Il pimento o pepe giamaicano è un cosiddetto falso pepe, cioè una spezia ricavata da una pianta che nulla ha a che fare col piper nigrum ma che in qualche modo ricorda il pepe: per aspetto e/o gusto. Nel caso del pimento i grani somigliano a quelli del pepe nero ma sono molto più grandi. Per quel che riguarda li sapore la piccantezza è moderata, mentre l’aromaticità è spiccata e abbastanza diversa da quella del pepe, sa di garofano.
La pianta e il frutto
Il pimento è il frutto di una pianta che appartiene alla famiglia delle Mirtacee, un albero chiamato Pimenta dioica. Dunque una famiglia botanica diversa da quella del piper nigrum, la pianta da cui si ricavano pepe nero, bianco e verde. Della famiglia delle Mirtacee fanno parte anche l’eucalipto e la pianta da cui si ricavano i chiodi di garofano. In natura si tratta spesso di un albero imponente che raggiunge altezze tra i 30 e i 50 metri, ma può anche presentarsi come un albero più compatto, che è apprezzato anche come pianta ornamentale. In questo c so l’altezza è contenuta tra i 10 e i 18 metri. I frutti sono abbastanza simili a quelli del pepe ma più grandi, circa 6 mm, contro i 5 delle varietà più grandi di pepe, il colore prima della maturazione è verde e la raccolta viene effettuata quando sono ancora così.
Luogo di origine e coltivazione
Colombo lo scoprì in Giamaica e non lo trovò in nessun altro luogo durante i suoi viaggi. L'esportazione si rivelò difficile, non si riusciva a far attecchire la pianta altrove, ci si rese quindi conto che nell’isola i semi sono sparsi dagli uccelli e si concluse che il passaggio nel loro tratto digerente deve svolgere una qualche funzione essenziale.
Solo in epoca moderna si è riusciti a farlo attecchire in altri luoghi (Tonga, Hawaii, alcuni stati centroamericani) ma in sostanza rimane il pepe giamaicano perché la maggior parte della produzione continua a provenire da lì. Per i primi quattro anni di vita l’albero non dà frutti.
Proprietà del pimento giamaicano
Ci ripetiamo, per quel che riguarda i valori nutrizionali potremmo dire per esempio che il pimento è molto ricco di potassio, ma avrebbe senso parlarne? Pensate di consumare 50 grammi di pepe in un pasto? Quindi passiamo alle proprietà attribuite al pepe giamaicano dalla tradizione, essenzialmente sono le stesse attribuite al pepe: azione disinfettante e digestiva. Anche in questo caso però anche se il pimento è meno piccante del pepe va tenuto presente che se avete problemi di ulcera o gastrite dovreste astenervi o limitare al massimo, e questo vale per tute le spezie in realtà. E la scienza che dice? Non molto direttamente sulle proprietà del pepe giamaicano, ma sappiamo che l’eugenolo (una sostanza che l’industria estrae principalmente dai chiodi di garofano ma che è presente anche nel pimento) viene utilizzato nell’industria dei profumi ma anche in quella farmaceutica come antisettico e anestetico, dunque sembrerebbe una conferma almeno parziale ai proclami della medicina tradizionale
Curiosità sul pimento giamaicano
Pimento in portoghese vuol dire pepe, ma abbiamo detto che la spezia ha solo una vaga somiglianza col pepe e nessuna parentela botanica, quindi? Colpa dell’errore di un compagno di viaggio di Colombo che lo scambiò per pepe.
L’interesse da parte dell’industria dei profumi invece iniziò dopo la disastrosa spedizione napoleonica in Russia, si scoprì che i soldati russi si infilavano il pimento negli stivali sia per combattere gli odori che per la sensazione di calore che sprigionava. Ovviamente era conosciuto dalle popolazioni pre-colombiane, i Maya lo utilizzavano proprio per la capacità di coprire gli odori, nelle imbalsamazioni, gli aztechi invece lo aggiungevano alla cioccolata.
Il pimento giamaicano in cucina
E veniamo finalmente alla cucina, ma che sapore ha il pimento? In sostanza è un pepe poco piccante e molto aromatico e l’aroma somiglia a quello dei chiodi di garofano con cui, come abbiamo visto, la pimenta doica è imparentata. Nella cucina tradizionale giamaicana viene usato sulle carni, ma la bassa piccantezza e l’aromaticità lo rende una spezia molto versatile. Abbiamo scelto la ricetta di un primo piatto.
Riso con ortaggi al curry
Ingredienti
- Melanzane 250gr
- Zucchine 2
- Funghi 200gr
- Peperoni rossi 1
- Cipolla bianca 1
- Aglio 1 spicchio
- Pomodori ramati 2
- Olio extravergine d'oliva 3 cucchiai
- Curry 1 cucchiaio
- Pimento 1 pizzico
- Riso Arborio 120gr
- Prezzemolo 1 mazzetto
- Acqua 3dl
- Sale q.b.
Preparazione
1) Lavare la melanzana, tagliarla a dadini, metterla in un colapasta e spolverizzare con poco sale. Lasciate riposare 15 minuti.
2) Spuntare le zucchine, lavarle e tagliarle a rondelle.
3) Sbucciare e affettare finemente la cipolla.
4) Mondare i funghi, lavarli rapidamente e tagliarli a fette.
5) Lavare il peperone, mondarlo e tritarlo.
6) Tritare lo spicchio d'aglio.
7) Pelare i pomodori e tagliarli a dadini.
8) Scolare la melanzana, lavarla e scolarla nuovamente.
9) Fate scaldare 2 cucchiai d'olio in un tegame, unire i dadini di melanzana, farli dorare, poi porli su una carta assorbente.
10) Versare nel tegame l'olio rimasto, fare appassire la cipolla e l'aglio.
11) Unire le zucchine, il peperone e fare rosolare qualche minuto.
12) Aggiungere i funghi, salare e cuocere per 2 minuti a fuoco vivo, mescolando spesso.
13) Unie i pomodori, il curry (messo precedentemente a bagno in poca acqua calda per 20 minuti) e il pepe di Giamaica.
14) Fare rosolare per 2-3 minuti e aggiungere il riso.
15) Fare insaporire per un minuto e aggiungete il brodo. 16) Cuocere per 20-25 minuti, mescolando di tanto in tanto; 4 minuti prima della fine cottura aggiungere i dadini di melanzana. A cottura ultimata cospargete col prezzemolo e servite in tavola.
Fonte ricetta:Buonissimo.it