cardamomo che profuma l’alito, lo zenzero che calma le irritazioni e facilita la digestione, i chiodi di garofano e il peperoncino che stimolano il metabolismo. Inoltre, il fieno greco vanta proprietà utili sia alla digestione sia al metabolismo dei carboidrati. Il sapore di questo mix speziato, può aumentare temporaneamente la sensazione di sazietà; un aiuto nelle diete per la gestione del peso. L'uso del berberè può ridurre il contenuto di sale, grazie al suo gusto, avvantaggiando coloro che desiderano ridurre l'assunzione di sodio.
Molte spezie del berberè aiutano la regolarità del transito gastrointestinale, e l'eliminazione dei gas in eccesso per questo è adottato da centinaia di anni nella cucina etiope ed eritrea. Sebbene la spezia berberè offra potenziali benefici per il benessere, dovrebbe essere utilizzata con moderazione in cucina. Le doti eccessive possono amplificare il gusto piccante, irritare il palato e l'apparato gastrointestinale.

Uso del berberè in cucina

Le spezie giocano un ruolo fondamentale nell'esaltare i sapori dei nostri piatti, in particolare nella cucina etnica. La miscela etiope Berberè è una combinazione speziata utilizzata nel territorio dell'Etiopia e dell'Eritrea, per aggiungere un aroma e un sapore caratteristici ai piatti, esaltando sia sapori dolci sia quelli amari. Inoltre, nelle finiture regala il suo colore vivace tra l’arancio ed il rosso mattone, variabile in base ai componenti.
Le sue doti aromatizzanti si usano per speziare ma anche per aiutare l'eliminazione di sale e grassi da alcuni cibi, come le carni. Come speciale miscela di spezie, infatti, si usa sulla carne bianca come il pollo o il manzo, per dargli un tocco gustoso. Nella cucina occidentale è diventata una spezia versatile, che può essere usata anche nella preparazione dei rub per la carne non solo di pollo o agnello, ma anche di manzo. Dona un carattere saporito e intenso alla crosta deliziosa delle carni alla griglia, arrosto o fritte in padella.
Il berberè è d'uso negli stufati e nelle zuppe, per insaporirli con un tocco profondo, e si può cospargere sulle verdure per migliorarne il sapore in senso aromatico. Funziona bene anche con carote e patate – ne basta un pizzico.
È un ingrediente chiave nei piatti etiopi come Doro Wat (stufato base di pollo o gallina e talvolta uova sode) e Misir Wat (stufato di lenticchie rosse). Viene usato anche per la marinatura di carni o verdure, mescolando berberè, olio, aglio e succo di limone.
Nei primi piatti come il riso o il cous cous si può usare un pizzico di berberè per donare complessità ai sapori semplici e neutri. Nella panificazione, infatti, può essere incorporato nell'impasto per un'intonazione diversa dei prodotti da forno.
Puoi adottare questa miscela etiope nei sughi per la pasta a base di pomodoro per un tocco esotico, piacevole anche nelle salse cremose per aggiungere calore e piccantezza.
Si può aggiungere il berberè anche a salse con yogurt o panna acida, usate per dare un gusto pungente e tartine, patate e verdure. Nell'hummus diventa una variante africana etiope più piccante e profonda nell'assaggio.
Ricorda che il berberè può essere piuttosto piccante, quindi regola la quantità nelle ricette in base alle tue preferenze di gusto. Inizia con una piccola quantità e aggiungi gradualmente, se preferisci un sapore più forte. Preparazione dello zighinì
Ingredienti: miscela berberè - olio extravergine d'oliva – cipolla - carne di manzo o pollo tagliata a bocconcini - pomodori pelati - sale.
Preparate in una padella il soffritto, ottenuto tritando le cipolle e cuocendole nell'olio. Inserire nella padella la carne tagliata a bocconcini fino a farla rosolare. Successivamente aggiungete la miscela del berberè al soffritto, continuando a mescolare. A questo punto, aggiungete i pomodori pelati ed un po' di sale. Fate cuocere abbondantemente per circa 1 ora e mezza, aggiungendo un po' d’acqua quando sembra necessario.

Origini e Storia della coltivazione

Il Berberè è originario del corno d’Africa, utilizzato soprattutto in Etiopia ed Eritrea. La composizione è tradizionale è data da peperoncino, semi di coriandolo e cardamomo, chiodi di garofano, semi di sedano di montagna, pimento, pepe nero, semi di fieno greco, zenzero macinato e cannella.
Compaiono a volte ruta comune, ajowan e altre spezie. Perché spesso ogni famiglia potrebbe avere la propria ricetta speciale, tramandata di generazione in generazione, con ingredienti locali che variano dal territorio etiopico (piante selvatiche).
La distinzione principale è tra i berberè con fieno greco e quelli con il cardamomo. Il potere aromatico del cardamomo è usato soprattutto sulla costa del Mar Rosso, mentre nei paesi dell'entroterra si usa il fieno greco. Nella ricetta originale si tostavano i semi, mentre oggi la versione della miscela berberè prevede spezie in polvere già tostate e macinate.
Gli elementi base sempre presenti in questa miscela di spezie, sono tipici per la preparazione del celebre piatto nazionale, lo spezzatino zighinì.
Si tratta del piatto nazionale eritreo, solitamente accompagnato da una specie di pane tipico chiamato Injera (o Enjera). Tradizionalmente nel corno d’Africa il consumo di carne è un lusso alimentare riservato per le grandi occasioni e cerimonie, mentre la spezia è molto più diffusa quotidianamente nella cucina di zuppe e verdure.
La miscela africana ha cominciato a diffondersi negli ultimi decenni anche nel resto del mondo, come tripudio di sapori esotici che arricchisce molti piatti e dona benefici.

Le spezie presenti nel Berberè

Il peperoncino dà a questa miscela di spezie una spinta piccante e intensa, una nota ottima sui piatti esotici di carne, sulle verdure e per insaporire alimenti dal gusto neutro.
I chiodi di garofano si distinguono per il sapore caldo, poco piccante e con note dolci nel retrogusto. Il uso odore aggiunge punte floreali alla miscela.
Il cumino crea una base forte, calda e pungente ma non prorompente, ricorda i semi di finocchio. Dona note leggermente tostate e amarognole.
Il cumino nero (Nigella sativa) non è imparentato con il cumino classico; spesso è utilizzato in sostituzione del pepe per il suo aroma pepato, anche se meno piccante.
La cannella infonde alla miscela un sapore caldo, tra il pungente e il dolciastro, con un aroma intenso che equilibra le note amare di altre spezie.
L'aglio è l'elemento con il sapore deciso e piccante, che avvolge il palato in modo intenso come base per le altre note speziate.
Il coriandolo con il suo sapore dolciastro e l'aroma delicato, ricorda il finocchio e l'aneto; una nota fresca e agrumata nella miscela.
Il cardamomo nero dona un sapore pungente ma equilibrato, che si armonizza con un profumo fresco, deciso, leggermente affumicato e canforato.
Il pimento è un elemento dall'aroma molto inteso, con un gusto deciso e note pepate; è comunque poco piccante e ricorda i chiodi di garofano.
La ruta ha un sapore amarognolo e penetrante, è nota come componente del berberè ma viene usata anche per esaltare il gusto di insalate, verdure, pesce e carne.
Il sapore del basilico tra il dolce e il pepato, con note di anice è perfetto su carni bianche o vitello, e regala alla miscela un tocco di freschezza.
Lo zenzero aggiunge una nota pungente e intensa che ben si accompagna a spezie come cannella e cumino; un tocco in più per piatti a base di carne o di pesce.
I semi del fieno greco donano alla miscela un sapore leggero con un retrogusto amarognolo, speziato al punto giusto per esaltare il sapore di pollo e verdure.
Il timo è usato storicamente per donare un sapore rotondo e intenso ai piatti di carne, un tocco di profondità nelle ricette di terra.

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Scheda tecnica

Provenienza
Etiopia
Tipologia
Spezie in polvere
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