Semi di lino, nutrienti e gustosi
Questi semi oleosi derivano dalla pianta del lino, nota da millenni sia per i suoi semi oleosi sia per l'olio che se ne ricava. Rappresentano un alimento antico, riscoperto recentemente per le sue grandi qualità nutrizionali. Ricchi di sostanza, i semi di lino rivelano al palato un delicato sapore che ricorda la nocciola, con qualche punta amarognola che ravviva il gusto. Donano una consistenza croccante, molto apprezzata in cucina, mentre macinati possono diffondere al meglio i loro nutrienti.
Quali sono le proprietà dei semi di lino?
La qualità principale di questi semi è data dalla loro ricchezza nutrizionale. Contengono degli elementi importanti per il nostro benessere, anche in piccole porzioni. Partiamo dal loro contenuto di acidi grassi Omega-3 monoinsaturi e di grassi saturi come l’acido stearico e palmitico. Inoltre, rendono disponibili proteine, fibre, sali minerali e mucillagini emollienti. Gli acidi grassi dei semi di lino Omega 3, 6 e 9 svolgono un'azione che aiuta l'ntegrità e la funzionalità delle membrane cellulari. Favoriscono la loro corretta formazione rinforzandole e contrastando l’invecchiamento dei tessuti. I semi sono ricchi di acido alfa-linolenico (ALA), un tipo di acido grasso omega-3 importante per il benessere del cuore e dei vasi sanguigni. Un altro elemento importante dei semi di lino è dato dai lignani, composti antiossidanti benefici contenuti nel rivestimento. Questi semi oleosi, quindi, presentano delle caratteristiche benefiche per adottare uno stile alimentare sano. I semi di lino possono essere particolarmente utili per il benessere digestivo, dato che aiutano la regolarità del transito intestinale e le condizioni ottimali delle mucose dello stomaco - contro l'acidità gastrica. La loro azione emolliente e lenitiva sul sistema digerente svolge un'azione benefica, che facilita il normale volume e la consistenza delle feci. Un aiuto lassativo naturale contro stitichezza e difficoltà intestinali, che però va dosato in dosi non eccessive, altrimenti potrebbe scatenare gonfiori addominali. Il supporto dei semi di lino all'assimilazione del cibo è dovuto alle ottime fibre e alle mucillagini contenute in ogni seme, che proteggono la flora batterica, promuovono i corretti movimenti intestinali e il benessere dell'apparato digerente. Inserire nella dieta i semi di lino è consigliato come coadiuvante naturale per regolare l'assorbimento dei nutrienti, con un'azione ottima nel metabolismo dei grassi. L'elevato contenuto di fibre dei semi di lino, infatti, può contribuire a regolare i livelli di colesterolo e a migliorare la salute del cuore. Il buon contenuto di contenuto di fibra solubile, inoltre, può facilitare anche la gestione degli zuccheri nel sangue. Per questo, in erboristeria un'infusione di lino è consigliata non solo come lassativo, ma anche per stimolare il metabolismo e regolare gli zuccheri. Nell'ambito di una dieta sana, i semi di lino possono aiutare a sentirsi sazi più a lungo, favorendo un regime alimentare per gestire al meglio il peso corporeo. Sono sempre le fibre solubili che, rallentando la digestione, aumentano il senso di sazietà e riducono la sensazione di fame. A tal fine, spesso si accompagnano alcune tisane con semi di lino, per potenziare le proprietà depurative nell'intestino. L'effetto benefico dei semi di lino si estende all'organismo in generale, perché questi semi contengono sostanze preziose. Rendono disponibili vitamine del gruppo B, vitamina C ed E, tiamina; sali minerali come magnesio, calcio, potassio, zinco, ferro, manganese, rame, fosforo e selenio. Oltre alle qualità nutrizionali, questi semi sono celebri anche per l'olio che se ne estrae e per l'uso cosmetico. Vengono usati in infusione per la cura dei capelli e della pelle; fatti bollire in acqua calda possono creare un composto gelatinoso, utilizzato per rinforzare la capigliatura e come gel naturale per tenere la piega.
Esistono controindicazioni per i semi di lino?
Questi semi oleosi sono sicuri per l'alimentazione, ma è necessario evitare il consumo eccessivo che potrebbe causare problemi digestivi. La forte presenza di fibre può provocare gonfiore addominale, gas in eccesso, se i semi di lino vengono consumati in quantità elevate. Non sono consigliati interi a coloro che mostrano difficoltà a digerire semi e frutta secca. La porzione giornaliera consigliata di questi semi è di 1 cucchiaio circa. Inoltre, è bene mantenere un consumo moderato per evitare l'interazione con farmaci anticoagulanti e per la terapia ormonale sostitutiva. Si consiglia cautela in caso di gravidanza o allattamento.
Dove si comprano i semi di lino?
Nel nostro e-shop di spezie e semi oleosi, abbiamo selezionato prodotti di alta qualità e dall'ottimo valore nutrizionale. Proponiamo la versione dei semi di lino interi e sfusi, pronti da inserire nelle ricette o macinare al momento. Troverete i nostri semi di lino online in confezioni dal peso variabile tra 75 g, 150 g, 250 g, 500 g e 1 kg, ad un prezzo conveniente in base alla quantità.
Come utilizzare i semi di lino in cucina?
All'interno di ricette dolci e salate apportano la loro croccantezza e il delicato gusto che evoca la nocciola. Rappresentano un ingrediente versatile che, come molti semi, riesce a migliorare la consistenza di molte ricette. I semi di lino sono facili da aggiungere, sia interi sia frantumati sul momento per inserirli nelle pietanze in base alle esigenze culinarie. Si possono adoperare interi, ottimi per regolarizzare le funzioni intestinali. Per mantenere i loro valori nutrizionali, nei piatti caldi è meglio non cuocere i semi di lino ma cospargerli a fine cottura. Inoltre, è importante valutare la grande capacità di assorbimento dei semi di lino, che può modificare la consistenza degli impasti. Si possono macinare per assumerli come integratori di nutrienti benefici, in particolare i grassi sani; la frantumazione è utile per evitare che la buccia esterna resista all'acidità di stomaco e non rilasci completamente i suoi nutrienti. In alternativa, è utile masticare i semi di lino interi nelle ricette, per liberare le sostanze racchiuse nel guscio. Quando vengono frantumati, i semi oleosi vanno consumati il prima possibile, per evitare che si degradino; non vanno esposti al calore e all'aria, che altera i benefici degli acidi grassi. I semi di lino interi, invece, possono essere conservati a temperatura ambiente a lungo. Per questo, la soluzione migliore è acquistare i semi di lino interi e macinarli al momento - con mortaio e pestello oppure un macinino per spezie.
Consigli per usare i semi di lino nelle ricette
> Ricette salate: ottimi semi da aggiungere alle insalate e ai legumi nelle zuppe, agli hamburger vegetali fatti in casa. Si possono includere i semi di lino nelle polpette di carne o di verdure, nelle ricette di verdure lesse o grigliate, nei minestroni. Inoltre, la gelatina di semi di lino può essere un ottimo sostituto delle uova in una dieta vegana – si crea unendo 1-2 cucchiaini di semi di lino con poca acqua. Prodotti da forno: sono famosi come semi oleosi perfetti per essere inseriti all'interno degli impasti di pane, cracker, biscotti, muffin, grissini, e tanti prodotti della panificazione. Si possono anche cospargere solo sulla superficie del pane e dei prodotti da forno prima di infornare, per un effetto tostato e croccante.
Ricette dolci: si possono mescolare i semi di lino a frullati, centrifughe, yogurt, latte vegetale, kefir, puree di frutta. Ottimi con muesli e cereali per la colazione, usati anche negli impasti dei dolci per il loro retrogusto nocciolato. Sono apprezzati come aggiunta alle macedonie e per la creazione di barrette energetiche.
Infuso di semi di lino: per un effetto lassativo si può inserire 1 cucchiaino di semi di lino in una tazza d'acqua bollente, da lasciare in infusione per circa 10 minuti.
Acqua di semi di lino: si lascia in ammollo 1 un cucchiaio di semi di lino in acqua fredda, per qualche ora (per comodità durante la notte). In questo modo si estraggono naturalmente le mucillagini contenute. L'acqua ottenuta dall'infuso a freddo, avrà un'azione lassativa ed emolliente per l'intestino - da bere al mattino oppure di sera.
La Ricetta: Tagliatelle con peperoni melanzane e semi di lino
Ingredienti:
200 g farina - 1 uovo - olio extravergine d'oliva q.b. -1 cucchiaio semi di lino - acqua tiepida - 2 peperoni (rossi o gialli) - 1 melanzana grossa – 1 cipolla - 70 ml di salsa di pomodoro – sale q.b.
Preparazione
In una ciotola impastate farina, uovo, 1 cucchiaio olio extravergine d'oliva, semi di lino e acqua tiepida. Lavorate gli ingredienti finché non otterrete un composto morbido ed elastico, per creare le tagliatelle. Tagliate a listarelle peperoni e cipolla, metteteli in una padella wok con poca acqua. Dopo un minuto circa aggiungete la salsa di pomodoro e aggiustate di sale. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco lento. Nel frattempo cuocete la pasta fresca in acqua bollente per 5-6 minuti. Scolate e versate le tagliatelle nella padella wok, aggiungendo dell'olio extravergine d'oliva a crudo e un pizzico di sale, se necessario. Mescolate velocemente e poi impiattate.
Origine e storia dei semi di lino
Il lino (Linum usitatissimum) è una pianta erbacea delle Linacee originaria del Medio Oriente, dove apparve spontaneamente già migliaia di anni fa. Nel tempo la pianta si è diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo e nelle regioni europee, sia per l'uso alimentare dei suoi semi sia per l'uso tessile. Il lino è noto sia per gli splendidi fiori color cielo sia per i suoi piccoli semi oleosi, ovali, con un'estremità appiattita e una arrotondata. I semi di lino si presentano con un colore bruno brillante, e sono stati utilizzati nei secoli sia come semi alimentari sia per estrarre l'olio di semi di lino. Il lino era noto fin dall'antichità come fibra tessile bella, resistente e pregiata, per questo riservata a nobili e potenti. In particolare la usarono Babilonesi ed Egizi, come dimostrano pitture e bassorilievi, e la diffusero i Fenici, che portarono il lino in Europa probabilmente sulle navi mercantili. Da allora la pianta si propagò a Nord e ad Est del continente, come pianta tessile ma anche per l'uso alimentare dell'olio estratto dai suoi semi. Un olio considerato prezioso nei paesi dal clima rigido, dove non cresce l'olivo. Consumati come alimento dagli antichi Greci e Romani, i semi di lino non furono considerati molto come nutrienti per diversi secoli, e furono impiegati piuttosto come mangime per il bestiame. A livello simbolico, invece, la vitalità e resistenza della pianta e dei semi erano celebri. Tanto che nel Medioevo si usavano per circondare i neonati gracili e debilitati; con la convinzione che avrebbero trasmesso al bimbo la loro forza solare. I semi di lino sono riemersi recentemente nell'alimentazione umana per le loro grandi doti nutrizionali, grazie all'elevato contenuto di fibre alimentari e di acidi grassi omega-3.