Forse vi sorprenderà ma le mandorle pralinate sono meno caloriche di quelle al naturale e questa probabilmente è la seconda migliore notizia dopo la golosità. Il perché è facilmente intuibile, a parità di peso considerato il 40% è costituito dagli zuccheri della caramellatura che pur fornendo molte calorie non ne forniscono quante i grassi contenuti nelle mandorle.
Mandorle pralinate proprietà e benefici
Le mandorle pralinate, tenendo però presente che poiché su 100 grammi di prodotto 60 sono costituiti dalle mandorle e 40 degli zuccheri a parità di peso ingerito avremo ingerito molti meno nutrienti nobili e molti più carboidrati semplici sotto forma di zuccheri. Uno scambio non salutisticamente vantaggioso ovviamente, ma se guardiamo la questione dal punto di vista del concederci un dolce allora appare chiaro il vantaggio di un dolce costituito solo da mandorle (alimento dalle innumerevoli proprietà benefiche) e zucchero. E allora ricordiamole queste proprietà benefiche delle mandorle: il contenuto importante dei cosiddetti grassi buoni e di vitamina E conferisce proprietà antiossidanti e la capacità di abbassare il colesterolo “cattivo” con benefici per la salute del cuore. Il contenuto di fibre di qualità contribuisce alla protezione dell’intestino e alle capacità diuretiche attribuite alle mandorle.
La pianta del mandorlo
Si tratta di un albero deciduo, il cui nome scientifico è Prunus Amygdalus, che appartiene alla stessa famiglia (Rosacee) e stesso genere (Prunus) del pesco e dell’albicocco, col pesco addirittura condivide anche il sottogenere (Amygdalus). Ed infatti il mandorlo e il pesco sono molto simili e facilmente confondibili se non si è esperti. I fiori e le foglioline del mandorlo sono leggermente più piccoli di quelli del pesco. L’origine della pianta è in Iran e paesi limitrofi, ma nell’antichità si era già diffusa nel bacino del mediterraneo, nel Sud Italia forse fu introdotta dai Fenici.
Curiosità sulle mandorle (pralinate e non)
In Toscana le mandorle pralinate (ma a volte anche altra frutta secca pralinata) vengono chiamate addormentasuocere, se si va a ricercare il perché di questo curioso nome si trovano spiegazioni diverse, magari vicine tra loro ma diverse, segno che probabilmente nessuno sa con certezza come sia iniziato. La più simpatica è quella che racconta che i giovani che andavano a trovare le proprie fidanzate, sempre sotto l’occhio vigile della madre di lei, usavano portare in dono queste leccornie nella speranza che distratte dalla prelibatezza di questi dolci fossero un po’ meno vigili. Un’altra spiegazione si limita al fatto che poiché si usa farle scogliere in bocca costringono a stare a lungo in silenzio fino ad addormentarsi. Infine un’altra spiegazione, simile alla seconda aggiunge che l’effetto di addormentamento o comunque di zittire la suocera sia voluto e benvenuto. Volendo fare una battuta potremmo dire che la prima e la terza non sono in contraddizione, la prima riguarda i giovani spasimanti e la seconda i mariti.
Il nome pralina deriva da César, duca di Choiseul, conte di Plessis-Praslin che fu maresciallo di Francia sotto Luigi XIV e conosciuto per la maggior parte della sua vita come maresciallo Plessis-Praslin, l’artefice dell’invenzione sarebbe il suo cuoco principale, tale Clement Lassagne, non c’è certezza su come ci sia arrivato, secondo una versione fu un puro caso, a un giovane apprendista sarebbero cadute delle mandorle nel caramello, secondo un’altra versione l’idea al cuoco sarebbe venuta vedendo bambini che mangiucchiavano mandorle e caramello, secondo un’altra fu lo stesso conte che suggerì al cuoco di creargli dei nuovi dolcetti da donare ai suoi svariati interessi amorosi.
Le mandorle pralinate sono un popolare street food anche in paesi del nord Europa come Germania, Austria e Svezia, in particolare sono assolutamente immancabili nei mercatini di Natale.
Sono state trovate tracce di coltivazione della mandorla risalenti addirittura all’età del bronzo il che ne fa il primo frutto lavorato nella storia dell’umanità.
Il fatto che l’uomo conosca le mandorle fin dall’antichità è testimoniato anche dal fatto che le ritroviamo sia nei miti greci (in particolare quello di Demofonte e Fillide) che nella Bibbia in cui nel Libro dei numeri si legge che il bastone aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle (un segno da parte di Dio che la tribù di Levi aveva diritto esclusivo al sacerdozio).
Mandorle pralinate in cucina
Come abbiamo visto le mandorle pralinate sono un diffusissimo snack dolce, ma per aggiungere golosità a golosità sono anche utilizzate come ingrediente in dolci più elaborati, sia sbriciolate ridotte a granella che intere come decorazione, abbiamo scelto la ricetta di un semplice ciambellone arricchito con le mandorle pralinate.
Ciambella soffice con mandorle pralinate
Ingredienti per 8 porzioni
Per la ciambella
- 250 gr di farina
- 220 gr di zucchero
- 150 gr di cioccolato fondente
- 100 gr di mandorle pralinate (andranno sbriciolate)
- 7 uova
- 1 cucchiaino di lievito vanigliato in polvere
- 1 dl di olio di semi di girasole
- 1 bacca di vaniglia
- 10 gr di burro
- 1 pizzico di sale
Per la glassa
- 250 gr di zucchero a velo
- 4 cucchiai di latte
Preparazione
1) Preriscaldare il forno a 180°.
2) Imburrare e infarinare uno stampo da ciambella con cerchio apribile da 28 cm di diametro.
3) Riunire in una ciotola la farina setacciata con il lievito, l'olio e lo zucchero.
4) Aggiungere anche i semini contenuti nella bacca di vaniglia, i tuorli separati dagli albumi e 1,8 decilitri di acqua.
5) Frullare gli ingredienti con un paio di fruste elettriche fino a ottenere un composto omogeneo e liscio.
6) Tritare grossolanamente il cioccolato con un coltello seghettato ed unirlo all'impasto.
7) Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e amalgamarli con delicatezza all'impasto fin qui ottenuto.
8) Versare il tutto all'interno dello stampo e cuocere il dolce per circa 60 minuti.
9) Fare raffreddare il dolce, sformarlo e quindi trasferirlo su una gratella da pasticceria.
10) Preparare la glassa mescolando lo zucchero a velo con il latte, dosandolo in base alla consistenza desiderata.
11) Versare la glassa sulla ciambella, quindi cospargerla con le mandorle pralinate sbriciolate e lasciare asciugare la glassa.
Fonte ricetta: Cucchiaio.it